Valori LCR di un cavo di segnale.
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- Messaggio n°1
Valori LCR di un cavo di segnale.
Mi piacerebbe avere la vostra idea in merito a questo argomento.I valori ideali ottenibili nella pratica dall'autocostruzione di un cavo di segnale quali dovrebbero essere per assicurare ottime prestazioni all'ascolto?Qualcuno sostiene che è preferibile avere un'induttanza minore rispetto ad una capacita' maggiore per avere risultati migliori all'ascolto,quali sono le vostre esperienze?
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Giuliano
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- Messaggio n°2
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
Non ci sono piu' gli esperti di una volta...
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Giuliano
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- Messaggio n°3
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
io non ne so nulla di ste cose, punto su altri fattori
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Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
aircooled ha scritto:io non ne so nulla di ste cose, punto su altri fattori
Usi le "recchie"?
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Giuliano
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- Messaggio n°5
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
per quelle faccio uso deglialtri per il resto mi baso solo sclusivamente sulla cosidetta fisica dei materiali, il resto non m'intriga per esperienza personale
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- Messaggio n°6
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
aircooled ha scritto:per quelle faccio uso deglialtri per il resto mi baso solo sclusivamente sulla cosidetta fisica dei materiali, il resto non m'intriga per esperienza personale
E non pensi che un'elevata capacita' o induttanza possa creare problemi all'ascolto?
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Giuliano
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- Messaggio n°7
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
Parlando della mia esperienza direi che RL&C non c'entrano nulla,se non in teoria.gug74 ha scritto:Mi piacerebbe avere la vostra idea in merito a questo argomento.I valori ideali ottenibili nella pratica dall'autocostruzione di un cavo di segnale quali dovrebbero essere per assicurare ottime prestazioni all'ascolto?Qualcuno sostiene che è preferibile avere un'induttanza minore rispetto ad una capacita' maggiore per avere risultati migliori all'ascolto,quali sono le vostre esperienze?
Se aumenti C diminuisce L e viceversa,quindi dovresti aspettarti di conseguenza uno squilibrio in un senso o nell'altro,leggi alti e bassi.
Ma questa corrispondenza poi non rileva,mutando il suono in modo imprevedibile al variare dell'impianto.
Ci sono invece cose che non mutano molto nel "suono dei cavi" al variare degli impianti e sembrano che dipendano dal materiale conduttore e dalla geometria.
Naturalmente cambiando materiale conduttore e geometria cambiamo RL&C,ma non sembra dipendere da ciò,appunto,il suono dei cavi.
Mi è parso però che cavi dai valori RL&C particolarmente squilibrati,tutto C e niente L,o viceversa,si sentano,ma solo in negativo.
Parlo però di ascolti saltuari e non sistematici.
Comunque puoi fare semplici esperimenti per verificare se le tue sensazioni soggettive combacino con le mie.
1.Accorciare il cavo.cioè diminuire la resistenza.Io non sento niente di particolare.
2.Usare una piattina senza intrecciare i due fili,di modo che questi possano essere allontanati fra loro di molto,modificando in questo modo a piacere i valori di L e di C.Io continuo a non sentire nulla.
Mi dirai,ma allora perchè tutti i tecnici indistintamente consigliano di minimizzare RL&C?
Lo consigliano perchè lo prevede la teoria,non certo perchè hanno trovato corrispondenza all'ascolto.
Ma la teoria in effetti ci azzecca quando dice che l'influenza di RL&C è trascurabile ed è sicuramente al di sotto della mia soglia uditiva.
Ma la verità è che c'è una grande confusione.
In effetti alcuni tecnici messi alle strette ammettono di sentire differenze non proprio trascurabili,ma di solito ne attribuiscono la causa all'interazione del cavo con elettroniche non ben progettate,delle quali vanno di fatto a modificare l'impedenza,vanificando quindi l'ideale interfaccia fra componenti,e da qui deriva indirettamente la variazione percepita del suono.
Non hanno poi problemi a dirti che la maggior parte delle elettroniche,anche di grido,sono mal progettate.
Forse sarebbe più equilibrato ammettere che esistano diverse scuole di progettazione e una delle scuole moderne,quella che vede la controreazione come l'origine di ogni male (semplificando il discorso) ha accettato di fatto,magari senza prevederlo,una certa sensibilità ai cavi,come male minore.
Inutile dire che se le cose stessero veramente così il rimedio esiste,basta inglobare il cavo nel progetto delle elettroniche,cosa che però è invece rarissima.
Sicuramente per le apparecchiature vintage questo di fatto avveniva,dato che tutti usavano la stessa piattina,che era quindi uno standard di fatto.
In tutto ciò sembra esserci una parte di vero,se è vero che le apparecchiature vintage sembrano meno sensibili ai cavi,esattamente al contrario dell'hi end.
Io per non sbagliare sottopongo sempre i miei cavi al...difficile test del compattone al quale la controreazione di certo non manca.
Se non superano il test vengono cestinati e alcuni superano brillantemente il test.
la mia impressione è che la più rilevante causa delle differenze che si sentono sia tutta dentro il cavo.
e sicuramente materiale conduttore e geometria strutturale stanno dentro il cavo.
