Io non vorrei parlarne tanto in termini di ascolto/qualitativi/di misure tecniche, quanto un po' della sua storia e delle logiche che io credo vi abbiano ruotato attorno.
Sempre il tutto scritto come se ogni frase fosse preceduta dal classico: secondo me.
Spero sia interessante almeno per qualcuno!
Do fuoco alle polveri...speriamo di non restarci !
Contrariamente a quanto molti pensano, la prima testina stereo che sostituì le vecchie PUC3 (mono e non più in grado di tracciare i nuovi formati LP) e 4 (sempre mono ma in grado di tracciare i solchi in formato LP), Denon nel 1958 rispose con al PUC7. Una testina stereo capace di tracciare a "soli" 4 grammi da 20 a 20KHertz, ma con separazione fra i canali < ai 15 dB fra i 500 ed i 5000 Hertz (e anche peggio sopra e sotto).
La 103 venne messa in cantiere solo quando nel 62 la radio/TV NHK giapponese chiese (insieme alla Nippon Columbia) alla Denki Onkyo (sintetizzato in DEN-ON) una testina che potesse mantenere una separazione fra i canali maggiore di 20 dB nelle frequenze centrali e magggiore di 15 nelle altre, e che inoltre rispondesse a specifiche caratteristiche di robustezza e peso di lettura attorno ai 3 grammi.
Nel 1964/5 la 103 fu finalmente commercializzata nelle varie stazioni radio, essa aveva sorpassato le richieste qualitative garantendo a 3 grammi una separazione superiore ai 25 dB a tutte le frequenze fra 20-20.000 Hertz.
La sua struttura solida e semplice e pratica nell' uso (la puntina cadeva proprio sotto la "faccia" della testina) ne decretò il successo per cui, agli inizi degli anni 70 (forse 74), DENON decise di presentare sul mercato il frutto della ricerca intervenuta in quegli anni, il modello 103s destinato all' uso domestico.
Questa nuova testina aveva un gommino decisamente più elastico ed una cedevolezza maggiore, uno stilo ellittico in grado di tracciare i microsolchi e la possibilità di traciare a meno di 2 grammi (insomma una testina che andava trattata con maggior cura ma tecnicamente un bel passo avanti verso l' ascolto di qualità).
Pochi anni dopo (verso il 77/78) venne presentata quella che (personalmente) reputo l' ultima vera 103, la D. Questa doveva portare con se tutto il massimo della conoscenza e tecnologia DENON e rispondere alle varie critiche e sfide lanciate dal pubblico e dalle agguerrite concorrenti (venne anche prodotta su specifiche a marchio Nakamichi) e le nuove "mode" di bracci di massa media e leggera.
I vari modelli successivi, pur mantenendo di base lo stesso motore (come era avvenuto per la S e la D) non apportarono, sempre a mio parere, sostanziali innovazioni (se non per i materiali usati per i gusci o le sigle "esotiche" e rame...purissimo extravergine con x nove dopo la virgola.... ) quindi vere migliorie e vennero spesso percepite dal pubblico come semplici operazioni commerciali.
Ad esclusione della Pro, che nata nei primi anni 90, in pratica ri-costruita da Highphonic, era una testina davvero, del tutto, diversa, ma ottenne relativo successo proprio per questo turbillon di versioni che la "mascherarono" un po' .
Dopo questa premessa, vorrei indicare alcune valutazioni personali sulla 103, questa testina in quasi 50 anni di commercializzazione ha avuto diversi ritocchi che le hanno permesso di, mantenendo e direi migliorando la qualità, di risparmiare a livello produttivo infatti costa meno oggi (in Yen) che allora (17000 yen nel 1970).
Però sono stati interventi poco "visibili" per cui certe cose, pur se eventualmente criticabili , non potevano essere modificate in quanto sarebbero state "evidenti" (ad esempio l' eccessiva lunghezza del cantilever in alluminio..... ).
Oggi come oggi, a mio parere, resta un oggetto che a quel prezzo ha ben motivo di essere e che può, ancora dopo 50 anni, combattere ad armi pari con le produzioni attuali di costo simile (per certi parametri anche meglio, per altri peggio).
Sono convinto che ormai sia divenuto un oggetto, a torto o ragione, mitizzato, un' icona indiscutibile (anche se ai suoi tempi in parte discussa dalla DENON stessa che in pochissimi anni ne fece le diverse versioni citate) e che, proprio per un mero discorso culturale, andrebbe comunque tenuto nella propria eventuale collezione di testine (come anche la mono 102) ed ascoltata con attenzione per vedere cosa ci si ritrova della vita di allora.
Ciao!
Pietro