mi chiedevo quanto possano soffrire alcune elettroniche di vecchia data,progettate per funzionare a 220 volt,con gli attuali 230 volt erogati dai diversi gestori di energia elettrica.
mi riferisco in particolare alle macchine a tubi:c'è un certo margine di tolleranza fra i 220 e i 230 volt?
oppure l'arrossamento delle valvole e l'eccessivo calore sviluppato,specie negli ampli in classe A,è da imputarsi anche a queste mutate condizioni elettriche?
non so se ne abbiamo/avete già parlato,ma è sempre un argomento attuale,viste le somme che spendiamo nell'acquisto di condizionatori di rete e rigeneratori di corrente.
grazie in anticipo.
liz
mi riferisco in particolare alle macchine a tubi:c'è un certo margine di tolleranza fra i 220 e i 230 volt?
oppure l'arrossamento delle valvole e l'eccessivo calore sviluppato,specie negli ampli in classe A,è da imputarsi anche a queste mutate condizioni elettriche?
non so se ne abbiamo/avete già parlato,ma è sempre un argomento attuale,viste le somme che spendiamo nell'acquisto di condizionatori di rete e rigeneratori di corrente.
grazie in anticipo.
liz