La mia amicizia con Mino Di Prinzio, si sa ormai, è un rapporto consolidato a partire dal 2005, anno in cui gli telefonai da perfetto sconosciuto per sapere se avesse una coppia di Cizek One . Lui, inaspettatamente, mi disse che stava restaurando un paio Cizek KA-1 Classic, ma che, dato il valore di quelle casse voleva del tempo per fare il lavoro il meglio possibile. Ed in effetti il fine restauro del suo ebanista ridiede al vecchio mobile in KOA l'originale splendore.
Adesso quelle casse suonano, dal Marzo 2006 in casa di mio fratello, mio regalo per il suo 40° compleanno.
Io poi, trovai le Model One negli USA e dal Gennaio 2006 suonano nel mio impianto principale. Molti, moltissimi, compreso Mino si sono chiesti perchè queste casse mi attirino tanto. Mino addirittura è convinto che non abbiano i medi. Anche lui è un amante Tannoy e quindi lo perdono In realtà amo queste casse perchè c'è una lunga storia dietro che trovate quì:
https://www.youtube.com/watch?v=jtOIjNhkmnY
ma non solo....nel mio ambiente e con quel posizionamento nello stand originale riescono a restituire una naturalezza di emissione, una ricchezza di dettagli del medio-alto e una profondità del basso che non ho finora trovato ANCORA in nessuna configurazione (se si eccettuano i super sistemi Focal, Wilson, Spendor, Thiel, e i Mostri di Mino, ma in ambienti assai più grandi e impegnativi del mio).
Ogni volta che io e lui confrontiamo una nuova cassa di pari classe da medio-economica a medio-costosa con le Cizek One (ormai lì da quasi 2 mesi) cerca di convincermi che il suono del medio ha più spessore con le sue casse e ogni volta io riascolto e confronto gli esemplari in prova con attenzione, ma finora senza che sia mai riuscito a convincermi.
Semmai io riconosco che il confronto (a parte Dali Ikon 6, Tannoy Kensington, Thiel CS 1,6, Usher S 520 e Klipsch RB 35 e Heresy 3) assegna ai modelli da lui ritenuti superiori nelle frequenze medie, una enfasi del medio-basso che (ASSOLUTAMENTE IMHO) sporca tutto il messaggio sonoro. OK! Ho già abbondantemente parlato di queste cose e non voglio ripetermi o divenire più prolisso di quanto non sia già stato (senza contare che se un Tannoysta mi incontra mi gambizza ).
Quindi passo alla descrizione della prova di oggi pomeriggio; un ascolto SEMPLICEMENTE da brivido perchè:
- Le casse in questione gli sono arrivate ieri. Lui voleva farmi ascoltare delle JM-Lab, ma poi io gli ho chiesto scorgendo qualcosa di più interessante appollaiato su una mensola alta accanto a delle DALI bookshelf: "e queste da dove saltano fuori???" e Mino: "Uuuhhhhh è vero! Sono arrivate ieri e me ne ero quasi dimenticato! Ti faccio confrontare queste con le Cizek...vedrai che Ti piaceranno da morire, secondo me sono molto simili..."
- Hanno una forma e un colore simile alle Cizek e, soprattutto un'equalizzazione degli alti e dei medi praticamente identica.
- fanno parte della VERA storia dell'HIFI, come la gente della mia età è abituata a sognare
L'IMPIANTO
Come sempre elevata la classe dei componenti dell'impianto assemblato da Mino:
- Ampli integrato Brinkman
- CDP/DAC Accustic Arts Player ES
- Cavi di potenza.... (Mino me l'ha scritti ma ho perso il foglietto, mannaggia)
LA PROVA D'ASCOLTO
Come sempre, trovate la prova d'ascolto completa su youtube:
https://youtu.be/leEB9P-oQGE
All'inizio vedrete un confronto con la Tannoy Prestige Sandrigham, l'unica Prestige che mi mancava oltre alle Glenair e Canterbury. L'ho voluta ascoltare anche perchè il driver è piccolo quasi come quello della Autograph mini che mi piace da matti e poi sembrano delle Kensington in miniatura, ma purtroppo Vi anticipo che NON è affatto così. Sia la Autograph Mini che la Kensington sono lontane anni luce dalla piccola Sandrigham che quindi, nel mio personalissimo "data base" va a tenere compagnia a Stirling e Turnberry; chi mi segue sa cosa voglio dire. STOP con Tannoy ora!