Io lavoro sulla geometria e Claudio sul resto e più o meno mi pare che le due cause si equivalgono.
Insomma,se tu usi un cavo di carbonio,sentirai sempre la stessa impronta sonora,nel bene e nel male e la causa presumibile di quella sonorità è quindi il carbonio.
Lo stesso discorso vale per l'uso di particolari geometrie.
In quei due elementi quindi,materiali e geometrie si annidano le cause e non è ben chiaro ancora quali siano,ma la loro influeneza sembra sembra ben superiore a quella di RL&C.
Ciao,Sebastiano.
P.S.Io non faccio nessuna misura,quindi di fatto i miei cavi hanno valori di RL&C casuali,ma questo non mi impedisce di progredire nel lavoro.
Tu potresti ascoltare i miei cavi nel tuo impianto,quindi provare ad indovinare il rapporto
R/C ,poi misuri,e scommetto che non indovini
Ultima modifica di iano il Ven Ago 10 2012, 00:38 - modificato 1 volta.
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- Messaggio n°8
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
ci vuole molto impegno per rendere un cavo induttivamente rilevante all'ascoltogug74 ha scritto:aircooled ha scritto:per quelle faccio uso deglialtri per il resto mi baso solo sclusivamente sulla cosidetta fisica dei materiali, il resto non m'intriga per esperienza personale
E non pensi che un'elevata capacita' o induttanza possa creare problemi all'ascolto?
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gug74- JuniorMember
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- Messaggio n°9
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
iano ha scritto:
Parlando della mia esperienza direi che RL&C non c'entrano nulla,se non in teoria.
Se aumenti C diminuisce L e viceversa,quindi dovresti aspettarti di conseguenza uno squilibrio in un senso o nell'altro,leggi alti e bassi.
Ma questa corrispondenza poi non rileva,mutando il suono in modo imprevedibile al variare dell'impianto.
Ci sono invece cose che non mutano molto nel "suono dei cavi" al variare degli impianti e sembrano che dipendano dal materiale conduttore e dalla geometria.
Naturalmente cambiando materiale conduttore e geometria cambiamo RL&C,ma non sembra dipendere da ciò,appunto,il suono dei cavi.
Mi è parso però che cavi dai valori RL&C particolarmente squilibrati,tutto C e niente L,o viceversa,si sentano,ma solo in negativo.
Parlo però di ascolti saltuari e non sistematici.
Comunque puoi fare semplici esperimenti per verificare se le tue sensazioni soggettive combacino con le mie.
1.Accorciare il cavo.cioè diminuire la resistenza.Io non sento niente di particolare.
2.Usare una piattina senza intrecciare i due fili,di modo che questi possano essere allontanati fra loro di molto,modificando in questo modo a piacere i valori di L e di C.Io continuo a non sentire nulla.
Mi dirai,ma allora perchè tutti i tecnici indistintamente consigliano di minimizzare RL&C?
Lo consigliano perchè lo prevede la teoria,non certo perchè hanno trovato corrispondenza all'ascolto.
Ma la teoria in effetti ci azzecca quando dice che l'influenza di RL&C è trascurabile ed è sicuramente al di sotto della mia soglia uditiva.
Ma la verità è che c'è una grande confusione.
In effetti alcuni tecnici messi alle strette ammettono di sentire differenze non proprio trascurabili,ma di solito ne attribuiscono la causa all'interazione del cavo con elettroniche non ben progettate,delle quali vanno di fatto a modificare l'impedenza,vanificando quindi l'ideale interfaccia fra componenti,e da qui deriva indirettamente la variazione percepita del suono.
Non hanno poi problemi a dirti che la maggior parte delle elettroniche,anche di grido,sono mal progettate.
Forse sarebbe più equilibrato ammettere che esistano diverse scuole di progettazione e una delle scuole moderne,quella che vede la controreazione come l'origine di ogni male (semplificando il discorso) ha accettato di fatto,magari senza prevederlo,una certa sensibilità ai cavi,come male minore.
Inutile dire che se le cose stessero veramente così il rimedio esiste,basta inglobare il cavo nel progetto delle elettroniche,cosa che però è invece rarissima.
Sicuramente per le apparecchiature vintage questo di fatto avveniva,dato che tutti usavano la stessa piattina,che era quindi uno standard di fatto.
In tutto ciò sembra esserci una parte di vero,se è vero che le apparecchiature vintage sembrano meno sensibili ai cavi,esattamente al contrario dell'hi end.
Io per non sbagliare sottopongo sempre i miei cavi al...difficile test del compattone al quale la controreazione di certo non manca.
Se non superano il test vengono cestinati e alcuni superano brillantemente il test.
la mia impressione è che la più rilevante causa delle differenze che si sentono sia tutta dentro il cavo.
e sicuramente materiale conduttore e geometria strutturale stanno dentro il cavo.
Io lavoro sulla geometria e Claudio sul resto e più o meno mi pare che le due cause si equivalgono.
Insomma,se tu usi un cavo di carbonio,sentirai sempre la stessa impronta sonora,nel bene e nel male e la causa presumibile di quella sonorità è quindi il carbonio.
Lo stesso discorso vale per l'uso di particolari geometrie.
