via l'ho detto
non esiste l'HIFI
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- Messaggio n°1
non esiste l'HIFI
l'HIFI non esiste, ma esiste la riproduzione sonora il più possibile coinvolgente che non ha nulla a che vedere con la tentata riproduzione dell'evento originale
via l'ho detto
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- Messaggio n°2
Re: non esiste l'HIFI
...si si...ti manca il "testa di michia" seduto affianco che scarta caramelle e le succhia insistentemente, emanado schiocchi di lingua
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- Messaggio n°3
Re: non esiste l'HIFI
Apophis ha scritto:l'HIFI non esiste, ma esiste la riproduzione sonora il più possibile coinvolgente che non ha nulla a che vedere con la tentata riproduzione dell'evento originale
via l'ho detto
E' una verità assoluta. Ne deriva che, non potendo conoscere ciò che il tecnico del suono ha voluto infilare nei brani musicali, ognuno ricerca una fedeltà "plausibile" ad un modello di ascolto che non può che essere personale. Buon per chi, tale modello, lo ricerca nell'ascolto dal vivo. Anche se costui dovrebbe essere consapevole che tale modello può non essere nemmeno lontanamente avvicinato poichè totalmente alieno da chi ha masterizzato/stampato.
Gianni.
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- Messaggio n°4
Re: non esiste l'HIFI
primo dogma dell'HI-FI: l'Hi-Fi non esiste!!
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- Messaggio n°5
Re: non esiste l'HIFI
il solito mitico piroBuon per chi, tale modello, lo ricerca nell'ascolto dal vivo. Anche se costui dovrebbe essere consapevole che tale modello può non essere nemmeno lontanamente avvicinato poichè totalmente alieno da chi ha masterizzato/stampato.
Gianni.
in effetti l'evento originale in nessun caso può essere riportato in vita da qualsivoglia riproduzione, nella mia lunga militanza in HIFI ho ascoltato e provato impianti di tale livello che è difficile anche solo immaginare, eppure nessuno di essi è mai stato in grado di riproporre qualcosa del vero se non la sola melodia
con questo non voglio dire che non esistono regole nell'assemblare un impianto HIFI, sarebbe troppo semplice e ne saremmo capaci tutti è ovvio che ci sono alcuni parametri che si deve comunque rispettare per riuscire a ricreare un amalgama piacevole che tragga in inganno l'accoppiata orecchio cervello, tra questi dinamica, timbro, velocità, tridimensionalità, coerensa, estenzione.......... insomma i tanto vituperati parametri tanto cari all'audiofilo evoluto
damanda, quanti sanno di cosa si parla e quanti invece credono di sapere? perche se fosse vero che tutti sanno di cosa si parla il mondo sarebbe pieno di buoni impianti, invece è vero l'esatto contrario
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Il delfino di Air- Suonologo
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- Messaggio n°6
Re: non esiste l'HIFI
Apophis ha scritto:il solito mitico piroBuon per chi, tale modello, lo ricerca nell'ascolto dal vivo. Anche se costui dovrebbe essere consapevole che tale modello può non essere nemmeno lontanamente avvicinato poichè totalmente alieno da chi ha masterizzato/stampato.
Gianni.
in effetti l'evento originale in nessun caso può essere riportato in vita da qualsivoglia riproduzione, nella mia lunga militanza in HIFI ho ascoltato e provato impianti di tale livello che è difficile anche solo immaginare, eppure nessuno di essi è mai stato in grado di riproporre qualcosa del vero se non la sola melodia
con questo non voglio dire che non esistono regole nell'assemblare un impianto HIFI, sarebbe troppo semplice e ne saremmo capaci tutti è ovvio che ci sono alcuni parametri che si deve comunque rispettare per riuscire a ricreare un amalgama piacevole che tragga in inganno l'accoppiata orecchio cervello, tra questi dinamica, timbro, velocità, tridimensionalità, coerensa, estenzione.......... insomma i tanto vituperati parametri tanto cari all'audiofilo evoluto
damanda, quanti sanno di cosa si parla e quanti invece credono di sapere? perche se fosse vero che tutti sanno di cosa si parla il mondo sarebbe pieno di buoni impianti, invece è vero l'esatto contrario
io credo di sapere!!
pensi che mi vergogni a dirlo?