E invece parliamo di JBL. Le splendide JBL Monitor 4307, oggetto della prova d'ascolto di oggi.
Quì trovate le caratteristiche delle casse:
http://uk.jbl.com/tl_files/catalog//jbl/home/Specsheets/Studio%20Monitor/4307/Specification%20Sheet%20-%20Studio%20Monitor%204307%20%28English%20EU%29.pdf
Avevo già apprezzato assieme a codex le 4319 che lui si è comprato ed avevo proprio per questo deciso di fare una selezione di progressive rock con le migliori sequenze dei miei brani preferiti che potete richiedermi personalmente in un CD che Vi farò, con molta calma trovare da Di Prinzio (già pronte da Katia le copie per flydanny, codex e un altro CD di una selezione per Flavio, amico di Mino). Il resto del software che ha accompagnato questo pomeriggio, come vedrete dal video, consta di brani di De Andrè, Warren Zevon e Mozart.
DINAMICA:
JBL: voto = 8,5. In virtù dell'elevata efficienza che questo sistema è in grado di garantire, come tradizione della casa la dinamica è spettacolare. I passaggi di macro di tutti i brani rimasterizzati dei Genesis è travolgente; i due drivers per il medio-alto, inoltre rendono con efficacia la microdinamica degli intrecci complicatissimi di Genesis e King Crimson poichè ricchi di sovrapposizioni di più strumenti tra l'altro difficilissimi da registrare e soprattutto da mixare (ne sa qualcosa il buon Lincetto), come quasi TUTTI gli album di Rock Progressive.
TANNOY: voto = 8. Ottima performance anche con la piccola Sandrigham che non pecca certamente in dinamica, l'unico parametro delle Tannoy Prestige che NON ho mai criticato.
CIZEK: voto = 8. Nonostante la minore efficienza (88 db) rispondono molto bene alle sollecitazioni dell'amplificatore Brinkman e alla fine restituiscono una macrodinamica molto credibile ed esplosiva.
EQUILIBRIO TONALE:
Inutile dire che quì non posso fare a meno di ignorare il mio gusto personale che vede una NETTA superiorità di JBL e CIZEK rispetto a TANNOY. In particolare la piccola Sandrigham mi ha stupito per essere ancora stata più invadente nel medio-basso delle sorelle più grandi che ho provato. In alcuni brani di De Andrè, soprattutto quello con la voce di Mina (la canzone di Marinella) un alone di rimbombo quasi continuo ha reso l'ascolto quasi insostenibile. Molto meglio con altri brani, soprattutto con Eine Kleine Nachtmusic di Mozart e con gli altri brani di De Andrè eccetto Hotel Supramonte dove il medio-basso ha sporcato la trama della profonda voce del nostro. Invece, ancora male con quasi tutto il progressive. Mino è entrato durante un confronto fra Cizek e Tannoy mentre suonava Supper's Ready e ha commentato: "questo non è il genere adatto alle Tannoy"; stavamo di nuovo cadendo nella trappola della polemica (ho il sospetto ormai che sia anche lui un accanito Tannoysta ), quando è arrivato un cliente, che voleva vedere un impianto multicanale per il video, e ci ha salvati.
Dunque...dicevo di JBL. SONO CASSE PER IL ROCK! Esattamente come si diceva tanti tanti anni fa. E io aggiungerei inoltre che SONO CASSE IDEALI PER IL PROGRESSIVE!