In quei due elementi quindi,materiali e geometrie si annidano le cause e non è ben chiaro ancora quali siano,ma la loro influeneza sembra sembra ben superiore a quella di RL&C.
Ciao,Sebastiano.
P.S.Io non faccio nessuna misura,quindi di fatto i miei cavi hanno valori di RL&C casuali,ma questo non mi impedisce di progredire nel lavoro.
Tu potresti ascoltare i miei cavi nel tuo impianto,quindi provare ad indovinare il rapporto
R/C ,poi misuri,e scommetto che non indovini
Ottima spiegazione Iano,nel mio piccolo continuero' a studiare,realizzare e misurare tenendo anche contro di quello che hai scritto.
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Giuliano
gug74- JuniorMember
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- Messaggio n°10
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
aircooled ha scritto:ci vuole molto impegno per rendere un cavo induttivamente rilevante all'ascolto
Potrei anche riuscirci
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Giuliano
iano- Vip Member
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- Messaggio n°11
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
Tienici aggiornatigug74 ha scritto:
Ottima spiegazione Iano,nel mio piccolo continuero' a studiare,realizzare e misurare tenendo anche contro di quello che hai scritto.
Ciao,Sebastiano.
saperusa- JuniorMember
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- Messaggio n°12
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
Allora, esistono due scuole di pensiero, quella di Iano e quella mia.
Con Iano ci siamo visti piu' volte, Iano ha ascoltato i miei cavi e io ho ascoltato i suoi.
La diffeenza sostanziale e' che Iano ha fatto moltissime prove e te lo potra dire Iano personalmente quanti nmila cavi ha fatto per ottenere determinati risultati mentre io per arrivare ai risultati di oggi non ho fatto prove ma tantissimi calcoli.
Il problema e' che se e' vero che non puoi correlare in maniera biunivoca i valori caratteristici (R,L,C) a quello che poi ascolti riesci pero' se capisci le dinamiche, le geometrie e sai giocare come variare le stesse a prevedere quello che otterrai in fase di ascolto.
Se io prendo un cavo che ha una geometria e ne faccio una versione da 1.5 metri e una da 80 cm le differenze all'ascolto varieranno pochissimi rendendo impossibile riconoscere i due cavi .
Questo perche' se allungo il cavo le grandezze caratteristiche cresceranno linearmente e i loro valori rimarranno sempre proporzionali (cambio la lunghezza non la geometria).
Viceversa due cavi con geometrie diverse anche con la stessa lunghezza saranno percepibili all'ascolto.
Iano si dovrebbe ricordare che quando e' venuto a casa mia in varie occasioni ha sentito la stessa geometria ma con valori di induttanza minore e capacita' anchessa minore legato alla posizione che avevano mutuamente le coppie di conduttori e alla doppia camicia teflon aria che mi ha permesso di abbassare l'induttanza ma anche la capacita.
Iano queste differenze le ha sentite eccome ed e' stato lui a dirmelo che il secondo con una induttanza piu' bassa e contemporaneamente con una capacita' piu' bassa suonava nettamente meglio.
Ma io sapevo perfettamente dove volevo andare a parare infatti dal primo prototipo per arrivare a quello definitivo sono passato per tre cavi e per fare il top di gamma e l'entry level non c'e' stata nessuna evoluzione.
Ho scritto un software per progettare i cavi in base alla sezioni che andro' ad utilizzare e in base ai coefficienti che devo ottenere in uscita che mi danno il grado di qualita' all'ascolto.
Sui cavi di alimentazione ci ho perso un po' di tempo per arrivare allo standard e anche li sono passato per tre evoluzioni; poi una volta capite le dinamiche e' stato tutto in discesa.
Quello che voglio dire e' che se uno parte sapendo come muoversi i tempi si accorciano esponenzialmente e i risultati arrivano subito.
Adesso sono con mia moglie a caccia di una braid machine per accorciare i tempi di produzione e abbassare ulteriormente le tolleranze sui moduli
S.
Con Iano ci siamo visti piu' volte, Iano ha ascoltato i miei cavi e io ho ascoltato i suoi.
La diffeenza sostanziale e' che Iano ha fatto moltissime prove e te lo potra dire Iano personalmente quanti nmila cavi ha fatto per ottenere determinati risultati mentre io per arrivare ai risultati di oggi non ho fatto prove ma tantissimi calcoli.
Il problema e' che se e' vero che non puoi correlare in maniera biunivoca i valori caratteristici (R,L,C) a quello che poi ascolti riesci pero' se capisci le dinamiche, le geometrie e sai giocare come variare le stesse a prevedere quello che otterrai in fase di ascolto.
Se io prendo un cavo che ha una geometria e ne faccio una versione da 1.5 metri e una da 80 cm le differenze all'ascolto varieranno pochissimi rendendo impossibile riconoscere i due cavi .
Questo perche' se allungo il cavo le grandezze caratteristiche cresceranno linearmente e i loro valori rimarranno sempre proporzionali (cambio la lunghezza non la geometria).
Viceversa due cavi con geometrie diverse anche con la stessa lunghezza saranno percepibili all'ascolto.
