Come già accennato nel thread di Biscottino riguardante le nuove cuffie Ferrari, ho portato a casa da ascoltare il modello T350 (con noise cancelling system), oltre ad una cuffia Denon AH-D600 della nuova serie Music Maniac...
Le due cuffie costano rispettivamente 390 €. la Ferrari By Logic 3 e circa 450 €. la Denon. La prima è una sovraurale mentre la seconda una quasi circumaurale, visto che le mie orecchie ci stanno nei padiglioni, anche se dichiarata anch’essa sovraurale.
Entrambe sono costruite molto bene, con materiali di ottima qualità, e vengono presentate molto bene, con astuccio nero griffato da trasporto la Ferrari e con scatola in raso la Denon, oltre a borsetta morbida per il trasporto.
Più che buona la dotazione di accessori fornita, che si concretizza in tre diversi cavi per la Ferrari (tutti con doppio jack 3,5 mm, uno semplice, uno con tasto di accensione e spegnimento del microfono ed uno con tasto di accensione e spegnimento del microfono e regolazione del volume per il collegamento all’iPod/iPhone, oltre al necessario adattatore 3,5/6,3 mm) ed in due per la Denon (uno di costruzione audiophile con jack metallici cromati ed uno, con microfono, per la connessione all’iPhone!!! Già, perché anche la Denon, pur sembrando una cuffia hi-fi, è pensata anche per la mobilità…).
Le cuffie sono entrambe chiuse, con ottimo isolamento da e verso l’esterno.
La prova di confronto è stata fatta collegando le due cuffie al VHF 1.3 modded by Giuca70 e confrontate con la Bose Ae2 (anch’essa chiusa) e con la Stax 507, giusto per avere un riferimento qualitativo super partes…. I brani utilizzai sono tutti in formato CD, con connessioni con cavi Airtech RCA e DAC Musical Fidelity V-DAC.
Nel seguito provo a raccogliere le idee di una dozzina di ore di ascolto, ben sapendo che le cuffie sono entrambe nuove e, come tali, passibili di una modifica, seppur modesta, delle caratteristiche d’ascolto.
FERRARI T350 by LOGIC 3
Descrizione
La cuffia ha una struttura portante (archetto e porta drivers) in alluminio satinato, con copri-archetto in pelle imbottita e pads in pelle. I “tappi” dei padiglioni, griffati Ferrari, sono in plastica, uno apribile per l’inserimento delle batterie e l’altro dotato dell’interruttore di accensione. Il cavo di collegamento all’ampli è davvero corto (1 m) e di sezione modesta, poco consona ad una immagine hi-fi!!! La connessione avviene con un solo jack, collegato al padiglione sinistro.
Portabilità
La cuffia si adatta anche a capoccioni come il mio senza difficoltà, garantendo un ottimo appoggio sulle orecchie ed un corretto isolamento, con una pressione media dovuta all’archetto.
Suono
Debbo dire che quando ho portato a casa la cuffia ero abbastanza scettico sulla possibile qualità musicale dell’oggetto, ritenendolo un progetto commerciale finalizzato ad una utenza che ricerca più l’estetica che la qualità sonora, un po’ come le cuffie della B&W. Va invece detto che l’oggetto mi ha stupito positivamente.
Gamma bassa: la cuffia, pur essendo chiusa e con tecnologia NC, propone una gamma bassa da cuffia aperta. La gamma appare estesa, ma un po’ arretrata, pur presentando un’ottima articolazione ed una notevole intelleggibilità. Tende a somigliare parecchio alla gamma bassa della Stax 507, giusto per capirci. Nessuna sporcatura del medio basso e del medio.
Gamma media: ben articolata, senza caratteristiche fastidiose come nasalità o l’essere troppo asciutta, abbastanza chiara, grazie anche al basso controllato, con qualche accenno al sibilante con registrazioni non troppo curate. La voce maschile appare un po’ leggera, ma sempre equilibrata. Le chitarre appaiono, a volte, un po’ troppo acustiche e poco classiche, anche se con corde in nylon.
