Nuova la soluzione del diffusore di poter modificare la direzione della cassa ad emissione frontale rispetto alla direzione della cassa posteriore. In caso di installazione asimettrico può risultare particolarmente efficace. Ma al di la di questo benchè il diffusore non abbia le caratteristiche a me confacenti, oggettivamente il suono era di uno spessore di tutto rispetto. Prezzo del diffusore 20.000 euro. Delusione per la saletta SI Audio con Extreme Audio e cavi Whyte Gold. Musicalità molto limitata. Senza spessore, ne trimensionalità.
Non mi è piaciuta la salatta dall'accoppiata McIntosh/Focal. Ma il mio pensiero è che il limite di questa stanza sia stato il non buon interfacciamento tra i due oggetti citati. Le Focal (senza Mac) suonano diversamente. Al di la poi che possano o meno piacere. Ottimo il suono di un marchio sconosciuto del Liechtestein per altro non importato in Italia:O2A. Due tipi di diffusori da stand. Il primo con crossover esterno e altoparlanti Accuton. Bel suono aperto e non stizzoso come spesso accade con i prodotti accuton. Il diffusore piccolo con crossover interno non lo ho potuto ascoltare. Fuori luogo i prezzi: 18.000 per il primo 10.000 il secondo.Suonavano con amplificazioni e cdp Exposure. Ma ribadisco una positiva impressione all'ascolto. Curiosi ed ottimi i cavi. Tutti costruiti a mano in Liechtestein e in una lega di Oro,Argento,Rame,Alluminio, ed altri materiali isolati in silicone e Pvc. Ottima impressione anche al variare dei cavi stesso, dal prezzo accessibile.
Altra bella sorpresa (forse la più inattesa: Amplificazione Rotel e Indiana line MUSA 505 da pavimento (720 euro). Suono equilibratissimo, esteso, perfetto sotto ogni punto di vista. Davvero bellissimo ed entusiasmante. Basso davvero rilevante, ottimo controllo e ben presente. Forse e non mi vergogno a dirlo, il diffusore più ben suonantee della mostra.
Sala Sonus Faber, con il solito suono molto classico ma decisamente senza piglio. Foto dei soliti giornalisti al diffusori che sembravano più interessati all'estetica dell'oggetto (sempre molto bella in effetti) che alla sua restituzione del messaggio sonoro. La saletta Audiogram suonava con amplificazione collegata ad un Ipod. Davvero bella la resa ed un De Andrè davvero in ottima forma anche su di un supporto come quello citato.Saletta LP Audio che suonava con elettroniche CEC e diffusori hansen. Tutto molto bello in termini di impatto cisivo (soprattutto i diffusori) ma suono non all'altezza. Credo che il difetto sia stato nel trattamento e nel posizionamento quasi angolare dell'impianto. Bello invece il suono della saletta Labtek. Anche se non profondo ed ampio, ma ricco di sfumature e di grande phatos "valvolare".C'erano poi la saletta Naim Audio che forse avrebbe meritato un attento ascolto, reso praticamente impossibile dalla porta aperta e praticamente di fronte all'entrata principale. Gran via vai di gente all'interno e gran chiacchiericcio intorno. Non mi sono potuto fare un idea in merito. Saletta Linn:Forse perché mi aspettavo chissà che ma all’atto pratico non ho ascoltato nulla di trascendentale. Suono abbastanza normale e senza particolari note degne di attenzione in relazione sia al blasone del marchio, sia alle innovazioni tecnologiche che almeno su carta avevano invaso il mercato HiFi degli ultimi mesi, dall’inondazione di musica liquida della quale riproduzione LINN prometteva sfaceli. Forse sono sordo io….ma nulla di ciò mi è rimasto nelle orecchie. Suono entrato nella mia testa,elaborato,ed uscito così senza infamia e senza lode.
Bella ma sottotono rispetto a qualsiasi altro ascolto precedentemente fatto la sala Ayon Audio. Ampli valvolare e diffusori della ditta austriaca con la solita risoluzione tipica Ayon. A dispetto di altre volte il diffusore non aveva le asprezze metalliche che in altri lidi avevo rilevato. Ma nel complesso il suono risultava molto anonimo.
Ci tengo a ribadire che prima di andare via dalla mostra, sono volutamente riandato a sentire le indiana line. E quando sono uscito, sono stato ancora più certo di aver ascoltato un piccolo capolavoro.