HMV è solo l'ultimo di questo tipo di compagnie ad andare verso il fallimento: già da qualche anno a Londra erano scomparsi tutti i negozi di dischi (ma solo quelli) della Virgin; un'altra compagnia, di nome Zaavi, da qualche tempo si è trasformato in un rivenditore esclusivamente online.
Adesso gli oltre 4000 impiegati nei 240 negozi sparsi nel Regno Unito temono per il proprio futuro, soprattutto in un periodo di crisi come questo. Inoltre, questo fallimento potrebbe rappresentare una minaccia anche per molti artisti indipendenti: infatti, come riportato dalla Bbc, nonostante sia uno dei negozi più "mainstream" del Regno Unito, è anche un importante centro di distribuzione per molti gruppi indipendenti, che così perderebbero molta visibilità e quindi potenziali vendite.
Si è anche scatenata una grandissima polemica sul fatto che, data la situazione, non verranno accettati i cosiddetti "gift vouchers" (e cioè dei buoni regali). Pensate a coloro che hanno regalato per Natale ai propri figli o nipoti questi "gift vouchers" e che adesso si trovano ad avere acquisito e poi donato una cosa senza più alcun valore: è giusto che protestino fino in fondo.
Da oggi HMV verrà gestito in amministrazione controllata da una azienda di nome Deloitte, il cui compito sarà quello di cercare nuovi investitori. Si parla di possibili interessamenti della Universal e da Hilco, una società che prende le aziende decotte e le rimette in sesto e che già possiede HMV Canada: i consumatori (e non solo) possono solamente sperare che riesca in quella che è la sua missione.
Adesso gli oltre 4000 impiegati nei 240 negozi sparsi nel Regno Unito temono per il proprio futuro, soprattutto in un periodo di crisi come questo. Inoltre, questo fallimento potrebbe rappresentare una minaccia anche per molti artisti indipendenti: infatti, come riportato dalla Bbc, nonostante sia uno dei negozi più "mainstream" del Regno Unito, è anche un importante centro di distribuzione per molti gruppi indipendenti, che così perderebbero molta visibilità e quindi potenziali vendite.
Si è anche scatenata una grandissima polemica sul fatto che, data la situazione, non verranno accettati i cosiddetti "gift vouchers" (e cioè dei buoni regali). Pensate a coloro che hanno regalato per Natale ai propri figli o nipoti questi "gift vouchers" e che adesso si trovano ad avere acquisito e poi donato una cosa senza più alcun valore: è giusto che protestino fino in fondo.
Da oggi HMV verrà gestito in amministrazione controllata da una azienda di nome Deloitte, il cui compito sarà quello di cercare nuovi investitori. Si parla di possibili interessamenti della Universal e da Hilco, una società che prende le aziende decotte e le rimette in sesto e che già possiede HMV Canada: i consumatori (e non solo) possono solamente sperare che riesca in quella che è la sua missione.