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- Messaggio n°7
Re: non esiste l'HIFI
Qualche tempo fa, in un altro forum, ci fu chi disse che un tecnico audio, avendo ritrovato "il basso delle sue registrazioni" in un sistema di diffusori, aveva automaticamente attribuito a questi diffusori un valore in gamma bassa auperiore a quello di qualunque altro diffusore. Il pubblico al quale non piacevano quei diffusori era quindi un pubblico di incompetenti...
Dissi allora che invece l'affermazione del tecnico significava solo che il sistema di diffusori in questione aveva il basso allineato in maniera quasi identica all'impianto usato per il mastering da questo tecnico. Punto. Ma da questo non poteva assolutamente essere tratto un valore di qualità assoluta. Un tecnico "altro" non avrebbe trovato il basso di questi diffusori altrettanto miracoloso, anzi avrebbe riconosciuto questo valore ad altri diffusori. E così via.
Condivido tutto quanto detto Apophis. Il suono voluto dal tecnico audio in una registrazione (chiamiamo questo suono X) è dato da:
SR + SIM = X
dove il suono della registrazione (SR) si somma al suono dell'impianto di mastering (SIM) per darci il risultato voluto dal tecnico(X).
In qualunque altro impianto amatoriale dal suono SIA diverso dal suono SIM (SIA diverso da SIM a meno che l'impianto amatoriale non sia uguale all'impianto del tecnico) il suono che otterremo (XA) è ovviamente ed inevitabilmente diverso dal suono X voluto dal tecnico.
SR + SIA = XA.
Non avendo mai conosciuto X, come farò a sapere se XA è più o meno affine a questo? E se anche lo fosse (cioè nel caso estremo SIA=SIM e di conseguenza X=XA), cambiando disco, quindi impianto di mastering (SIM1 invece di SIM) mi troverei di nuovo in una condizione di infedeltà al suono previsto da quella registrazione (X1 invece che X), cioè
suono voluto SR1 + SIM1 = X1
suono del mio impianto SR + SIA = XA = X ma SR1 + SIA diverso sia da X che da X1!
E così via.
Possiamo parlare quindi di riproduzione di alta qalità. Non di alta fedeltà e simulazione del reale.
Sono riuscito a fare abbastanza casino?
Dissi allora che invece l'affermazione del tecnico significava solo che il sistema di diffusori in questione aveva il basso allineato in maniera quasi identica all'impianto usato per il mastering da questo tecnico. Punto. Ma da questo non poteva assolutamente essere tratto un valore di qualità assoluta. Un tecnico "altro" non avrebbe trovato il basso di questi diffusori altrettanto miracoloso, anzi avrebbe riconosciuto questo valore ad altri diffusori. E così via.
Condivido tutto quanto detto Apophis. Il suono voluto dal tecnico audio in una registrazione (chiamiamo questo suono X) è dato da:
SR + SIM = X
dove il suono della registrazione (SR) si somma al suono dell'impianto di mastering (SIM) per darci il risultato voluto dal tecnico(X).
In qualunque altro impianto amatoriale dal suono SIA diverso dal suono SIM (SIA diverso da SIM a meno che l'impianto amatoriale non sia uguale all'impianto del tecnico) il suono che otterremo (XA) è ovviamente ed inevitabilmente diverso dal suono X voluto dal tecnico.
SR + SIA = XA.
Non avendo mai conosciuto X, come farò a sapere se XA è più o meno affine a questo? E se anche lo fosse (cioè nel caso estremo SIA=SIM e di conseguenza X=XA), cambiando disco, quindi impianto di mastering (SIM1 invece di SIM) mi troverei di nuovo in una condizione di infedeltà al suono previsto da quella registrazione (X1 invece che X), cioè
suono voluto SR1 + SIM1 = X1
suono del mio impianto SR + SIA = XA = X ma SR1 + SIA diverso sia da X che da X1!
E così via.
Possiamo parlare quindi di riproduzione di alta qalità. Non di alta fedeltà e simulazione del reale.
Sono riuscito a fare abbastanza casino?
Ultima modifica di Pazzoperilpianoforte il Lun Apr 06 2009, 16:35 - modificato 1 volta.