L'emozione che mi ha pervaso vedendo fuoriuscire tanta cattiveria potente del basso, tanto punch, tanta aggressività del medio-alto, mai spiacevole nelle chitarre distorte di "One More Red Nightmare", da due monitor che sono grandi meno di 2/3 del volume delle Cizek è stata davvero unica. Il basso poi merita un discorso a parte. Il woofer è caricato in bass reflex con 2 condotti, come nella più classica delle tradizioni JBL, però la sospensione, pur essendo in gomma è più rigida del solito e questo contribuisce all'articolazione di un basso che è tutto tranne che sommesso, come da antica tradizione del marchio americano. Mi aspettavo, al passaggio alla musica acustica un qualche scotto da pagare e invece niente. Hanno restituito Mozart, De Andrè e Zevon con la medesima cristallinità delle Cizek, senza ombra di nasalità e con un medio-basso dirompente, ma controllato, sicuramente più presente rispetto a quello delle Cizek, ma assolutamente NON ingombrante come quello delle Sandrigham. E anche la voce di Mina e De Andrè mi ha convinto completamente. E così anche l'ultimo brano di cool Jazz di Cannonball Adderley con Miles Davis e Art Blakey dallo stupendo Somethin' Else. Anche quì Mino ha cercato di convincermi (è il suo lavoro, e lo sa fare bene avendo sicuramente più esperienza di ascolti del sottoscritto, quindi NON METTO IN DUBBIO i suoi pensieri) che il medio delle Cizek era meno presente di quello delle JBL, ma NON mi ha convinto, anche perchè anche se così fosse, sia nelle 4307 che nelle Cizek vi sono controlli di equalizzazione che consentono di regolare i medi, gli alti (e nella CIZEK anche il Q del basso) a nostro piacimento. Non Vi nascondo che, per controllare le convinzioni di Mino, ho subito attenuato il medio delle JBL per vedere se un suono con un minor spessore in quelle frequenze potesse assomigliare di più alla timbrica delle Cizek One, ma senza riscontro.
Un'ultima cosa che farà incazzare da bestie i Tannoysti (mi dispiace): il confronto della Sandrigham con la JBL ha confermato il timbro più nasale anche di questa piccola Tannoy...e sinceramente non me lo aspettavo, visto il piccolo volume del woofer. La JBL invece offre una chiarezza del medio e del medio-alto davvero esemplari, senza nessuna parvenza di nasalità o suono scatolato. Poi c'è l'equalizzazione efficacissima....a proposito: mi sono dimenticato di dire (ma forse si vede dal video) che non ho nemmeno provato a fare confronti con la vite Tannoy nel mezzo poichè con il gain di 1,5 db (la vite a dx) il suono migliorava drammaticamente.
JBL: voto = 9
CIZEK: voto = 8
IMMAGINE:
JBL: voto = 7,5
CIZEK: voto = 7,5
TANNOY: voto = 9
SORPRESA!!!! Quì Tannoy è stata senza dubbio superiore e non è un contentino.
Il Rock non è il genere ideale per giudicare questo parametro e le JBL le ho provate prevalentemente con i brani progressive che, pur avendo un'ottima spazialità stereo (specie King Crimson e Genesis, ma anche ELP) non hanno praticamente profondità in palcoscenico poichè la localizzazione degli strumentisti è quasi sempre artificiale (pan pot). Tuttavia, con i brani di De Andrè e soprattutto con il Jazz di Adderley ed il brano High Life da Jazz at The Pawnshop Vol 1 (che invece ha una tridimensionalità delle percussioni stupefacente) le piccole Tannoy hanno mostrato una NETTA superiorità della capacità di restituire un'immagine verosimile. Questo è accaduto anche con Mozart. Mi è rimasto sempre il dubbio che potesse dipendee dal posizionamento "sacrificato" delle Cizek ai lati delle Tannoy, che in qualche modo potrebbe limitarne il palcoscenico virtuale, tuttavia la sensazione è rimasta anche con le JBL, SENZA le Tannoy accanto, il che depone a favore di una reale maggiore capacità delle Tannoy. La medesima impressione l'avevo avuta col confronto fra Turnberry e Cizek (che trovate anch'esso sul forum e su youtube).