Iano si dovrebbe ricordare che quando e' venuto a casa mia in varie occasioni ha sentito la stessa geometria ma con valori di induttanza minore e capacita' anchessa minore legato alla posizione che avevano mutuamente le coppie di conduttori e alla doppia camicia teflon aria che mi ha permesso di abbassare l'induttanza ma anche la capacita.
Iano queste differenze le ha sentite eccome ed e' stato lui a dirmelo che il secondo con una induttanza piu' bassa e contemporaneamente con una capacita' piu' bassa suonava nettamente meglio.
Ma io sapevo perfettamente dove volevo andare a parare infatti dal primo prototipo per arrivare a quello definitivo sono passato per tre cavi e per fare il top di gamma e l'entry level non c'e' stata nessuna evoluzione.
Ho scritto un software per progettare i cavi in base alla sezioni che andro' ad utilizzare e in base ai coefficienti che devo ottenere in uscita che mi danno il grado di qualita' all'ascolto.
Sui cavi di alimentazione ci ho perso un po' di tempo per arrivare allo standard e anche li sono passato per tre evoluzioni; poi una volta capite le dinamiche e' stato tutto in discesa.
Quello che voglio dire e' che se uno parte sapendo come muoversi i tempi si accorciano esponenzialmente e i risultati arrivano subito.
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aircooled- Suonologo
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- Messaggio n°13
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
confermoViceversa due cavi con geometrie diverse anche con la stessa lunghezza saranno percepibili all'ascolto.
e per far diventare verde lo strupatore di brevetti altrui aggiungo che lo stesso cavo geometricamente parlando cambia caratteristiche al cambio dei dielettrici di rivestimento
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saperusa- JuniorMember
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- Messaggio n°14
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
aircooled ha scritto:confermo
e per far diventare verde lo strupatore di brevetti altrui aggiungo che lo stesso cavo geometricamente parlando cambia caratteristiche al cambio dei dielettrici di rivestimento
Si anche io ho verificato come variano le caratteristiche all'ascolto e alle misure variando spessore e sequenza dielettrici.
Per quanto riguarda nonno a molle ha scritto:
MANETTA si prepari a rispondere sui cavi intrecciati supercardassati non devitalizzati
presto verrà interrogato alla lavagna...
Chiaramente ci ha infilato dentro a tutti e due....
Nella sua follia pensa che a fronte di una sua denuncia/querela il giudice lo mette ad interrogarmi magari sulla non invarianza o mi interroga su teoria dei sistemi/analisi/teoria dei segnali
Questo non si rende conto che il giudice basta che legge quello che scrive sul suo forum archivia il tutto in un attimo.
O magari se ne esce con una delle sue frasi classiche: Io sono la scienza!!!
Comunque nell'eventualita' ti avverto, non credo che vorresti perdere lo spettacolo
Del resto saremo tanti
Sandro
aircooled- Suonologo
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- Messaggio n°15
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
ma che c'è un molleggiato che c'è l'ha con te? ma mandalo a cagare, questo è peggio del mio amico strupatore di brevetti altrui mi sa
che devi risponde dei tuoi cavi? per accusare qualcuno di qualcosa si devono produrre prove concrete e se la cosa è interessante forse dico forse trovi un giudice che ti da ascolto, ma su dei cavi che cosa vuol trovare?? mica dici che sono fatti in oro puro e invece sono di stagno in quel caso il garante potrebbe avere qualcosa da dire per pubblicità ingannevole
mi ripeto mandalo a cagare o se vuoi essere più educato digli che al porto c'è un posto libero come pettina acciughe, almeno quello dovrebbe saperlo fare
che devi risponde dei tuoi cavi? per accusare qualcuno di qualcosa si devono produrre prove concrete e se la cosa è interessante forse dico forse trovi un giudice che ti da ascolto, ma su dei cavi che cosa vuol trovare?? mica dici che sono fatti in oro puro e invece sono di stagno in quel caso il garante potrebbe avere qualcosa da dire per pubblicità ingannevole
mi ripeto mandalo a cagare o se vuoi essere più educato digli che al porto c'è un posto libero come pettina acciughe, almeno quello dovrebbe saperlo fare
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genesy- Member
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- Messaggio n°16
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
saperusa ha scritto:Allora, esistono due scuole di pensiero, quella di Iano e quella mia.
Con Iano ci siamo visti piu' volte, Iano ha ascoltato i miei cavi e io ho ascoltato i suoi.
La diffeenza sostanziale e' che Iano ha fatto moltissime prove e te lo potra dire Iano personalmente quanti nmila cavi ha fatto per ottenere determinati risultati mentre io per arrivare ai risultati di oggi non ho fatto prove ma tantissimi calcoli.
Il problema e' che se e' vero che non puoi correlare in maniera biunivoca i valori caratteristici (R,L,C) a quello che poi ascolti riesci pero' se capisci le dinamiche, le geometrie e sai giocare come variare le stesse a prevedere quello che otterrai in fase di ascolto.
Se io prendo un cavo che ha una geometria e ne faccio una versione da 1.5 metri e una da 80 cm le differenze all'ascolto varieranno pochissimi rendendo impossibile riconoscere i due cavi .
Questo perche' se allungo il cavo le grandezze caratteristiche cresceranno linearmente e i loro valori rimarranno sempre proporzionali (cambio la lunghezza non la geometria).