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aircooled- Suonologo
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- Messaggio n°8
Re: non esiste l'HIFI
ottima questa definizione, mi riservo di usarla in futuroPossiamo parlare quindi di riproduzione di alta qalità. Non di alta fedeltà e simulazione del reale.
casino ne hai fatto talmente tento che ha metà percorso mi sono confuso nel confondermi ma comunque concordo
alta qualità
ecco il nocciolo e il problema della questione HIFI
non abbiate timore ad esporvi dite la vostra che approfondiamo la questione
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Pazzoperilpianoforte- Suonologo
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- Messaggio n°9
Re: non esiste l'HIFI
Apophis ha scritto:ottima questa definizione, mi riservo di usarla in futuroPossiamo parlare quindi di riproduzione di alta qalità. Non di alta fedeltà e simulazione del reale.
casino ne hai fatto talmente tento che ha metà percorso mi sono confuso nel confondermi ma comunque concordo
alta qualità
ecco il nocciolo e il problema della questione HIFI
non abbiate timore ad esporvi dite la vostra che approfondiamo la questione
E io che pensavo di essere stato tanto ganzo! Impostando la questione in termini matematici!
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bobgitto- Senior Member
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- Messaggio n°10
Re: non esiste l'HIFI
Certo che esiste, infatti si chiama "alta fedeltà" e non "fedeltà assoluta"
Come dire ...cerchiamo di fare meglio che si può.
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Banano- Hi-End Member
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- Messaggio n°11
Re: non esiste l'HIFI
...ma questo diventa alienante....in realta stiamo "ricercando" qualcosa che non avremmo mai....stiamo lottando contro i mulini a vento, quindi?! ....
E per di più ne siamo consapevoli!!!
Ma perchè allora?
E per di più ne siamo consapevoli!!!
Ma perchè allora?
Cricetone- Hi-End Member
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- Messaggio n°12
Re: non esiste l'HIFI
io stavo creando una discussione del genere e la volevo chiamare "L’inutile ricerca della perfezione sonora",dove spiegherò metodi trucchi e segreti del....
Ora però non so se inserirla qui(è molto lunga)o in un topic a parte.Che faccio?
Ora però non so se inserirla qui(è molto lunga)o in un topic a parte.Che faccio?
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- Messaggio n°13
Re: non esiste l'HIFI
In ottica soggettiva, nel senso di riproduzione verosimile e di qualità, parlare di alta fedeltà ha senso.
Ma per molti alta fedeltà vuol dire rincorrere la realtà della registrazione, asserendo che un impianto di qualità massima ci permette di arrivare al "vero" della registrazione. Quello che stiamo contestando qui è che:
1. La verità della registrazione non è perseguibile, perché il suono voluto dal tecnico è la risultante della registrazione + l'impianto su cui è stata monitorata.
2. Un impianto diverso da quello di mastering non può ricreare il suono voluto dal tecnico.
Ne discende che:
3. Nel valutare un suono come Hi-Fi noi facciamo una ponderazione soggettiva di ciò che ascoltiamo basata sul nostro gusto e la nostra esperienza d'ascolto: l'Hi-Fi è quindi un concetto diverso tante volte quanti sono gli ascoltatori.
4. Dire che un apparecchio Hi-Fi è migliore di un altro è un fatto soggettivo, non un fatto oggettivo.
Non mi sembra poco...
Ma per molti alta fedeltà vuol dire rincorrere la realtà della registrazione, asserendo che un impianto di qualità massima ci permette di arrivare al "vero" della registrazione. Quello che stiamo contestando qui è che:
1. La verità della registrazione non è perseguibile, perché il suono voluto dal tecnico è la risultante della registrazione + l'impianto su cui è stata monitorata.
2. Un impianto diverso da quello di mastering non può ricreare il suono voluto dal tecnico.
Ne discende che:
3. Nel valutare un suono come Hi-Fi noi facciamo una ponderazione soggettiva di ciò che ascoltiamo basata sul nostro gusto e la nostra esperienza d'ascolto: l'Hi-Fi è quindi un concetto diverso tante volte quanti sono gli ascoltatori.
4. Dire che un apparecchio Hi-Fi è migliore di un altro è un fatto soggettivo, non un fatto oggettivo.
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- Messaggio n°14
Re: non esiste l'HIFI
Banano ha scritto:...ma questo diventa alienante....in realta stiamo "ricercando" qualcosa che non avremmo mai....stiamo lottando contro i mulini a vento, quindi?! ....
