Sabato scorso è stato il giorno del confronto fra quattro dac che avevo scelto per poter iniziare la nuova avventura verso i confini della musica liquida. Appuntamento in mattinata presso il mio rivenditore di fiducia nel suo showroom in quel di Catania, dove l'inesauribile Fabrizio mi ha organizzato questa prova d'ascolto. L'impianto dove collegare i dac era così composto (avevo espressamente chiesto che fosse quanto più possibile simile al mio):
sorgente: il mio netbook Asus 1001 px con cpu 1,6 ghz e 2Gb di ram, con Foobar2000 come player
sorgente 2: il mio Lector Digidrive (solo meccanica)
preamplificatore: Trafomatic Audio Experience line one
Finale: Trafomatic Audio Experience two (single ended 300 B)
Diffusori: Zu Audio Soul Superfly
Cavi di segnale e potenza: francamente non mi ricordo, il collegamento usb con un semplice cavo da 2 euro.
Seduta d'ascolto che si è protratta dalla 11.00 alle 17.00 e quindi con tutta la calma per poter fare i dovuti paragoni.
I dac che abbiamo collegato inizialmente all'uscita usb dell'Asus erano: Musical Fidelity X-dac V8, Goldenote Dac7, Audiolab Mdac, quello che poi sarebbe risultato vincente avrebbe sfidato per la finale (e successivo acquisto ) il Bel Canto 1.5. Alimentatori rigorosamente di serie e quindi escluse superalimentazioni che avrebbero potuto indirizzare il risultato finale a discapito di aumenti del prezzo di acquisto del singolo dac.
Dopo aver ascoltato diversi generi che spaziavano dalla musica sinfonica, alla grande orchestra, alle voci, al rock, il vincitore (secondo il mio modesto parere) è risultato l'Mdac, seguito a ruota dal X-dac ed infine il Dac7. C'è da dire che l'Mdac suona (sempre a mio parere) molto simile all'X-dac (con l'uscita a stadio solido), solo che la mia preferenza si è spostata verso l'Mdac per la maggiore flessibilità di questo ad upgrade futuri, per il comodo telecomando, per l'uscita cuffia. Da un punto di vista prettamente sonico, come ho già detto, si somigliano molto, solo che l'X-dac lo vedo come un convertitore "chiuso", sicuramente ben suonante ma poco flessibile verso sviluppi futuri. Riguardo il Dac7 Goldenote, ad essere sincero mi sarei aspettato una performance migliore, ma non mi ha entusiasmato più di tanto. Ha svolto il suo compitino senza infamia e senza lode, magari soffre più degli altri due della mancanza del suo superalimentatore. Attenzione, non è che suoni male, anzi, ha una bella estensione in basso, forse anche troppo per i miei gusti, solo che il medio alto lo trovo troppo radiografante, mentre io prediligo i suoni più "smooth", più caldi. Proprio per questo da 18 anni posseggo un convertitore a 16 bit Lector Digicode e non me separo per nessun motivo.
La finale ha visto di fronte l'M-dac con il Bel Canto 1.5 e qua sono andato in veramente in difficoltà. Il Bel Canto è un dac fantastico, dettaglio al massimo livello, scena sonora amplissima, gamma bassa e alta ai massimi livelli per estensione e definizione. L'Mdac sembrava battuto senza alcuna speranza, e invece no, vero è che è leggermente, e sottolineo solo leggermente, inferiore al Bel canto in tutti i parametri, ma siamo lì, se la tirano in volata in un testa a testa molto serrato, il Bel Canto ti colpisce immediatamente per come suona, ma a lungo andare potrebbe stancarti, l'Mdac invece lo ascolti e più lo vuoi ascoltare, non ti stanca mai. Il paragone tra i due è quello tra una bellissima modella (il Bel Canto) e una donna di gran fascino (l'Mdac)..... io alla fine ho scelto il fascino
Ho poi collegato l'Mdac al Digidrive attraverso l'uscita RCA e sono rimasto piacevolmente sorpreso dell'accoppiata, veramente un bel connubio, grande classe, perfetto interfacciamento
Brava Audiolab , con l'Mdac hai fatto veramente centro
sorgente: il mio netbook Asus 1001 px con cpu 1,6 ghz e 2Gb di ram, con Foobar2000 come player
sorgente 2: il mio Lector Digidrive (solo meccanica)
preamplificatore: Trafomatic Audio Experience line one
Finale: Trafomatic Audio Experience two (single ended 300 B)
Diffusori: Zu Audio Soul Superfly
Cavi di segnale e potenza: francamente non mi ricordo, il collegamento usb con un semplice cavo da 2 euro.