L'unica cosa che non quadra molto è che nella mia sala d'ascolto, con le Thiel posizionate accanto, internamente alle Cizek (adesso non più, tra l'altro), questa limitazione dell'immagine tridimensionale non l'ho mai avuta, ma si sa....ogni ambiente è differente e potrebbe dipendere da decine di altri fattori.
DETTAGLIO:
CIZEK e JBL: voto = 8,5
TANNOY: voto = 6,5
La quantità di informazioni percepibili in quell'ambiente (che conosco ormai abbastanza bene), merito anche forse della classe del lettore Accustic Arts e dell'ampli, è stata di altissimo livello. E questo è tanto più importante se si considera l'economicità reale dei diffusori in prova (1790 Euro per le JBL nuove, 2200 euro per le Tannoy ex demo; prezzi finali, scontati). La Tannoy paga l'elevato prezzo dell'esuberanza del medio-basso, ancor più di quel che accadeva con Stirling e Turnberry, che purtroppo maschera molto i dettagli della gamma medio-alta soprattutto nel progressive rock ove si perdono un po' gli intrecci di chitarra (ho notato questo soprattutto su Cirkus dei King Crimson).
CONCLUSIONI
Queste piccole JBL, mi sono piaciute ancor più delle 4319 di Mariano (che però ho ascoltato meno attentamente); No scherzo Mariano... NON è vero!
E' notte inoltrata sono stanco e infreddolito, ho dedicato tutto il giorno a questa entusiasmante prova (come TUTTE le prove da Mino), concedetemi una piccola divagazione scherzosa coll'amico Mariano.
Delle Monitor 4307 mi ha entusiasmato il punch, la aggressività col rock progressivo, la cristallinità degli alti e l'ariosità del medio-alto e un basso VIGOROSO, forse meno profondo di quello delle Cizek (non ho sentito alcune sequenze di basso profondo che invece apprezzo colle Cizek a casa mia), ma più presente.
Sono il tipo di casse che piace a me e probabilmente a tutta la mia generazione, nata con JBL, Celestion Ditton 66, AR 10TT, Infinity Quantum 1 e 2, ESB 100 LD, ADVENT The Loudspeaker e CIZEK (casse molto diverse fra loro certo, ma che condividono comunque un'epoca d'oro dell'HIFI).
Queste JBL, diciamolo CHIARAMENTE, mi sono piaciute proprio perchè assomigliano TANTO alle Cizek, in tutto, soprattutto nel suono. Rispetto alle vecchie JBL ho inoltre apprezzato un deciso maggior rigore e una minore tendenza alla colorazione TIPICA dei modelli economici degli anni 70-80.
Un difetto però DEVO trovarglielo, anzi l'ho già trovato. Veramente l'ho subito notato ed è allo stesso tempo uno dei pregi che ho prima elencato: il basso e medio-basso sontuosi, dirompenti, che spessissimo conferiscono a questo sound la giusta aggressività ed immanenza per poter riprodurre con vigore i brani rock progressive, a volte può risultare un pelino troppo in evidenza e coprire per un attimo la complessità del mesaggio sonoro di alcuni brani acustici, specie di De Andrè. Per questo motivo, forse nel posizionamento in ambiente le alzerei da terra ancora un po' rispetto allo stand Cizek, pensato e costruito proprio per enfatizzare quella gamma che nelle Cizek, data anche la sospensione pneumatica è un po' più attenuata. Tengo a sottolineare comunque che tale (piccolo) difetto non è grave e non è sempre percepibile e potrebbe anche piacere, poichè non è affatto disturbante.
Ciao a Tutti e ancora un grazie al caro amico Mino per l'onore di queste affascinanti prove
Paolo
IL VIDEO:
Prima di iniziare la prova avevo subito notato un mio grande vecchio amore, le ESB 100 L
Ultima modifica di paolippe il Lun Feb 06, 2012 9:28 pm - modificato 1 volta.