E per di più ne siamo consapevoli!!!
Ma perchè allora?
Non è alienante se noi, invece di illuderci di cercare il vero, cominciamo a capire che stiamo cercando solo il bello...
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- Messaggio n°15
Re: non esiste l'HIFI
Pazzoperilpianoforte ha scritto:Banano ha scritto:...ma questo diventa alienante....in realta stiamo "ricercando" qualcosa che non avremmo mai....stiamo lottando contro i mulini a vento, quindi?! ....
E per di più ne siamo consapevoli!!!
Ma perchè allora?
Non è alienante se noi, invece di illuderci di cercare il vero, cominciamo a capire che stiamo cercando solo il bello...
...ma se allora ricerchiamo IL bello allora entriamo nel personale e perciò stiamo parlando di My-Fi...(e qui Pavel ci và a nozze )
Personalmente, son d'accordo con te Pazzoperilpianoforte, perchè nella mia breve esperienza audiofila e con i miei piccoli passi alla ricerca della giusta sonorità, ho pututo GODERE di ascolti ecezionali... Ho pututo riascoltare pezzi ed album che conoscevo benissimo e scoprire che prima di quel momento NON li avevo MAI ascoltati prima...ho scoperto parti e piccole differenze che nell'armonia creano mostruosi situazioni di carisma artistico....
Io credo che ogni giorno per me sia una grandissima soddisfazione nell'ascoltare IL BELLO fino a dove son arrivato oggi....
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- Messaggio n°16
Re: non esiste l'HIFI
Io direi ancora di più...
direi che per certi versi l'Hi-Fi è sempre e solo MY-Fi...
... come penso sia d'accordo anche il Nostro Pavel, appunto!
Ciao
direi che per certi versi l'Hi-Fi è sempre e solo MY-Fi...
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- Messaggio n°17
Re: non esiste l'HIFI
calma non è cosi esasperata la cosa, esiste comunque un comune sentire che mette d'accordo oltre il 90% degli audiofoli, che è si difficile arrivarci ma non impossibile, il problema è che certe vette costano non c'è nulla da fare ed comunque difficile trovare tutte le sinergie, ma l'alta qualità se uno si impegna la trovaBanano ha scritto:...ma questo diventa alienante....in realta stiamo "ricercando" qualcosa che non avremmo mai....stiamo lottando contro i mulini a vento, quindi?! ....
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- Messaggio n°18
Re: non esiste l'HIFI
apri apriSalv.Scarfone ha scritto:io stavo creando una discussione del genere e la volevo chiamare "L’inutile ricerca della perfezione sonora",dove spiegherò metodi trucchi e segreti del....
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- Messaggio n°19
Re: non esiste l'HIFI
sono sostanzialmente in accordo, piccola differensa invece sta sul fatto che sia tutto soggettivo, io ritengo che il soggetivismo debba poggiare su alcuni parametri oggettivi validi per tuttiPazzoperilpianoforte ha scritto:In ottica soggettiva, nel senso di riproduzione verosimile e di qualità, parlare di alta fedeltà ha senso.
Ma per molti alta fedeltà vuol dire rincorrere la realtà della registrazione, asserendo che un impianto di qualità massima ci permette di arrivare al "vero" della registrazione. Quello che stiamo contestando qui è che:
1. La verità della registrazione non è perseguibile, perché il suono voluto dal tecnico è la risultante della registrazione + l'impianto su cui è stata monitorata.
2. Un impianto diverso da quello di mastering non può ricreare il suono voluto dal tecnico.
Ne discende che:
3. Nel valutare un suono come Hi-Fi noi facciamo una ponderazione soggettiva di ciò che ascoltiamo basata sul nostro gusto e la nostra esperienza d'ascolto: l'Hi-Fi è quindi un concetto diverso tante volte quanti sono gli ascoltatori.
4. Dire che un apparecchio Hi-Fi è migliore di un altro è un fatto soggettivo, non un fatto oggettivo.
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- Messaggio n°20
Re: non esiste l'HIFI
te hai preso la scorciatoia delle valvole ma un giorno potresti scoprire che hai comunque dei limiti, poi che tu voglia sorpassarli o tenerteli è altra storiama se allora ricerchiamo IL bello allora entriamo nel personale e perciò stiamo parlando di My-Fi...(e qui Pavel ci và a nozze )
Personalmente, son d'accordo con te Pazzoperilpianoforte, perchè nella mia breve esperienza audiofila e con i miei piccoli passi alla ricerca della giusta sonorità, ho pututo GODERE di ascolti ecezionali... Ho pututo riascoltare pezzi ed album che conoscevo benissimo e scoprire che prima di quel momento NON li avevo MAI ascoltati prima...ho scoperto parti e piccole differenze che nell'armonia creano mostruosi situazioni di carisma artistico....