Seduta d'ascolto che si è protratta dalla 11.00 alle 17.00 e quindi con tutta la calma per poter fare i dovuti paragoni.
I dac che abbiamo collegato inizialmente all'uscita usb dell'Asus erano: Musical Fidelity X-dac V8, Goldenote Dac7, Audiolab Mdac, quello che poi sarebbe risultato vincente avrebbe sfidato per la finale (e successivo acquisto ) il Bel Canto 1.5. Alimentatori rigorosamente di serie e quindi escluse superalimentazioni che avrebbero potuto indirizzare il risultato finale a discapito di aumenti del prezzo di acquisto del singolo dac.
Dopo aver ascoltato diversi generi che spaziavano dalla musica sinfonica, alla grande orchestra, alle voci, al rock, il vincitore (secondo il mio modesto parere) è risultato l'Mdac, seguito a ruota dal X-dac ed infine il Dac7. C'è da dire che l'Mdac suona (sempre a mio parere) molto simile all'X-dac (con l'uscita a stadio solido), solo che la mia preferenza si è spostata verso l'Mdac per la maggiore flessibilità di questo ad upgrade futuri, per il comodo telecomando, per l'uscita cuffia. Da un punto di vista prettamente sonico, come ho già detto, si somigliano molto, solo che l'X-dac lo vedo come un convertitore "chiuso", sicuramente ben suonante ma poco flessibile verso sviluppi futuri. Riguardo il Dac7 Goldenote, ad essere sincero mi sarei aspettato una performance migliore, ma non mi ha entusiasmato più di tanto. Ha svolto il suo compitino senza infamia e senza lode, magari soffre più degli altri due della mancanza del suo superalimentatore. Attenzione, non è che suoni male, anzi, ha una bella estensione in basso, forse anche troppo per i miei gusti, solo che il medio alto lo trovo troppo radiografante, mentre io prediligo i suoni più "smooth", più caldi. Proprio per questo da 18 anni posseggo un convertitore a 16 bit Lector Digicode e non me separo per nessun motivo.
La finale ha visto di fronte l'M-dac con il Bel Canto 1.5 e qua sono andato in veramente in difficoltà. Il Bel Canto è un dac fantastico, dettaglio al massimo livello, scena sonora amplissima, gamma bassa e alta ai massimi livelli per estensione e definizione. L'Mdac sembrava battuto senza alcuna speranza, e invece no, vero è che è leggermente, e sottolineo solo leggermente, inferiore al Bel canto in tutti i parametri, ma siamo lì, se la tirano in volata in un testa a testa molto serrato, il Bel Canto ti colpisce immediatamente per come suona, ma a lungo andare potrebbe stancarti, l'Mdac invece lo ascolti e più lo vuoi ascoltare, non ti stanca mai. Il paragone tra i due è quello tra una bellissima modella (il Bel Canto) e una donna di gran fascino (l'Mdac)..... io alla fine ho scelto il fascino
Ho poi collegato l'Mdac al Digidrive attraverso l'uscita RCA e sono rimasto piacevolmente sorpreso dell'accoppiata, veramente un bel connubio, grande classe, perfetto interfacciamento
Brava Audiolab , con l'Mdac hai fatto veramente centro
Ultima modifica di Claudiohi-fi il Mer Gen 30 2013, 18:49 - modificato 1 volta.