Gamma acuta: appare estesa e ben leggibile, ma non fastidiosa, anche con registrazioni cariche e compresse in tale gamma.
Equilibrio tonale: il risultato all’ascolto è un risultato buono,. Con un buon equilibrio complessivo ed una timbrica “sana”, senza eccessi e senza evidenti carenze. Non guasterebbe del punch in più, così come un pelo di naturalezza in alto con certe incisioni.
Scena: la scena è il primo elemento, per me, non troppo positivo della cuffia. Appare mediamente confinata all’interno del cranio, fra padiglione e padiglione, e poco estesa in profondità, dando luogo ad un suono con poco respiro complessivo.
Intelleggibilità: questo è il vero collo di bottiglia di questa cuffia, sempre secondo il mio punto di vista. Provo a spiegarmi… Di fronte ad un contenuto musicale mediamente complesso, la cuffia sembra entrare un po’ in confusione, perdendo la capacità di restituire i singoli strumenti in modo percepibile, come se soffrisse di una sorta di mascheramento complessivo, che porta a privilegiare la voce, o lo strumento solista, nascondendo il resto. Ne discende un suono un po’ confuso, che diventa anche fastidioso. Un vero peccato!
DENON AH-D600
Descrizione
La cuffia ha una struttura portante (archetto e porta drivers) in alluminio rivestito in plastica, con copri-archetto e pads in pelle imbottita cucita a vista. I “tappi” dei padiglioni, col marchio Denon, sono in plastica con bordatura cromata. Il cavo di collegamento all’ampli è davvero ben fatto (ricorda quello della HD-800) e di adeguata lunghezza (2,85 m). La connessione avviene con doppio jack 3,5 mm, da collegarsi ai padiglioni.
Portabilità
La cuffia ha dimensioni abbondanti, adattandosi con facilità a capoccioni come il mio; forse, in questo caso, saranno i “piccoli” ad avere qualche problema!!! L’appoggio sulle orecchie è buono, così come l’isolamento, con una pressione modesta dovuta all’archetto.
Suono
A dispetto delle Ferrari, le Denon forniscono da subito una sensazione visiva di cuffia hi-fi dalle buone prestazioni, grazie anche all’aspetto molto meno trendy. Ma, come visto in precedenza, l’aspetto può tradire….
Gamma bassa: la cuffia propone una gamma bassa da vera cuffia chiusa. La gamma appare estesa e molto presente, alle volte anche troppo, pur presentando una buona articolazione ed una buona intelleggibilità. Ricorda al sottoscritto la gamma bassa della vecchia 5000, con quel certo blooming che non sempre ci vorrebbe.
Gamma media: ben articolata e piacevole, senza caratteristiche fastidiose come nasalità o l’essere troppo asciutta, equilibrata e senza accenni al sibilante, anche con registrazioni non troppo curate. La voce maschile appare corretta, con la giusta profondità. Molto belli gli strumenti a corda, anche se, a volte, la chitarra sembra dotata di un basso inusuale.
Gamma acuta: appare estesa e ben leggibile (meno della Ferrari), non fastidiosa anche con registrazioni cariche e compresse in tale gamma.
Equilibrio tonale: il risultato all’ascolto è un risultato buono con registrazioni poco cariche in gamma bassa, con un buon equilibrio complessivo ed una timbrica corretta. Se le registrazioni contengono una energia in gamma bassa superiore alla media, l’equilibrio si perde, la gamma bassa tende a diventare gonfia e non troppo controllata, pur senza sporcare in modo fastidioso medio-basso e medio.
Scena: la scena appare abbastanza particolare, ampia e profonda, ma un po’ troppo allineata all’asse delle orecchie. Ne deriva una ricostruzione che può apparire un po’ vuota in mezzo se non risulta presente una voce o uno strumento solista fondamentale.