Viceversa due cavi con geometrie diverse anche con la stessa lunghezza saranno percepibili all'ascolto.
Iano si dovrebbe ricordare che quando e' venuto a casa mia in varie occasioni ha sentito la stessa geometria ma con valori di induttanza minore e capacita' anchessa minore legato alla posizione che avevano mutuamente le coppie di conduttori e alla doppia camicia teflon aria che mi ha permesso di abbassare l'induttanza ma anche la capacita.
Iano queste differenze le ha sentite eccome ed e' stato lui a dirmelo che il secondo con una induttanza piu' bassa e contemporaneamente con una capacita' piu' bassa suonava nettamente meglio.
Ma io sapevo perfettamente dove volevo andare a parare infatti dal primo prototipo per arrivare a quello definitivo sono passato per tre cavi e per fare il top di gamma e l'entry level non c'e' stata nessuna evoluzione.
Ho scritto un software per progettare i cavi in base alla sezioni che andro' ad utilizzare e in base ai coefficienti che devo ottenere in uscita che mi danno il grado di qualita' all'ascolto.
Sui cavi di alimentazione ci ho perso un po' di tempo per arrivare allo standard e anche li sono passato per tre evoluzioni; poi una volta capite le dinamiche e' stato tutto in discesa.
Quello che voglio dire e' che se uno parte sapendo come muoversi i tempi si accorciano esponenzialmente e i risultati arrivano subito.
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S.
Azz
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- Messaggio n°17
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
Oggi mi hanno finalmente risposto dall'india e l'azienda si rende disponibile a costruirmi la braid machine su mie specifiche.
Cerco di spiegarmi meglio; la geometria che utilizzo prevede n moduli per cavi, ogni modulo sono due conduttiori con una geometria braided e gli n moduli a sezioni differenziate vengono poi unite insieme su vari livelli di dielettrico.
Il modello oramai come ho detto e' definitivo ma la mia cara mogliettina ha visto dove si allungano tantissimo i tempi di produzione.
Tra l'altro con la Braid machine si andrebbe a contenere ulteriormente le tolleranze tra i cavi portando una qualita' molto vicina a quella di un cavo industriale ma con una resa nettamente maggiore.
Altre fasi della produzione rimarranno per ovvie ragioni manuali ma tutto sommato passare dalle 25 ore medie per cavo a 8/10 ore mi permetterebbe una produzione nettamente maggiore.
Vedremo, sabato preparero' un video da mandare a questa azienda unito ad alcuni samples perche' abbiano tutti i dati possibili per costruire quello che serve a me.
S.
Cerco di spiegarmi meglio; la geometria che utilizzo prevede n moduli per cavi, ogni modulo sono due conduttiori con una geometria braided e gli n moduli a sezioni differenziate vengono poi unite insieme su vari livelli di dielettrico.
Il modello oramai come ho detto e' definitivo ma la mia cara mogliettina ha visto dove si allungano tantissimo i tempi di produzione.
Tra l'altro con la Braid machine si andrebbe a contenere ulteriormente le tolleranze tra i cavi portando una qualita' molto vicina a quella di un cavo industriale ma con una resa nettamente maggiore.
Altre fasi della produzione rimarranno per ovvie ragioni manuali ma tutto sommato passare dalle 25 ore medie per cavo a 8/10 ore mi permetterebbe una produzione nettamente maggiore.
Vedremo, sabato preparero' un video da mandare a questa azienda unito ad alcuni samples perche' abbiano tutti i dati possibili per costruire quello che serve a me.
S.
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- Messaggio n°18
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
ocio a non dire troppo lo strupatore ti tiene d'occhio
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- Messaggio n°19
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
Hai ragione Air mi dimentico sempre che abbiamo la grande sorella in ascolto.
Ma in fondo bisogna capirla povera bestia cosa puo' fare?
Ai giardinetti fa troppo caldo, e quindi gli rimane da scrivere cazzate dietro ad una tastiera.
Oggi stavo parlando con Roberto Vagli per organizzare a Ottobre una bella rimpatriata a Terni e fare tutti il tifo per nonno a molle.
L'ultima volta da quello che so ha avuto un problema a presentarsi; magari a ottobre fa uno sforzo e si fa vedere.
Del resto tutti vogliamo congratularci per le cose argute e intelligenti che scrive su di noi.
E siamo tutti felici di contribuire testimoniando ed esibendo le perle di gentilezza che ci ha elargito e che noi (tutti) abbiamo salvato su qualche supporto.
Come dice Majandi voglio sentirlo dire : "io sono la scienza!"
S.
Ma in fondo bisogna capirla povera bestia cosa puo' fare?
Ai giardinetti fa troppo caldo, e quindi gli rimane da scrivere cazzate dietro ad una tastiera.
Oggi stavo parlando con Roberto Vagli per organizzare a Ottobre una bella rimpatriata a Terni e fare tutti il tifo per nonno a molle.
L'ultima volta da quello che so ha avuto un problema a presentarsi; magari a ottobre fa uno sforzo e si fa vedere.
Del resto tutti vogliamo congratularci per le cose argute e intelligenti che scrive su di noi.
