Ero incuriosito dalle ottime recensioni e opinioni che si trovano in rete, tutte molto positive verso l'ampli tedesco.
Esiste su Head-fi un 3d abbastanza lungo su questo ampli e tutti si esprimono in toni abbastanza entusiastici verso quest'apparecchio.
Ho usato come player il mio Nova e varie incisioni che uso come riferimento, non tanto per la qualità quanto perchè le conosco benissimo. Tanto per citarne alcune:
Donald Fagen "The nightfly"
Pretenders "The isle of view"
Patricia Barber "Companion"
Eagles "Hell freezes over"
Neil Young "Harvest"
Come cuffie ho usato le uniche in mio possesso in questi giorni (come chi mi conosce sa che sono un maniaco del compra e vendi) e cioè:
Hifiman HE-400
Sennheiser HD800
Beyerdynamic DT880 Pro
Per prima ho usato la Hifiman 400.
Con il violetric la cinesina vola letteralmente. Bassi granitici e controllati, Medi non mielosi ma piacevoli, alti aperti e mai affaticanti,la 400 ha un impostazione timbrica tendente al caldo.
Passo al noto Soloist.
Il basso è meno in evidenza e un tantino meno deciso, ma con con la Barber ad esempio l'ascolto è più piacevole che con il V200. I medi sono riprodotti sostanzialmente allo stesso modo dai due ampli, sugli alti si nota la differenza invece.
Il cangurino non riesce a tirare fuori la grinta da questa cuffia se non alzando di un pò la manopola del volume.
Passo alla 800
Qui IHMO il Violetric mostra un pò le sue pecche. La cuffia tira fuori la sua nota asprezza sulle alte frequenze. Il basso è presente e secco, i medi sono sostanzialmente riprodotti in maniera corretta.
Passando al Burson il discorso cambia. Si perde qualcosina (ma non molto) nella riproduzione dei bassi che diventano meno secchi, ma scendono abbastanza bene. Gli alti perdono quella "fastidiosità" che mostravano con il Violetric. La riproduzione overall è sostanzialmente corretta e mai affaticante.
Direi che è un ottimo abbinamento.
DT880:
Non ho dedicato molto tempo all'ascolto di questa cuffia che conosco molto bene. L'ho venduta e ricomprata diverse volte nel tempo e praticamente è sempre stata in mio possesso.
Che dire..con l'ampli teutonico il basso diventa più controllato, ma le sibilitanti..sono dietro l'angolo con quasi tutte le incisioni, pronte a colpire.
Molto più piacevole la riproduzione con il Soloist. Il basso diventa meno secco e a tratti gommoso (com'è noto il difetto di questa cuffia..) ma le sibilanti non si sentono quasi con nessuna incisione e gli alti non risultano affaticanti.
Conclusioni finali:
Il Violetric è un ampli dalla grande potenza. Credo che riesca a pilotare praticamente tutte le cuffie dinamiche senza problemi e anche quasi tutte le ortodinamiche. Non sono sicuro sulla Hifiman 6 però..
Il suo modo di riprodurre il messaggio musicale lo definirei tedesco in tutti i sensi.
Autoritario, potente e a tratti anche duro.
Non capisco come molti in rete dicano che lo trovano caldo nella riproduzione..non è certo però un ampli frizzante e con pochi bassi come tanti ampli a SS che ho sentito.
Costruito come un Tank tedesco, Tutta sostanza e pochi fronzoli.
Sembra un ampli nato per durare una vita senza tradirti mai.
Credo che sia l'ampli giusto per le ortodinamiche. Tant'è che lo terrò per il mio prossimo acquisto e cioè un Audeze LC2.
Il Soloist lo definirei come un thè inglese delle cinque. Delicato e rilassante. Mai affaticante, timbricamente corretto. Manca IHMO solo di un pò di potenza. Il basso c'è e scende bene quasi con tutte le cuffie. Ma non è secco diciamo. Il che non guasta con quasi tutte le cuffie con cui l'ho ascoltato.
Fa un ottimo lavoro con le cuffie dinamiche.
L'ho ascoltato anche con la Alessandro MS2, la Denon 5000 e la 650 e riusciva a esser piacevole con tutte queste cuffie.
Costruito benissimo, certo costicchia visto che non ha ne gli ingressi e ne le uscite bilanciate..ma IHMO sono soldi spesi bene.
Visto che ho deciso di comprarmi la Audeze e i soldi scarseggiano..uno dei due andrà via, ma molto a malincuore.
IHMO sono due ottimi ampli. Se potessi li terrei entrambi...