A me succede sempre, secondo voi la cosa ha una qualche spiegazione sensata, magari legata al momentaneo riposo che subiscono le orecchie durante l'interruzione?
Grazie
Elcaset ha scritto:Il trucchetto "spegni e riaccendi" lo faccio ogni tanto anche io ma mi vergognavo di dirlo :
Vabbè, visto che ci sono vi dico un'altra cosa da "pazzi": ascolto meglio ad occhi aperti piuttosto che chiusi, e meglio quando indosso gli occhiali che le lenti a contatto
Io la musica la DEVO vedere altrimenti non provo soddisfazione
Apophis ha scritto:mazza anche te malato per lo stage
son contento credevo di esse il solo ma forse c'è ne sono molti altri nascosti
Apophis ha scritto:
ma forse c'è ne sono molti altri nascosti
difficile da dire anche perchè la mia è solo una supposizione legata a esperienze empiriche, ma gari sbaglio e la cosa magari sta in tuttaltri termini, magari si tratta di qualcosa che ha a che fare con la psicoacustica, o meglio ancora con qualche spillone o legnatto lasciato in giro inavvertitamentema se effettivamente è un problema di alimentazione; non c'è il sistema di trovare un tipo di alimentazione priva di tale inconveniente?
Apophis ha scritto:difficile da dire anche perchè la mia è solo una supposizione legata a esperienze empiriche, ma gari sbaglio e la cosa magari sta in tuttaltri termini, magari si tratta di qualcosa che ha a che fare con la psicoacustica, o meglio ancora con qualche spillone o legnatto lasciato in giro inavvertitamentema se effettivamente è un problema di alimentazione; non c'è il sistema di trovare un tipo di alimentazione priva di tale inconveniente?
ps
ultimamente con la tua assenza non sai cosa ti sei perso tra legnetti, pigne, e spilloni vari
bei tempi nquando l'esoterismo audiofilo era una cosa seria
grazie che te ne dimentichi, una volta messo il tutto a punto mica devi sta a sentire se c'è o no, è tutto a posto quindi ascolti dimenticandoti del l'impiantoPazzoperilpianoforte ha scritto:Mi rendo conto che devo essere un ascoltatore atipico.
Per me il discorso stage, timbro, articolazione, ecc. vale solo in fase di messa a punto dell'impianto (compreso posizionamento in ambiente), o in fase di scelta del componente o della catena.
Quando ascolto musica invece, per me il discorso è diverso. L'impianto è quello giusto quando mi dimentico completamente di tutti questi parametri perché niente mi disturba e riesco a concentrarmi del tutto sulla musica.
Se comincio a pensare alla pulizia è perché c'è qualche coda in basso, se penso allo stage è perché manca una buona scatola prospettica, se penso alla presenza degli acuti è perché non sono allineati timbricamente al resto, e così via.
L'impianto buono è quello che scompare, per me, quando tutto è ok. Gli altri hanno dei limiti.
Apophis ha scritto:grazie che te ne dimentichi, una volta messo il tutto a punto mica devi sta a sentire se c'è o no, è tutto a posto quindi ascolti dimenticandoti del l'impiantoPazzoperilpianoforte ha scritto:Mi rendo conto che devo essere un ascoltatore atipico.
Per me il discorso stage, timbro, articolazione, ecc. vale solo in fase di messa a punto dell'impianto (compreso posizionamento in ambiente), o in fase di scelta del componente o della catena.
Quando ascolto musica invece, per me il discorso è diverso. L'impianto è quello giusto quando mi dimentico completamente di tutti questi parametri perché niente mi disturba e riesco a concentrarmi del tutto sulla musica.
Se comincio a pensare alla pulizia è perché c'è qualche coda in basso, se penso allo stage è perché manca una buona scatola prospettica, se penso alla presenza degli acuti è perché non sono allineati timbricamente al resto, e così via.
L'impianto buono è quello che scompare, per me, quando tutto è ok. Gli altri hanno dei limiti.
certo ogni cosa apporta variazioni, a me capita che quando ascolto se mi viene da pensare alla Ferilli conicio ad avvertire un certo sfocamento dello stage dovuto a un certo rigonfiamento del marsuppiopavel ha scritto:....legnetti a parte.... e con certi margini di benevolenza...ammenicoli come punte,piedini,ecc.ecc....funzionano. Per FUNZIONANO...intendo SEMPLICEMENTE DIRE che apportano variazioni...
sono convinto che la stragrande maggioranza degli audiofili non capiscano nemmeno di che stiamo parlandoBeh a te sembrerà ovvio, e lo è anche per me. Ma sei sicuro che tutti gli audiofili ascoltano in questo modo? Io non ne sono convinto...
Pazzoperilpianoforte ha scritto:Mi rendo conto che devo essere un ascoltatore atipico.
Per me il discorso stage, timbro, articolazione, ecc. vale solo in fase di messa a punto dell'impianto (compreso posizionamento in ambiente), o in fase di scelta del componente o della catena.
Quando ascolto musica invece, per me il discorso è diverso. L'impianto è quello giusto quando mi dimentico completamente di tutti questi parametri perché niente mi disturba e riesco a concentrarmi del tutto sulla musica.
Se comincio a pensare alla pulizia è perché c'è qualche coda in basso, se penso allo stage è perché manca una buona scatola prospettica, se penso alla presenza degli acuti è perché non sono allineati timbricamente al resto, e così via.
L'impianto buono è quello che scompare, per me, quando tutto è ok. Gli altri hanno dei limiti.
Apophis ha scritto:sono convinto che la stragrande maggioranza degli audiofili non capiscano nemmeno di che stiamo parlandoBeh a te sembrerà ovvio, e lo è anche per me. Ma sei sicuro che tutti gli audiofili ascoltano in questo modo? Io non ne sono convinto...
Dragon ha scritto:Anche a me piace molto lo stage, ma lo materializzo molto meglio ad occhi chiusi, proprio per "vedere" la musica.
In questo modo riesco ad estraniarmi meglio da quello che mi circonda e "vedere" quello che la musica mi suggerisce.
Per quanto riguarda il titolo del 3D, dico si, effettivamente è capitato più volte anche a me, ma se effettivamente è un problema di alimentazione; non c'è il sistema di trovare un tipo di alimentazione priva di tale inconveniente?