E siamo tutti felici di contribuire testimoniando ed esibendo le perle di gentilezza che ci ha elargito e che noi (tutti) abbiamo salvato su qualche supporto.
Come dice Majandi voglio sentirlo dire : "io sono la scienza!"
S.
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- Messaggio n°20
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
lo dice lo dice
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- Messaggio n°21
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
Nonno a molle? Processi?Riunioni a terni?
Ma che succede,chi è sto nonno?
Ciao,Sebastiano.
Ma che succede,chi è sto nonno?
Ciao,Sebastiano.
iano- Vip Member
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Località : genova
- Messaggio n°22
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
@Saperusa.
La strada che stai seguendo,quella di industrializzare il lavoro, mi sembra ottima.
Inoltre confermi il tuo buon senso pratico e il fatto che nulla sembra poterti fermare se ti sei spinto fino in India
E' vero poi che ci siamo confrontati più volte e non ho alcun problema a riconfermare la bontà dei tuoi progetti alla prova di ascolto ,anche se non ricordo nello specifico la prova a confronto di cui dici fra due tuoi cavi con valori diversi di induttanza.
Ci sono però due limiti da evidenziare in quelle prove.
1.l'ambiente,cioè quel componente che più di ogni altro influenza le risultanze all'ascolto,e nello specifico i tuoi diffusori omnidirezionali e la loro forte interazione con l'ambiente, che non ci hanno consentito di alzare il volume.
Succede però che i miei cavi danno il meglio quando alzi il volume,cosa che per un ascolto casalingo alcuni possono considerare un limite.
Nella prova fatta da Air questo limite non c'è stato ed abbiamo così avuto modo di verificare come il problema cavo,affrontato da due punti di vista diversi,potesse essere comunque risolto con profitto.
Ciò perchè i due diversi punti di vista sono probabilmente indipendenti fra loro,e quindi non antitetici e perciò gestibili in modo separato.
Io e Claudio ci siamo quindi limitati a cercare di ottimizzare ognuno rispettivamente i due diversi "parametri" ottenendo risultati confrontabili,e confermando,seppur soggettivamente,l'importanza alla pari dei due "parametri",materiale e geometria.
Nello specifico i miei cavi di potenza erano in rame da elettricista e quelli di segnale in rame stagnato,scelti solo nella misura in cui questi materiali hanno agevolato le mie tante prove senza dovermi per ciò dissanguare,o quasi
.
2.L'uso che tu fai di sezioni differenziate inquina,dal mio punto di vista,la correlazione fra i risultati all'ascolto dei tuoi cavi coi loro parametri elettrici.
Sicuramente fare misure ha i suoi vantaggi,ma anche i suoi limiti,come quando ad esempio si è soggettivmente convinti di quali siano le misure giuste da fare.
Ciò non deve essere interpretato come una critica alle misure quindi,ma come il riguardare le misure come uno dei tanti strumenti di cui disponiamo e che siamo liberi di usare nei limiti e nei modi in cui lo sappiamo fare, e saperlo fare è anche una questione di lunga esperienza,sia nell'abilità nelleffettuarle sia in quella di interpretarle.Ciò comporta quindi il fare molte prove comunque,anche nei termini del fatto che non esiste la misura,ma le misure che vanno statisticamente trattate,e che dal punto di vista della statistica più prove fai, meglio è.
Partire dalla considerazione soggettiva che RL&C non siano la chiave del problema,perchè non sono state ritenute soddisfacenti le correlazioni fra ascolti e parametri elettrici, è solo un punto di vista possibile diverso dal quale partire aggredire il problema,sempre nel rispetto di punti di vista alternativi che negano l'esistenza di un problema.
Le molte prove che ciò ha comportato,migliaia come hai ben detto,oltre ad aver portato a dei cavi che hanno quantomeno un risultato interessante all'ascolto,sono potenzialmente portatrici di suggerimenti per tipi di misure che possano condurre ad una migliore correlazione fra ascolti e misure.
Il fattore fondamentale è che queste eventuali nuove,o vecchie misure, ma usate in modo nuovo,possano essere suggerite dal fatto di disporre di una correlazione primitiva rispetto a quella cercata,una correlazione fra geometrie e ascolti,laddove le diverse geometrie per loro natura matematica sono già correlate fra loro.
Sicuramente l'uso di sezioni differenziate che tu fai,andando ad influire sui parametri elettrici,può essere fatto convergere verso una ottimizzazione del cavo in tal senso.
Ma in che modo se non attraverso un gran numero di prove?
Oppure tu hai trovato la via matematica per giungere a ciò?
O meglio, la soluzione ai problemi che la complessa matematica relativa credo comporti.
E se anche fosse a cosa servirebbe tanto lavoro di fino?
A mio parere infatti è sufficiente limitarsi a fare i conti della serva.
Se aumenti C diminuisce L,e viceversa.
Quindi alla fine,nei limiti di questa visione,il massimo che può fare un cavo,se ci riesce,è di sostituire i controlli di tono,superando così i pregiudizi di stampo minimalista degli audiofili,compresi i miei, contro di essi,perchè puoi togliere i controlli,ma non i cavi,almeno al momento.In futuro forse si, vedremo.