Intelleggibilità: a dispetto della Ferrari l’intelleggibilità del brano musicale è notevole, quasi a livello della Stax, consentendo di ascoltare sia i solisti che gli accompagnamenti, senza alcun fastidio o necessità di focalizzazione mentale particolare.
A questo punto si potrebbero trarre delle conclusioni, ma sarebbero incomplete senza una valutazione del riferimento base di queste due giornate, ovvero la piccola Bose Ae2.
La piccoletta pilotata dal VHF 1.3 sfodera una grinta del tutto inaspettata anche per il sottoscritto, che non l’aveva mai presa troppo in considerazione come un riferimento musicale.
La gamma bassa appare perfetta, la giusta sintesi fra profondità, presenza, articolazione e velocità, dando punti alle due cuffie in prova. Gamma media ed acuta belle come quelle della Denon, ma senza squilibri timbrici di nessun tipo.
La scena è molto equilibrata e credibile, permettendo alla musica di uscire dai confini del cranio ma senza perdere in correttezza e proporzioni. Anche la profondità è più che sufficiente, anche senza raggiungere livelli da primato.
L’intelleggibilità, infine, è a pari livello della Denon, consentendo una fruizione completa del messaggio musicale.
Insomma, un vero best-buy, soprattutto a trovarla usata ed a patto di pilotarla come si deve.
Conclusioni
Le due cuffie provate appaiono due oggetti di buon livello, ottimamente costruite e dotate di un buon suono, soprattutto la Denon. Le prestazioni sono inferiori ai riferimenti classici, ma poi non così tanto. Il target dei due oggetti è decisamente differente, essendo la Ferrari votata ad una portabilità globale di lusso, mentre la Denon appare più votata ad un classico uso casalingo, anche per le dimensioni non proprio portatili e per le migliori prestazioni complessive.
Le comprerei? No, quasi certamente no, ma non vuol dire che non possano essere oggetti capaci di dare soddisfazioni nell’uso quotidiano. Ma io, grazie al Biscotto, ho la Ae2 che mi piace proprio assai!!!!!!!!
Un grazie agli amici di Sound Center di Brescia per la prova!
Aloha!
Le due cuffie costano rispettivamente 390 €. la Ferrari By Logic 3 e circa 450 €. la Denon. La prima è una sovraurale mentre la seconda una quasi circumaurale, visto che le mie orecchie ci stanno nei padiglioni, anche se dichiarata anch’essa sovraurale.
Entrambe sono costruite molto bene, con materiali di ottima qualità, e vengono presentate molto bene, con astuccio nero griffato da trasporto la Ferrari e con scatola in raso la Denon, oltre a borsetta morbida per il trasporto.
Più che buona la dotazione di accessori fornita, che si concretizza in tre diversi cavi per la Ferrari (tutti con doppio jack 3,5 mm, uno semplice, uno con tasto di accensione e spegnimento del microfono ed uno con tasto di accensione e spegnimento del microfono e regolazione del volume per il collegamento all’iPod/iPhone, oltre al necessario adattatore 3,5/6,3 mm) ed in due per la Denon (uno di costruzione audiophile con jack metallici cromati ed uno, con microfono, per la connessione all’iPhone!!! Già, perché anche la Denon, pur sembrando una cuffia hi-fi, è pensata anche per la mobilità…).
Le cuffie sono entrambe chiuse, con ottimo isolamento da e verso l’esterno.
La prova di confronto è stata fatta collegando le due cuffie al VHF 1.3 modded by Giuca70 e confrontate con la Bose Ae2 (anch’essa chiusa) e con la Stax 507, giusto per avere un riferimento qualitativo super partes…. I brani utilizzai sono tutti in formato CD, con connessioni con cavi Airtech RCA e DAC Musical Fidelity V-DAC.
Nel seguito provo a raccogliere le idee di una dozzina di ore di ascolto, ben sapendo che le cuffie sono entrambe nuove e, come tali, passibili di una modifica, seppur modesta, delle caratteristiche d’ascolto.
