ema49 ha scritto:Certo che se tutto quello che ho letto in questo lungo thread, segnalatomi ieri da un amico sicuramente aduso all'ascolto della musica ed alla sua esecuzione, corrisponde al vero (e non ho motivi per dubitarne), alcune considerazioni vanno fatte.
1) Il prezzo di un accrocco viene stabilito in base alle sue qualità soniche e non al suo valore reale ( che è la somma di costi di progettazione, materiali utilizzati, trasporti, etc).
2) L'oggetto in questione, ancorché costruito in Cina ma progettato e seguito nella sua costruzione da tecnici tedeschi, ha sicuramente un valore reale enormemente inferiore al listino. E' superfluo parlare del costo della manodopera cinese e tutti sappiamo che il miglior trasformatore o condensatore ha, all'origine, costi risibili rispetto ai prezzi del prodotto finito.
3) Chi ha avuto la felice idea di proporre un prezzo che sicuramente assicurava ampissimi margini di guadagno (3200 E, nessuno lavora gratis), per poi aumentarlo di quasi 2000 E, è un ladro o un imbecille. Sono d'accordo che è un mercato di nicchia e le vendite per questo motivo sono limitate ma, dato il valore musicale dell'oggetto, avrebbe potuto essere prevedibile una quantità di venduto molto superiore alla norma.
4) Il mio pusher locale, eccellente tecnico, mi ha mostrato stamani le foto dell'oggetto. A suo parere il costo "secco" di produzione, considerata la manodopera cinese, non può superare i 6-700 E, così come i miei ex ARC REF non superavano i 2-2500 E a fronte di un listino di 21.000.
Capite ora il motivo per il quale da tempo ho deciso di non comprare più alcun oggetto relativo alla riproduzione musicale. E perché quest'Hobby è destinato a morire ed il sottoscritto non partecipa più a discussioni inerenti a qualsiasi accrocco. Vi dice nulla l'improvviso crollo dei prezzi di Accuphase e McIntosch (oltre il 30%)?
E' semplicemente una vergogna. Meditateci su.
P.S. La voce "progettazione" fa ridere i polli (quali noi siamo). E' da molti decenni che gli schemi di tutti gli accrocchi sono invariati. Anche il famoso INPOL della Pathos è vecchio come il cucco. Quello che è cambiato è l'implementazione e la qualità dei materiali. Tutto il resto è fuffa e presa per i fondelli.
Io ritengo che: purtoppo non tutti i possibili acquirenti di un dato prodotto atto alla riproduzione sonora domestica abbiano le conoscenze per valutare la sua costruzione interna e la sua progettazione, men che meno un tecnico di fiducia sotto mano pronto a dare delle valutazioni oggettive sui costi di produzione. Io credo, invece, che il valore che noi possiamo dare ad un dato oggetto sia la commistione di più fattori, che sono la resa sonora finale, la qualità costruttiva percepibile all'occhio ed al tatto, dato che la vedo dura di aprire un nuovo prodotto in negozio cacciavite alla mano od al massimo qui entra in gioco il buon Hifi Shock però poi bisogna sempre essere in grado di valutare le varie differenze cotruttive interne e non tutti ne sono capaci; la penetrazione del marchio nell'immaginazrio non che nel mercato, rivendibilità, assistenza e così via. Il tutto quindi genera una valutazione più o meno soggettiva che però può essere riportata a oggettività, non verificando i costi occulti di realizzazione, ma confrontando i vari prodotti uno con l'altro in un contesto più ampio e qui entra in gioco la funzione vitale dei Forum, vedi Gazebo, e quindi ne emerge che su di un integrato come questo BMC l'unico parametro che lo faceva emergere al prezzo "presunto" di listino di E. 3200 era il confronto se esistevano prodotti, anche più consolidati, che suonassero meglio, con le stesse caratteristiche e con la stessa capacità di pilotaggio e la risposta era, secondo me, sì, forse un'altro a parfità di prezzo e forse uno meno costoso il quale però, di certo è leggermente meno raffinato sonicamente, ma comunque apprezzabile. Il problema ora è che aumentato il prezzo di listino i parametri mutano e di concorrenti ce ne sono di più e di marchi già consolidati, quindi BMC potrebbe dirsi già sfavorita in partenza, quindi la politica dei prezzi folli non può basarsi solo sui consensi di publico, delle recensioni e delle prime vendite, ma, soprattutto in un periodi crisi, deve fondarsi sulla volontà di fare divenire un marchio leader e non di accontentarsi di un guadagno, per carità cospicuo nell'imediato, ma sempre limitato per numero di pezzi venduto. Quindi adesso però non ti sò dire se anche gli altri integrati contendenti sulla fascia dei 5000 E. sono oggetti cinesi da 700/800 E., sò solo che il mercato mi offre quelli, che non potendomi costruire le elettroniche da solo e volendo oggetti nuovi devo accettare il gioco dei produttori, magari cercando di spremere quanto più sconto possibile diminuendo i margini di guadagno del possibile negoziante.
Come diceva Andreotti: "bisogna saper stare a tavola" e per la tavola si intendeva la politica di prima republica di quegli anni, giusta o sbagliata che fosse senza eccedere, ecco anche nel nostro mondo ad oggi, commercialmente, è così, bisogna accettare ciò che il mercato offre, saper scegliere, distinguere e poi acquistare il miglior rapporto qualità prezzo-prestazioni. Altrimenti se ti si rompe, ad esempio, l'ampli ti metti su l'Ipod con 2 cuffiette e via
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E' per questo il mio sfogo verso i nuovi prezzi BMC, non tanto per me che semplicemente non li compro, ma per il mondo dell'audiofilia che poteva giovare di un buon prodotto a costo giusto, per quel che il mercato oggi offre (non quindi oggettivamente), dando magari da lavorare a qualche persona in più che potrebbe essere impiegate per un imprtatore italiano a cui, ad esempio, aumentano i numeri di vendita. Oppure la soluzione a tutto questo potrebbero essere solo le nuove politiche di commercializzazione e produzione, vedi Vela e Nova, solo il tempo gli darà ragione, ma anche il buon senso degli audiofili, su cui ci scommetto meno, che non pensano solo al brand prestigioso e proprio su questo aspetto, per quel che riguardano i prezzi Mc ed Accuphase, volevo aggiungere che non è tanto che sono stati ribassati del 30% perchè tutto d'un tratto si sono accorti che i loro costi di produzione e progettazione erano così bassi da vergognarsi e quindi hanno voluto fare marcia in dietro, volendo diminuirsi il loro margine di guadagno, è solo che la diminuzione ha riguardato il listino italiano, il quale non era in linea con quello dei paesi europei a noi vicindi e quindi grazie ad Internet gli italiani si informavano ed acquistavano all'estero. Certo è poi che se tutti noi acquistassimo il nuovo razionalmente si costringerebbe anche i produttori dei blasoni a rivedere i loro listini. Riassumendo, indipendentemente dai costi di produzione acculti, per me il BMC deve costare al massimo 3500 E. di listino, suona benissimo come i blasonati da 500 E., che comunque non comprerei, ma essendo marchio nuovo deve costare meno, altrimenti acquisto altro.