Oggi, grazie all'assenza di figli è nipoti, è stata la giornata giusta per procedere finalmente ad un ascolto serio del pre-phono in questione.
Si tratta dell'ultimo pezzo della creazione di John Curl per Parasound, dopo i finali mono del Dragoncello e il preamplificatore JC-2.
La documentazione sparsa sul web ne parla come di un pre phono di alto livello, molto più di quanto il prezzo potrebbe far immaginare (2.100 €. su strada), cosa che, unitamente all'eccellente musicalità dei finali e, ancor più, del preamplificatore, me lo aveva fatto acquistare.
Le prime impressioni d'ascolto, in confronto con il Nibiru di EseLab, avevano verificato l'ottima qualità complessiva dell'apparecchio. Esso è dotato di una selezione d'ingresso MM/MC, con la possibilità di scegliere due impedenze d'ingresso per le MC: 100 e 47000 Ohm. L'ingresso è solo RCA, mentre l'uscita può essere RCA o XLR.
L'interno mostra una costruzione assai curata, anche nelle compartimentazioni, tipica delle realizzazioni J.C. per Parasound:
L'ascolto di oggi ha voluto verificare, con la dovuta calma, le ottime impressioni iniziali con l'uso di diverse testine di riferimento (EMT JSD, AT-33EV, Supex 900 Super, Benz Custom) ed in confronto al Nibiru.
Sorvolo sulla descrizione di tutte le prove fatte (sottolineo solo che ho provveduto ad equilibrare i pesi di tutti i sistemi shell/testina per velocizzare i cambi - Pietro si scandalizzerà, ma tant'è!!! )
Ebbene, il Parasound con le testine che ben si interfacciano con l'impedenza di 100 Ohm, suona per me meglio del Nibiru. Mostra una scena più ampia, un equilibrio fra le gamme eccellente, con una capacità di resa tridimensionale molto naturale. Ha una gamma bassa meno grintosa del Nibiru, ma più estesa ed un po' meno d'impatto. Per contro l'estremo acuto è più naturale e meno stancante.
Per contro il Nibiru matcha meglio le testine che gradiscono impredenze di carico maggiori, come la JSD, fornendo un risultato più convincente, anche se forse un pelo meno raffinato. La scena rimane un pelo più chiusa, ma con eccellente focalizzazione.
Per chiudere, per gli appassionati meno giovani, il Parasound fornisce una resa decisamente buona con le testine MM. Eccellente con la Goldring 1042 e con la Shure V15V, un pelo (molto sottile) sotto con la Ortofon 2M Black e con la Stanton 681 EEE.
Alla fine, tirando le somme, non posso far altro che confermare l'eccellente qualità musicale del JC-3, apparecchio da tenere assolutamente in considerazione anche per desideri di spesa superiori (direi fino ai 5000 euretti) al suo costo.
Si tratta dell'ultimo pezzo della creazione di John Curl per Parasound, dopo i finali mono del Dragoncello e il preamplificatore JC-2.
La documentazione sparsa sul web ne parla come di un pre phono di alto livello, molto più di quanto il prezzo potrebbe far immaginare (2.100 €. su strada), cosa che, unitamente all'eccellente musicalità dei finali e, ancor più, del preamplificatore, me lo aveva fatto acquistare.
Le prime impressioni d'ascolto, in confronto con il Nibiru di EseLab, avevano verificato l'ottima qualità complessiva dell'apparecchio. Esso è dotato di una selezione d'ingresso MM/MC, con la possibilità di scegliere due impedenze d'ingresso per le MC: 100 e 47000 Ohm. L'ingresso è solo RCA, mentre l'uscita può essere RCA o XLR.
L'interno mostra una costruzione assai curata, anche nelle compartimentazioni, tipica delle realizzazioni J.C. per Parasound:
L'ascolto di oggi ha voluto verificare, con la dovuta calma, le ottime impressioni iniziali con l'uso di diverse testine di riferimento (EMT JSD, AT-33EV, Supex 900 Super, Benz Custom) ed in confronto al Nibiru.
Sorvolo sulla descrizione di tutte le prove fatte (sottolineo solo che ho provveduto ad equilibrare i pesi di tutti i sistemi shell/testina per velocizzare i cambi - Pietro si scandalizzerà, ma tant'è!!! )
Ebbene, il Parasound con le testine che ben si interfacciano con l'impedenza di 100 Ohm, suona per me meglio del Nibiru. Mostra una scena più ampia, un equilibrio fra le gamme eccellente, con una capacità di resa tridimensionale molto naturale. Ha una gamma bassa meno grintosa del Nibiru, ma più estesa ed un po' meno d'impatto. Per contro l'estremo acuto è più naturale e meno stancante.
Per contro il Nibiru matcha meglio le testine che gradiscono impredenze di carico maggiori, come la JSD, fornendo un risultato più convincente, anche se forse un pelo meno raffinato. La scena rimane un pelo più chiusa, ma con eccellente focalizzazione.
Per chiudere, per gli appassionati meno giovani, il Parasound fornisce una resa decisamente buona con le testine MM. Eccellente con la Goldring 1042 e con la Shure V15V, un pelo (molto sottile) sotto con la Ortofon 2M Black e con la Stanton 681 EEE.
Alla fine, tirando le somme, non posso far altro che confermare l'eccellente qualità musicale del JC-3, apparecchio da tenere assolutamente in considerazione anche per desideri di spesa superiori (direi fino ai 5000 euretti) al suo costo.