Stamattina ho avuto il piacere di partecipare a questo evento.
Non si pouò usare un'altra definizione.
L'avvenimento è stato davvero unico.
L'impegno profuso per permettere l'ascolto di dove possa portare la filosofia di Imai, è stato davvero più che raro.
Inizio con il dire che io che non capisco certo molto di meccanica (e non sono mai stato coinvolto + di tanto da un bel telaio) trovo l'insieme di questi oggetti, specie le schede phono (e te pareva! [:)]), di un'eleganza assoluta e non parlo di eleganza elettrica e/o circuitale (non ne capisco nulla e direi fesserie) bensì di eleganza d'insieme estetico/sonora (di cui non capisco niente lo stesso però, pur se dico fesserie, le dico convinto di non sbagliare di molto) che sà ammaliare il cuore.
Il risultato è disarmente, simile a trovarsi di fronte a quella gemma che ci si tiene quasi gelosamente stretta, consapevoli che molti la giudicheranno in molti diversi modi, ma che invece personalmente si continuerà a ritenere unica con i tanti suoi pregi e qualche piccolo neo, qualche imperfezione (o caratteristica) dove vive la sua più vera bellezza, la sua personalità.
Si avrà solo desiderio di portarsela a casa, per lustrarsela fino a farla brillare ancor di +, poi metterla in un ambiente tale da farla vivere sotto la miglior luce che esige, affinarla insomma a propria dimensione d'anima.
Un'altro interessante approccio alla riproduzione della musica.
Me ne sono andato da Schio molto contento, per le ottime persone incontrate alcune per la prima volta ed altre già amiche di vecchia data, per i momenti d'ascolto ed infine, ma assolutamente non ultima in ordine d'importanza, per la consapevolezza di aver vissuto un momento irripetibile.
Di questo sentitamente ringrazio gli organizzatori e tutti quanti abbiano collaborato per ragalare una cosa così bella.
Ciao!
Pietro
Non si pouò usare un'altra definizione.
L'avvenimento è stato davvero unico.
L'impegno profuso per permettere l'ascolto di dove possa portare la filosofia di Imai, è stato davvero più che raro.
Inizio con il dire che io che non capisco certo molto di meccanica (e non sono mai stato coinvolto + di tanto da un bel telaio) trovo l'insieme di questi oggetti, specie le schede phono (e te pareva! [:)]), di un'eleganza assoluta e non parlo di eleganza elettrica e/o circuitale (non ne capisco nulla e direi fesserie) bensì di eleganza d'insieme estetico/sonora (di cui non capisco niente lo stesso però, pur se dico fesserie, le dico convinto di non sbagliare di molto) che sà ammaliare il cuore.
Il risultato è disarmente, simile a trovarsi di fronte a quella gemma che ci si tiene quasi gelosamente stretta, consapevoli che molti la giudicheranno in molti diversi modi, ma che invece personalmente si continuerà a ritenere unica con i tanti suoi pregi e qualche piccolo neo, qualche imperfezione (o caratteristica) dove vive la sua più vera bellezza, la sua personalità.
Si avrà solo desiderio di portarsela a casa, per lustrarsela fino a farla brillare ancor di +, poi metterla in un ambiente tale da farla vivere sotto la miglior luce che esige, affinarla insomma a propria dimensione d'anima.
Un'altro interessante approccio alla riproduzione della musica.
Me ne sono andato da Schio molto contento, per le ottime persone incontrate alcune per la prima volta ed altre già amiche di vecchia data, per i momenti d'ascolto ed infine, ma assolutamente non ultima in ordine d'importanza, per la consapevolezza di aver vissuto un momento irripetibile.
Di questo sentitamente ringrazio gli organizzatori e tutti quanti abbiano collaborato per ragalare una cosa così bella.
Ciao!
Pietro