FERRARI T350 by LOGIC 3
Descrizione
La cuffia ha una struttura portante (archetto e porta drivers) in alluminio satinato, con copri-archetto in pelle imbottita e pads in pelle. I “tappi” dei padiglioni, griffati Ferrari, sono in plastica, uno apribile per l’inserimento delle batterie e l’altro dotato dell’interruttore di accensione. Il cavo di collegamento all’ampli è davvero corto (1 m) e di sezione modesta, poco consona ad una immagine hi-fi!!! La connessione avviene con un solo jack, collegato al padiglione sinistro.
Portabilità
La cuffia si adatta anche a capoccioni come il mio senza difficoltà, garantendo un ottimo appoggio sulle orecchie ed un corretto isolamento, con una pressione media dovuta all’archetto.
Suono
Debbo dire che quando ho portato a casa la cuffia ero abbastanza scettico sulla possibile qualità musicale dell’oggetto, ritenendolo un progetto commerciale finalizzato ad una utenza che ricerca più l’estetica che la qualità sonora, un po’ come le cuffie della B&W. Va invece detto che l’oggetto mi ha stupito positivamente.
Gamma bassa: la cuffia, pur essendo chiusa e con tecnologia NC, propone una gamma bassa da cuffia aperta. La gamma appare estesa, ma un po’ arretrata, pur presentando un’ottima articolazione ed una notevole intelleggibilità. Tende a somigliare parecchio alla gamma bassa della Stax 507, giusto per capirci. Nessuna sporcatura del medio basso e del medio.
Gamma media: ben articolata, senza caratteristiche fastidiose come nasalità o l’essere troppo asciutta, abbastanza chiara, grazie anche al basso controllato, con qualche accenno al sibilante con registrazioni non troppo curate. La voce maschile appare un po’ leggera, ma sempre equilibrata. Le chitarre appaiono, a volte, un po’ troppo acustiche e poco classiche, anche se con corde in nylon.
Gamma acuta: appare estesa e ben leggibile, ma non fastidiosa, anche con registrazioni cariche e compresse in tale gamma.
Equilibrio tonale: il risultato all’ascolto è un risultato buono,. Con un buon equilibrio complessivo ed una timbrica “sana”, senza eccessi e senza evidenti carenze. Non guasterebbe del punch in più, così come un pelo di naturalezza in alto con certe incisioni.
Scena: la scena è il primo elemento, per me, non troppo positivo della cuffia. Appare mediamente confinata all’interno del cranio, fra padiglione e padiglione, e poco estesa in profondità, dando luogo ad un suono con poco respiro complessivo.
Intelleggibilità: questo è il vero collo di bottiglia di questa cuffia, sempre secondo il mio punto di vista. Provo a spiegarmi… Di fronte ad un contenuto musicale mediamente complesso, la cuffia sembra entrare un po’ in confusione, perdendo la capacità di restituire i singoli strumenti in modo percepibile, come se soffrisse di una sorta di mascheramento complessivo, che porta a privilegiare la voce, o lo strumento solista, nascondendo il resto. Ne discende un suono un po’ confuso, che diventa anche fastidioso. Un vero peccato!
DENON AH-D600
Descrizione
La cuffia ha una struttura portante (archetto e porta drivers) in alluminio rivestito in plastica, con copri-archetto e pads in pelle imbottita cucita a vista. I “tappi” dei padiglioni, col marchio Denon, sono in plastica con bordatura cromata. Il cavo di collegamento all’ampli è davvero ben fatto (ricorda quello della HD-800) e di adeguata lunghezza (2,85 m). La connessione avviene con doppio jack 3,5 mm, da collegarsi ai padiglioni.
Portabilità
La cuffia ha dimensioni abbondanti, adattandosi con facilità a capoccioni come il mio; forse, in questo caso, saranno i “piccoli” ad avere qualche problema!!! L’appoggio sulle orecchie è buono, così come l’isolamento, con una pressione modesta dovuta all’archetto.
