Franco Serblin non c'é piú

Sono veramente addolorato nel comunicare la morte di questo grandioso personaggio della storia dell'alta fedeltá, che fu fondatore della Sonus Faber nel 1983....
Chi lo conosce sá di chi parlo....

Ostrega che notizia... son rammaricato ...
Un saluto Ciao SERBLIN

Triste notizia, davvero triste, un grande personaggio che se ne va.

Ha fatto aacoltare la Musica con la M maiuscola a tantissimi audiofili, e ha dimostrato un grande senso imprenditoriale anche nel lasciare l'azienda quando ha ritenuto che fosse opportuno farlo.

Un grande saluto e sincere condoglianze.

E' davvero un momento nefasto per la musica italiana, sia cantata che riprodotta.
Ho sempre conservato gelosamente le mie Concertino 1a serie nate dal genio di F. Serblin, ora le conserverò con ancora più orgoglio e venerazione.
Condoglianze al papà delle migliori Sonus Faber, ci mancherai tantissimo.

R.I.P

Sono sconvolto, ho letto di recente una sua lunga intervista, su una rivista di settore, e sembrava in forma smagliante, tanto da essersi dedicato anima, corpo ed orecchio nella sua nuova linea di diffusori che speriamo adesso continui ad esistere anche per portare avanti il suo nome nell'Alta Fedeltà. Bello davvero quando raccontava l'aneddoto dei suoi primi clienti entusiasti per il suono delle casse che però si interrogavano sul perché della presenza di fili d'erba dentro gli imballi. Lui rispose che era semplice, la sua produzione era talmente artigianale, primordiale e passionale che imballava i diffusori in giardino! R.I.P.

E' stato uno dei personaggi il cui fascino e l'attenzione per la musica mi avevano più interessato nella fase iniziale della mia passione per l'Hi-Fi. Ha progettato, soprattutto per Sonus Faber ma non solo, dei diffusori che non certo potevano piacere a tutti, ma riunivano rispetto per la musica, mancanza di spettacolarità, liuteria di alta scuola italiana.

Dopo una coppia di RCF, la mia prima coppia di casse Hi-Fi fu una coppia di Concerto prima serie: ottimi bookshelf per la classica.

Sapere che non c'è più, rende tutto più triste: per me scompare uno dei punti di equilibrio possibili tra passione musicale e tecnica progettistica. Mi sarebbe piaciuto pensarlo ancora al lavoro, in questi anni di crisi....