Molto probabile poi,come dice il Nardi,che il problema dei controlli di tono era dovuto al fatto che l'audiofilo con quelli non poteva farci altro che giocare,essendone l'uso ottimale al di fuori della sua portata.
Infine in che misura le prove di ascolto da te fatte abbiano contribuito alla buona riuscita dei tuoi progetti,oltre alle misure,questo puoi dircelo solo tu.
Però mi pare di averti dimostrato che in un verso o nell'altro non si possa sfuggire dal fare tante prove,che siano misure o ascolti,e che per fare ciò ci vuole passione,e questa mi pare che non ci difetti
Ciao,Sebastiano.
La strada che stai seguendo,quella di industrializzare il lavoro, mi sembra ottima.
Inoltre confermi il tuo buon senso pratico e il fatto che nulla sembra poterti fermare se ti sei spinto fino in India
E' vero poi che ci siamo confrontati più volte e non ho alcun problema a riconfermare la bontà dei tuoi progetti alla prova di ascolto ,anche se non ricordo nello specifico la prova a confronto di cui dici fra due tuoi cavi con valori diversi di induttanza.
Ci sono però due limiti da evidenziare in quelle prove.
1.l'ambiente,cioè quel componente che più di ogni altro influenza le risultanze all'ascolto,e nello specifico i tuoi diffusori omnidirezionali e la loro forte interazione con l'ambiente, che non ci hanno consentito di alzare il volume.
Succede però che i miei cavi danno il meglio quando alzi il volume,cosa che per un ascolto casalingo alcuni possono considerare un limite.
Nella prova fatta da Air questo limite non c'è stato ed abbiamo così avuto modo di verificare come il problema cavo,affrontato da due punti di vista diversi,potesse essere comunque risolto con profitto.
Ciò perchè i due diversi punti di vista sono probabilmente indipendenti fra loro,e quindi non antitetici e perciò gestibili in modo separato.
Io e Claudio ci siamo quindi limitati a cercare di ottimizzare ognuno rispettivamente i due diversi "parametri" ottenendo risultati confrontabili,e confermando,seppur soggettivamente,l'importanza alla pari dei due "parametri",materiale e geometria.
Nello specifico i miei cavi di potenza erano in rame da elettricista e quelli di segnale in rame stagnato,scelti solo nella misura in cui questi materiali hanno agevolato le mie tante prove senza dovermi per ciò dissanguare,o quasi
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2.L'uso che tu fai di sezioni differenziate inquina,dal mio punto di vista,la correlazione fra i risultati all'ascolto dei tuoi cavi coi loro parametri elettrici.
Sicuramente fare misure ha i suoi vantaggi,ma anche i suoi limiti,come quando ad esempio si è soggettivmente convinti di quali siano le misure giuste da fare.
Ciò non deve essere interpretato come una critica alle misure quindi,ma come il riguardare le misure come uno dei tanti strumenti di cui disponiamo e che siamo liberi di usare nei limiti e nei modi in cui lo sappiamo fare, e saperlo fare è anche una questione di lunga esperienza,sia nell'abilità nelleffettuarle sia in quella di interpretarle.Ciò comporta quindi il fare molte prove comunque,anche nei termini del fatto che non esiste la misura,ma le misure che vanno statisticamente trattate,e che dal punto di vista della statistica più prove fai, meglio è.
Partire dalla considerazione soggettiva che RL&C non siano la chiave del problema,perchè non sono state ritenute soddisfacenti le correlazioni fra ascolti e parametri elettrici, è solo un punto di vista possibile diverso dal quale partire aggredire il problema,sempre nel rispetto di punti di vista alternativi che negano l'esistenza di un problema.
Le molte prove che ciò ha comportato,migliaia come hai ben detto,oltre ad aver portato a dei cavi che hanno quantomeno un risultato interessante all'ascolto,sono potenzialmente portatrici di suggerimenti per tipi di misure che possano condurre ad una migliore correlazione fra ascolti e misure.
Il fattore fondamentale è che queste eventuali nuove,o vecchie misure, ma usate in modo nuovo,possano essere suggerite dal fatto di disporre di una correlazione primitiva rispetto a quella cercata,una correlazione fra geometrie e ascolti,laddove le diverse geometrie per loro natura matematica sono già correlate fra loro.
Sicuramente l'uso di sezioni differenziate che tu fai,andando ad influire sui parametri elettrici,può essere fatto convergere verso una ottimizzazione del cavo in tal senso.
Ma in che modo se non attraverso un gran numero di prove?
Oppure tu hai trovato la via matematica per giungere a ciò?
O meglio, la soluzione ai problemi che la complessa matematica relativa credo comporti.
E se anche fosse a cosa servirebbe tanto lavoro di fino?
A mio parere infatti è sufficiente limitarsi a fare i conti della serva.
Se aumenti C diminuisce L,e viceversa.
Quindi alla fine,nei limiti di questa visione,il massimo che può fare un cavo,se ci riesce,è di sostituire i controlli di tono,superando così i pregiudizi di stampo minimalista degli audiofili,compresi i miei, contro di essi,perchè puoi togliere i controlli,ma non i cavi,almeno al momento.In futuro forse si, vedremo.