Io credo che ogni giorno per me sia una grandissima soddisfazione nell'ascoltare IL BELLO fino a dove son arrivato oggi....
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- Messaggio n°21
Re: non esiste l'HIFI
Io credo che eticamente, sia molto difficile da parte di ognuno di noi.....affermare che gli oggetti che ci mettiamo in casa per ascoltare musica, sono solo my-fi, e non hi-fi, inteso in senso molto esteso. Dicevo....difficile sarà facile affermarlo a noi stessi ed ancor più agli altri, perchè sarebbe una sorta di ammissione sul fatto ch non abbiamo un orecchio tarato all'equilibrio canonico dell'HI-Fi, inteso come un binomio sinergia/equilibrio....ma chi + chi - va alla ricerca dei suoi personali equilibri. Che spesso cozzano con quelli dichiarati "classici". Io ad esempio sono un fermo sostenitore della my fi, proprio perchè sono arrivato al punto di capire in me stesso, che musicalmente parlando, non vado affatto alla ricerca dei canonici equilibri.E in più non provo vergogna nel dire che probabilmente in mezzo a voi sono quello che probabilmente mi intendo di meno di tutto ciò che concerne la costruzione di una catena audio indirizzata verso un equilibrio di tutti i parametri musicali. Concetto questo perseguibile secondo il "sogno" dell'audiofilo perfetto. Personalmente vivo questo con la consapevolezza di non essere all'altezza di pormi nella dimensione dello status/audiofilo/symbol.... Ma non riesco proprio ad emzionarmi quando l'impianto non è tarato.....come dico io. Ciò non vuole affatto significare nulla....Anzi. Con molto senso critico sono riuscito anche ad affermare a me stesso che non potrei mai lavorare in un negozio di hi fi, perchè non sarei affatto capace, di sollecitare l'acquirente ad un ascolto "classico". Del resto checchè ne pensiate, sono altresì convinto che in casa ognuno di noi ascolta la musica come più sente e crede che possa trasmettergli emozioni. Se questa mia ultima affermazione ha un fondamento......esistesolo la my-fi e non l'hi fi.
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- Messaggio n°22
Re: non esiste l'HIFI
Apophis ha scritto:sono sostanzialmente in accordo, piccola differensa invece sta sul fatto che sia tutto soggettivo, io ritengo che il soggetivismo debba poggiare su alcuni parametri oggettivi validi per tuttiPazzoperilpianoforte ha scritto:In ottica soggettiva, nel senso di riproduzione verosimile e di qualità, parlare di alta fedeltà ha senso.
Ma per molti alta fedeltà vuol dire rincorrere la realtà della registrazione, asserendo che un impianto di qualità massima ci permette di arrivare al "vero" della registrazione. Quello che stiamo contestando qui è che:
1. La verità della registrazione non è perseguibile, perché il suono voluto dal tecnico è la risultante della registrazione + l'impianto su cui è stata monitorata.
2. Un impianto diverso da quello di mastering non può ricreare il suono voluto dal tecnico.
Ne discende che:
3. Nel valutare un suono come Hi-Fi noi facciamo una ponderazione soggettiva di ciò che ascoltiamo basata sul nostro gusto e la nostra esperienza d'ascolto: l'Hi-Fi è quindi un concetto diverso tante volte quanti sono gli ascoltatori.
4. Dire che un apparecchio Hi-Fi è migliore di un altro è un fatto soggettivo, non un fatto oggettivo.
Non mi sembra poco...
Se tu ci pensi bene, Apophis, molti dei parametri che si ritengono oggettivi nella valutazione di una catena audio(risposta in frequenza, distorsione, estensione in frequenza, dinamica, ecc. ecc.) e che sono anche misurabili (almeno in parte, quindi due volte oggettivi) possono essere anche intesi come canoni di gusto fondamentali per il "bello" audiofilo, non come canoni oggettivamente richiesti al fine del realismo. O come entrambe le cose messe insieme: gusto del bello e gusto del fedele.
