Io ricordo alla notizia dell' avvento del SACD paventarsi una inadeguatezza dell'hardware esistente a tanta potenziale dinamica.
Ma il problema sembra che poi non ci sia stato,o almeno io non ne ho avuta notizia.
In compenso il CD esiste ancora,e viene ancora compresso in dinamica,per scongiurare che questa che pure questa sconquassi impiantini ed impiantoni ,magari pure,se male assortiti.
Nel frattempo hanno preso piede i formati compressi nei dati,per questioni di portatilità,e tutto sommato non così disprezzabili ,per alcuni, nella loro residua qualità.
Quest'ultima compressione infatti tiene conto di come lavora il nostro sistema percettivo come ad esempio del fatto che,dato un suono,con le sue armoniche e la sua fondamentale,se togliamo quest'ultima,pure continuiamo a sentirla.
Quindi alla fine sentiamo comunque più di quanto esiste realmente nel supporto,che così risulta all'orecchio come se fosse meno compresso.
Posso anche immaginare che questo lavoro di ricostruzione del suono effettuato dal cervello produca fatica di ascolto,ma, di contro, come questa fatica sia compensata dalla mancata distorsione della fondamentale,quella che dovrebbe contenere il grosso dell'energia,ma che è ridotta a livello zero.
Date queste premesse posso ancora immaginare un nuovo formato ad alta qualità,seppure compresso,dove la compressione però non è indirizzata alla portatitilità,ma alla sola eliminazione delle fondamentali,ed ancora un hardware deputato alla riproduzione di questo nuovo formato ed ottimizzato per esso,facendo fruttare il fatto che non dovrà temere problemi di macrodinamica.
Insomma una compressione dinamica intelligente o no?
Se pò fà ?
Ciao,Sebastiano.
Ma il problema sembra che poi non ci sia stato,o almeno io non ne ho avuta notizia.
In compenso il CD esiste ancora,e viene ancora compresso in dinamica,per scongiurare che questa che pure questa sconquassi impiantini ed impiantoni ,magari pure,se male assortiti.
Nel frattempo hanno preso piede i formati compressi nei dati,per questioni di portatilità,e tutto sommato non così disprezzabili ,per alcuni, nella loro residua qualità.
Quest'ultima compressione infatti tiene conto di come lavora il nostro sistema percettivo come ad esempio del fatto che,dato un suono,con le sue armoniche e la sua fondamentale,se togliamo quest'ultima,pure continuiamo a sentirla.
Quindi alla fine sentiamo comunque più di quanto esiste realmente nel supporto,che così risulta all'orecchio come se fosse meno compresso.
Posso anche immaginare che questo lavoro di ricostruzione del suono effettuato dal cervello produca fatica di ascolto,ma, di contro, come questa fatica sia compensata dalla mancata distorsione della fondamentale,quella che dovrebbe contenere il grosso dell'energia,ma che è ridotta a livello zero.
Date queste premesse posso ancora immaginare un nuovo formato ad alta qualità,seppure compresso,dove la compressione però non è indirizzata alla portatitilità,ma alla sola eliminazione delle fondamentali,ed ancora un hardware deputato alla riproduzione di questo nuovo formato ed ottimizzato per esso,facendo fruttare il fatto che non dovrà temere problemi di macrodinamica.
Insomma una compressione dinamica intelligente o no?
Se pò fà ?
Ciao,Sebastiano.