Lo slancio è stato più volte fermato dal raziocinio ma adesso è al cuore che devo dare ascolto e questo è ciò che ho da dire.
Passa anche un mese che non ascolto la K1000 vuoi perchè ho da fare, vuoi perchè ascolto anche le altre che ho, ma poi ecco che ci ripenso e dico, è un pezzo che non l'ascolto! E allora la prendo e faccio partire la musica…cosa dire? Nel momento in cui l’ascolto si apre una nuova dimensione, è come se le stesse canzoni che le altre cuffie riproducono adesso prendono vita. Non stò più solo ascoltando la musica ma stò vivendo un’esperienza. Mi trasmette delle emozioni e fa vibrare delle corde che le altre non riescono a toccare, è difficile spiegarlo a parole ma stò tentando di farlo, sono le “mie” sensazioni e credo che ognuno dovrebbe vivere tutto ciò al meglio anziché rincorrere recensioni, grandi esperti o altro perché alla fine conta solo ciò che ognuno di noi realmente vive, ognuno di noi è una macchina irripetibile con le “proprie frequenze”.
Può sembrare un discorso poco pragmatico, puramente filosofico, magari squilibrato e sono disposto ad accettare eventuali ipotesi di una mia presunta fuga da un ospedale psichiatrico, ma lo farò volentieri perché ho scritto ciò che volevo dire da tempo anzi voglio proporre ad ognuno di associarsi con i propri pensieri ed emozioni e dire quale è per lui la “sua” cuffia.
Francesco
Passa anche un mese che non ascolto la K1000 vuoi perchè ho da fare, vuoi perchè ascolto anche le altre che ho, ma poi ecco che ci ripenso e dico, è un pezzo che non l'ascolto! E allora la prendo e faccio partire la musica…cosa dire? Nel momento in cui l’ascolto si apre una nuova dimensione, è come se le stesse canzoni che le altre cuffie riproducono adesso prendono vita. Non stò più solo ascoltando la musica ma stò vivendo un’esperienza. Mi trasmette delle emozioni e fa vibrare delle corde che le altre non riescono a toccare, è difficile spiegarlo a parole ma stò tentando di farlo, sono le “mie” sensazioni e credo che ognuno dovrebbe vivere tutto ciò al meglio anziché rincorrere recensioni, grandi esperti o altro perché alla fine conta solo ciò che ognuno di noi realmente vive, ognuno di noi è una macchina irripetibile con le “proprie frequenze”.
Può sembrare un discorso poco pragmatico, puramente filosofico, magari squilibrato e sono disposto ad accettare eventuali ipotesi di una mia presunta fuga da un ospedale psichiatrico, ma lo farò volentieri perché ho scritto ciò che volevo dire da tempo anzi voglio proporre ad ognuno di associarsi con i propri pensieri ed emozioni e dire quale è per lui la “sua” cuffia.
Francesco