Non si spiegherebbe altrimenti come mai, per esempio, il parametro dettaglio, che è considerato oggettivo parametro Hi-Fi, come mai, dicevo, sia nelle catene Hi-Fi attuali decisamente superiore a quello perseguibile nell'ascolto dal vivo. Quindi è parametro che da valore oggettivo legato al verosimile è stato elevato a parametro da perseguire oltre ciò che è reale. Quindi oltre ciò che è Hi-Fi. La spiegazione del fenomeno può essere appunto nel fatto che il dettaglio è diventato un parametro estetico e quindi viene ricercato in maniera del tutto svincolata dal concetto di verosimile.
Potremmo spingere alle estreme conseguenze il discorso, cioè arrivare a dire che le misure oggettive servono a spiegare un certo comportamento estetico di una catena o di un componente in termini oggettivi. Ma potremmo dire che bassa distorsione uguale sempre a suono bello? Certo su altri parametri funziona meglio: suono esteso in frequenza equivale sicuramente a suono bello. ma anche qui si va "oltre il reale": quando ad esempio si implementano curve di diffusori a "gobba di cammello" tipo Chario per ovviare alla mancanza di sensibilità dell'orecchio agli estremi della gamma: dal vivo chi ovvia a questo problema? Risposta: nulla e nessuno. Ecco qui un altro caso dove un parametro positivo (estensione in frequenza) e verosimile diviene persecuzione di un fatto estetico non verosimile, non Hi-Fi.
Parlo in libertà, quindi contradditemi ...
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- Messaggio n°23
Re: non esiste l'HIFI
prche contraddirti? sono perfettamente in accordo con quanto dici
unica differensa è che io parto dal presupposto che il ri-prodotto non è simile al reale se non solo per linea melodica, e mi spiace per chi cerca di riproporre una foto fedele dell'evento passato, mi spiace perche non arrivera mai a nulla, ma spiego meglio, te sei uno che lavora in un ambiente dove si vendono pure schermi ad alta definizione giusto? bene il miglior monitor è nulla in confronto alla realta, qualunque sia l'immagine che vai a riprodurre, mettiamo che gli butti dentro un immagine di un tramonro sul mare lo puoi minimamente confrontare col reale? no, per perfetta che sia l'immagine, detto questo però un monitor ad alta definizione sarà sempre e comunque meglio di uno a bassa, e qua entrano i famosi parametri oggettivi che non sono altro che le fondamenta sul quale poi vai a costruire la tua soggettivita cambiando le crominanze del colore , la lucentezza, il contrasto, insomma tutta una serie di parametri oggettivi per aumentare la tua aspettativa di piacere, e la cosa funziona assai ma se al posto di quel monitor ad alta definizione ne metti una a bassa che succede? certo hai sempre la possibilità di spippolare per cercare di farlo a tua immagine, ma vai comunque poco lontano perche parti da basi già di perse compromesse, e questo possono vederlo tutti, anche se non fai un confronto diretto, perche la maggiore qualità e percepibile da chiunque
per come la vedo io nell'audio succede la stessa cosa, l'alta qualità del suono si riconosce a prescindere dai gusti personali, e quando hai sentito arrivano i dolori perche non è facilmente perseguibile