Suono
A dispetto delle Ferrari, le Denon forniscono da subito una sensazione visiva di cuffia hi-fi dalle buone prestazioni, grazie anche all’aspetto molto meno trendy. Ma, come visto in precedenza, l’aspetto può tradire….
Gamma bassa: la cuffia propone una gamma bassa da vera cuffia chiusa. La gamma appare estesa e molto presente, alle volte anche troppo, pur presentando una buona articolazione ed una buona intelleggibilità. Ricorda al sottoscritto la gamma bassa della vecchia 5000, con quel certo blooming che non sempre ci vorrebbe.
Gamma media: ben articolata e piacevole, senza caratteristiche fastidiose come nasalità o l’essere troppo asciutta, equilibrata e senza accenni al sibilante, anche con registrazioni non troppo curate. La voce maschile appare corretta, con la giusta profondità. Molto belli gli strumenti a corda, anche se, a volte, la chitarra sembra dotata di un basso inusuale.
Gamma acuta: appare estesa e ben leggibile (meno della Ferrari), non fastidiosa anche con registrazioni cariche e compresse in tale gamma.
Equilibrio tonale: il risultato all’ascolto è un risultato buono con registrazioni poco cariche in gamma bassa, con un buon equilibrio complessivo ed una timbrica corretta. Se le registrazioni contengono una energia in gamma bassa superiore alla media, l’equilibrio si perde, la gamma bassa tende a diventare gonfia e non troppo controllata, pur senza sporcare in modo fastidioso medio-basso e medio.
Scena: la scena appare abbastanza particolare, ampia e profonda, ma un po’ troppo allineata all’asse delle orecchie. Ne deriva una ricostruzione che può apparire un po’ vuota in mezzo se non risulta presente una voce o uno strumento solista fondamentale.
Intelleggibilità: a dispetto della Ferrari l’intelleggibilità del brano musicale è notevole, quasi a livello della Stax, consentendo di ascoltare sia i solisti che gli accompagnamenti, senza alcun fastidio o necessità di focalizzazione mentale particolare.
A questo punto si potrebbero trarre delle conclusioni, ma sarebbero incomplete senza una valutazione del riferimento base di queste due giornate, ovvero la piccola Bose Ae2.
La piccoletta pilotata dal VHF 1.3 sfodera una grinta del tutto inaspettata anche per il sottoscritto, che non l’aveva mai presa troppo in considerazione come un riferimento musicale.
La gamma bassa appare perfetta, la giusta sintesi fra profondità, presenza, articolazione e velocità, dando punti alle due cuffie in prova. Gamma media ed acuta belle come quelle della Denon, ma senza squilibri timbrici di nessun tipo.
La scena è molto equilibrata e credibile, permettendo alla musica di uscire dai confini del cranio ma senza perdere in correttezza e proporzioni. Anche la profondità è più che sufficiente, anche senza raggiungere livelli da primato.
L’intelleggibilità, infine, è a pari livello della Denon, consentendo una fruizione completa del messaggio musicale.
Insomma, un vero best-buy, soprattutto a trovarla usata ed a patto di pilotarla come si deve.
Conclusioni
Le due cuffie provate appaiono due oggetti di buon livello, ottimamente costruite e dotate di un buon suono, soprattutto la Denon. Le prestazioni sono inferiori ai riferimenti classici, ma poi non così tanto. Il target dei due oggetti è decisamente differente, essendo la Ferrari votata ad una portabilità globale di lusso, mentre la Denon appare più votata ad un classico uso casalingo, anche per le dimensioni non proprio portatili e per le migliori prestazioni complessive.
Le comprerei? No, quasi certamente no, ma non vuol dire che non possano essere oggetti capaci di dare soddisfazioni nell’uso quotidiano. Ma io, grazie al Biscotto, ho la Ae2 che mi piace proprio assai!!!!!!!!
Un grazie agli amici di Sound Center di Brescia per la prova!
Aloha!
Ultima modifica di Edmond il Dom Gen 13 2013, 20:27 - modificato 1 volta.