Molto probabile poi,come dice il Nardi,che il problema dei controlli di tono era dovuto al fatto che l'audiofilo con quelli non poteva farci altro che giocare,essendone l'uso ottimale al di fuori della sua portata.
Infine in che misura le prove di ascolto da te fatte abbiano contribuito alla buona riuscita dei tuoi progetti,oltre alle misure,questo puoi dircelo solo tu.
Però mi pare di averti dimostrato che in un verso o nell'altro non si possa sfuggire dal fare tante prove,che siano misure o ascolti,e che per fare ciò ci vuole passione,e questa mi pare che non ci difetti
Ciao,Sebastiano.
aircooled- Suonologo
- Numero di messaggi : 33223
Data d'iscrizione : 20.12.08
Località : AIRTECH
- Messaggio n°23
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
quando volete testare i frighi sono a disposizione potremmo pure organizzare una comparazione interessante tra connettori, sono in attesa di 3 proto, Entry, Medium e EVO Light, mantati sul solito cavo si sente che differenza producono, le differenze stanno nella precisione meccanica (cosa a me cara) e nel tipo di rame utilizzato
_________________
il meglio va solo con il meglio e non è un caso
non discutere mai con un idiota altrimenti ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza -
AIRTECH cell 3393521936
mail bertini63@virgilio.it
iano- Vip Member
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Data d'iscrizione : 13.02.10
Età : 68
Località : genova
- Messaggio n°24
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
A Settembre si organizza
Ciao,Sebastiano.
Ciao,Sebastiano.
saperusa- JuniorMember
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Data d'iscrizione : 03.04.11
Età : 63
Località : Roma
- Messaggio n°25
Re: Valori LCR di un cavo di segnale.
Scusami Iano, ma se tu di cavi ne hai fatto qualche migliaio di prototipi e io per arrivare al modello definitivo Tre ti viene in mente che la mia strada, al di la dei mesi di studio sia la piu' breve.
Baretta che per carattere non fa complimenti manco se ti ammazzi mi ha detto che quello che ho fatto io in un anno lui ci ha impiegato circa cinque anni (piu' quelli precedenti quando ha cominciato).
Il fatto che utilizzi moduli con sezioni diverse non inficia nulla semplicemente i moduli poi saranno paralleli con induttanza/capacita'/attenuazione di conseguenza.
Vedi Iano con quello che pago il materiale (questa settimana solo tra teflon e rame ho speso circa 900 euro) non potrei pernettermi di fare tentativi.
Io devo sapere prima di cominciare che cosa mi devo aspettare all'ascolto con un margine di errore minimo.
Domani porto da Gianni il mio cavo di potenza ed e' gia' a puntino ma di cavi di potenza da quando ho cominciato questa storia con il mio materiale ne ho fatto solo uno, quello che porto domani ad ascoltare.
Solo che prima di mettermi a buttarlo giu' ho aspettato sei mesi a riguardarmi un po' di dati e quello che avevo scritto quando alessandro (alemails) mi aveva portato il suo conduttore surplus e gli avevo buttato giu' una versione semplificata di quello che sarebbe stato il mio cavo.
Da li il calcolo delle sezioni, sezione totale, compensazione massa/polo caldo; quanto sforavo o rientravo sui miei coefficienti e poi ho cominciato..
A questo punto ho gia' inserito i dati nel mio soft.per il top di gamma e la gamma cavi di potenza si puo' dire completata.
Ora il passo successivo e' abbassare le tolleranze con la braid machine e formulare un set di misure da allegare ad ogni cavo.
Comunque siamo in dirittura d'arrivo...
S.
Baretta che per carattere non fa complimenti manco se ti ammazzi mi ha detto che quello che ho fatto io in un anno lui ci ha impiegato circa cinque anni (piu' quelli precedenti quando ha cominciato).
Il fatto che utilizzi moduli con sezioni diverse non inficia nulla semplicemente i moduli poi saranno paralleli con induttanza/capacita'/attenuazione di conseguenza.
Vedi Iano con quello che pago il materiale (questa settimana solo tra teflon e rame ho speso circa 900 euro) non potrei pernettermi di fare tentativi.
Io devo sapere prima di cominciare che cosa mi devo aspettare all'ascolto con un margine di errore minimo.
Domani porto da Gianni il mio cavo di potenza ed e' gia' a puntino ma di cavi di potenza da quando ho cominciato questa storia con il mio materiale ne ho fatto solo uno, quello che porto domani ad ascoltare.
Solo che prima di mettermi a buttarlo giu' ho aspettato sei mesi a riguardarmi un po' di dati e quello che avevo scritto quando alessandro (alemails) mi aveva portato il suo conduttore surplus e gli avevo buttato giu' una versione semplificata di quello che sarebbe stato il mio cavo.
Da li il calcolo delle sezioni, sezione totale, compensazione massa/polo caldo; quanto sforavo o rientravo sui miei coefficienti e poi ho cominciato..
A questo punto ho gia' inserito i dati nel mio soft.per il top di gamma e la gamma cavi di potenza si puo' dire completata.
Ora il passo successivo e' abbassare le tolleranze con la braid machine e formulare un set di misure da allegare ad ogni cavo.
Comunque siamo in dirittura d'arrivo...
S.