unica differensa è che io parto dal presupposto che il ri-prodotto non è simile al reale se non solo per linea melodica, e mi spiace per chi cerca di riproporre una foto fedele dell'evento passato, mi spiace perche non arrivera mai a nulla, ma spiego meglio, te sei uno che lavora in un ambiente dove si vendono pure schermi ad alta definizione giusto? bene il miglior monitor è nulla in confronto alla realta, qualunque sia l'immagine che vai a riprodurre, mettiamo che gli butti dentro un immagine di un tramonro sul mare lo puoi minimamente confrontare col reale? no, per perfetta che sia l'immagine, detto questo però un monitor ad alta definizione sarà sempre e comunque meglio di uno a bassa, e qua entrano i famosi parametri oggettivi che non sono altro che le fondamenta sul quale poi vai a costruire la tua soggettivita cambiando le crominanze del colore , la lucentezza, il contrasto, insomma tutta una serie di parametri oggettivi per aumentare la tua aspettativa di piacere, e la cosa funziona assai ma se al posto di quel monitor ad alta definizione ne metti una a bassa che succede? certo hai sempre la possibilità di spippolare per cercare di farlo a tua immagine, ma vai comunque poco lontano perche parti da basi già di perse compromesse, e questo possono vederlo tutti, anche se non fai un confronto diretto, perche la maggiore qualità e percepibile da chiunque
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- Messaggio n°24
Re: non esiste l'HIFI
non sono d'accordo su diverse cosepavel ha scritto:Io credo che eticamente, sia molto difficile da parte di ognuno di noi.....affermare che gli oggetti che ci mettiamo in casa per ascoltare musica, sono solo my-fi, e non hi-fi, inteso in senso molto esteso. Dicevo....difficile sarà facile affermarlo a noi stessi ed ancor più agli altri, perchè sarebbe una sorta di ammissione sul fatto ch non abbiamo un orecchio tarato all'equilibrio canonico dell'HI-Fi, inteso come un binomio sinergia/equilibrio....ma chi + chi - va alla ricerca dei suoi personali equilibri. Che spesso cozzano con quelli dichiarati "classici". Io ad esempio sono un fermo sostenitore della my fi, proprio perchè sono arrivato al punto di capire in me stesso, che musicalmente parlando, non vado affatto alla ricerca dei canonici equilibri.E in più non provo vergogna nel dire che probabilmente in mezzo a voi sono quello che probabilmente mi intendo di meno di tutto ciò che concerne la costruzione di una catena audio indirizzata verso un equilibrio di tutti i parametri musicali. Concetto questo perseguibile secondo il "sogno" dell'audiofilo perfetto. Personalmente vivo questo con la consapevolezza di non essere all'altezza di pormi nella dimensione dello status/audiofilo/symbol.... Ma non riesco proprio ad emzionarmi quando l'impianto non è tarato.....come dico io. Ciò non vuole affatto significare nulla....Anzi. Con molto senso critico sono riuscito anche ad affermare a me stesso che non potrei mai lavorare in un negozio di hi fi, perchè non sarei affatto capace, di sollecitare l'acquirente ad un ascolto "classico". Del resto checchè ne pensiate, sono altresì convinto che in casa ognuno di noi ascolta la musica come più sente e crede che possa trasmettergli emozioni. Se questa mia ultima affermazione ha un fondamento......esistesolo la my-fi e non l'hi fi.
intanto non esiste un equilibrio standar, ma solo dei parametri di alta qualità su cui tutti dovrebbero convergere, dico dovrebbero non perche a qualcuno non piacciono, ma semplicemente perche molti non conoscono
non è vero che te non vai alla ricerca dei canonici equilibri, te cerchi semplicemente un equilibrio sovrastrutturale diverso, ma questo lo fanno tutti, però tieni ben presenti altri parametri tipo, velocità, dinamica, controllo sul basso, articolazione, smorsamento, e altro che non sono altro che parametri puramente oggetivi, da li poi smanetti per esaltare il tuo personale gusto, ma parti comunque da fondamenta solide, o vuoi dirmi che ami in bado lungo e disarticolato? o il medio affuscato, o un estremo alto graffiante e squilibrato?
non credo nemmeno che tu sia ignorante su come assemblare un impianto ben suonante, è vero che di persona ti conosco poco, ma quel poco mi basta per farmi azzardare a dire che la qualità del suono la capisci eccome, (poi non capisco come fai con quella musica che ascolti ma questa è altra storia)e per riprova basterebbe andare a leggere quello che posti quando fai il serio alcune tue recensioni sviscerano in maniera esaustiva i parametri canoci con precisione chirurgica, allora di 2 l'una o ci capisci ma ti nascondi, o non sei te a scrivere certe cose via svelaci il mistero
per il resto concordo
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- Messaggio n°25
Re: non esiste l'HIFI
Apophis ha scritto:prche contraddirti? sono perfettamente in accordo con quanto dici
unica differensa è che io parto dal presupposto che il ri-prodotto non è simile al reale se non solo per linea melodica, e mi spiace per chi cerca di riproporre una foto fedele dell'evento passato, mi spiace perche non arrivera mai a nulla, ma spiego meglio, te sei uno che lavora in un ambiente dove si vendono pure schermi ad alta definizione giusto? bene il miglior monitor è nulla in confronto alla realta, qualunque sia l'immagine che vai a riprodurre, mettiamo che gli butti dentro un immagine di un tramonro sul mare lo puoi minimamente confrontare col reale? no, per perfetta che sia l'immagine, detto questo però un monitor ad alta definizione sarà sempre e comunque meglio di uno a bassa, e qua entrano i famosi parametri oggettivi che non sono altro che le fondamenta sul quale poi vai a costruire la tua soggettivita cambiando le crominanze del colore , la lucentezza, il contrasto, insomma tutta una serie di parametri oggettivi per aumentare la tua aspettativa di piacere, e la cosa funziona assai ma se al posto di quel monitor ad alta definizione ne metti una a bassa che succede? certo hai sempre la possibilità di spippolare per cercare di farlo a tua immagine, ma vai comunque poco lontano perche parti da basi già di perse compromesse, e questo possono vederlo tutti, anche se non fai un confronto diretto, perche la maggiore qualità e percepibile da chiunque
per come la vedo io nell'audio succede la stessa cosa, l'alta qualità del suono si riconosce a prescindere dai gusti personali, e quando hai sentito arrivano i dolori perche non è facilmente perseguibile
Secondo me il limite di questo discorso è che quando parli dell'alta definizione di uno schermo, tu in realtà parli del canale riproduttivo. Se tu guardi su schermo HD un segnale bassa definizione, non hai vantaggi rispetto all'utilizzo di uno schermo bassa definizione! Per un sistema con sorgente/registrazione HD su schermo HD vale quanto dici. Così come vale che un impianto con sorgente un lettore/HARD DISK di file flac a 24 bit 192Khz suonerà meglio di un sistema con sorgente digitale a bassa risoluzione. La differenza è che ogni ampli ed ogni cassa che noi abbiamo è HD perchè è analogica, mentre lo schermo lavora in digitale quindi deve essere anch'esso HD per farti conservare i benefici della sorgente.
Se tu abbandoni il discorso definizione e qualità del canale (un segnale da Blu-Ray ha anche risoluzione di colore superiore ad un segnale bassa definizione da DVD) il discorso diventa più complicato. Certo, possiamo continuare a immaginare che schermi con contrasto più alto siano migliori. Che schermi con rumore immagine più basso siano migliori. Ma poi non ci sono altri parametri oggettivi di valutazione. E pur essendo uno schermo LCD più netto e dettagliato, soggettivamente, io posso tranquillamente preferire il Plasma, perché ha immagine più naturale.
Secondo me, stessa cosa succede all'audio. I dati o caratteristiche minime per parlare di Hi-Fi in senso oggettivo quali sono? Sulle sorgenti possiamo immaginare che un canale 24bit/192 Khz suonerà meglio di un sistema 16 bit/44,1 khz. Ma tu potresti stabilire univocamente e con certezza che un ampli con rumore più basso suonerà meglio di un ampli con rumore più alto? Che un ampli con distorsione più bassa suonerà meglio di un ampli con distorsione più alta? Anche un ampli con caratteristiche di erogazione in corrente peggiori può, abbinato alla cassa più adatta, suonare bene quanto un oggetto migliore sotto questo parametro, e quindi più versatile.
Insomma, così come per il video, mi sembra che i parametri di valutazione oggettiva di cui oggi disponiamo non sono esaustivi del fenomeno riproduttivo, sia esso audio o video. L'unica cosa che sappiamo è che canale riproduttivo più ampio per risoluzione è certamente meglio di canale riproduttivo di risoluzione più bassa. Mi sembra un pò poco per parlare in termini affidabili di oggettività.
Se poi mi dici: dinamica alta meglio di dinamica bassa, io ti dico: vero. Ma solo se l'oggetto con la dinamica migliore non è peggiore sotto troppi altri parametri... quindi il discorso è veramente complesso.
Certo che esistono punti fermi, comunque. Difficile che un diffusore tagliato a 50 hz possa essere considerato oggetto di riferimento nella tipologia diffusori. Ma, ripeto, forse è un pò poco.
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Vito Buono
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Auralic Aries + Auralic Vega + Stax SR-009 + Stax SRM 600 Limited
oppure
Graaf GM-50 rivalvolato Telefunken/Valvo Amburgo/EI KT90 + ProAc D 25
... e tantissima musica!