diffonde sulla terra la sua dolce luce argentea,
le ostriche dai fondali marini salgono in superficie
ed aprono le valve lasciandosi cullare dalle onde del mare.
All'interno delle valve i raggi lunari in un atto d'amore,
si fondono con le gocce di rugiada notturna dando origine
alle perle…"
Bianco.
Bianco come un cigno.
Un box scarno,completamente bianco,anonimo,sobrio,lineare, elegante, essenziale, minimalista…
Una grafica affascinante,spartana.
Un box avvolto semplicemente da un cellophane su cui è applicato un foglietto (bianco) con i titoli delle canzoni,cosicchè quando elimini il cellophane,elimini anche il foglietto e il booklet diventa ancora piu’ anonimo,come un ostrica che raccoglie la sua perla solo all’interno…
Ed infatti dentro si celano misteri nascosti,il Mistero,l’arcano,il sacro ed il profano semplicemente plasmati e sospesi nel tempo come solo loro sanno fare.
Il booklet è un libretto con le due copertine (anteriore e posteriore) formate da un foglio pressato di cartone grigio incollate sul libretto su cui è semplicemente incisa la scritta Dead Can Dance 1981-1998,quasi un epitaffio.
Bianco,neutro,immacolato,etnico…i dischetti (bianchi) infilati dentro il booklet,a far parte del libretto stesso,delle foto stupende,della storia dei DCD raccontata dai DCD…3 cd da circa 70 minuti piu’ 1 dvd.
Se siete affascinati dall’enigma dell’assoluto,in ogni posto fuori dal mondo,nel regno dei ciechi dove chi possiede soltanto un occhio è un Re…questo è per voi…
DCD è la storia della 4AD Records di cui sono (insieme a Bauhaus e Cocteau Twins) certamente il gruppo di maggior spicco,la punta di diamante dell’etichetta indipendente figlia del genio creativo di IVO Watts-Russell.
Fin dal lavoro d’esordio targato ’84 (con quella inquietante maschera antropomorfa della Nuova Guinea in copertina, che nella versione in vinile raggiungeva il suo massimo splendore),in pieno stile New Wave, hanno rifiutato di seguire le mode,proponendo un sound alternativo,sperimentale e ricercato che affondava le proprie radici nelle etnie piu’ criptiche del pianeta e che sarebbe poi diventato il marchio,l’unico,inimitabile segno di distinzione nel panorama musicale .
A dire il vero, tutto l’album è intriso di quelle atmosfere alla Cure, in cui si mescolano rasoiate di chitarra alla R.Smith e basso marmoreo alla Joy, come testimoniano The Fatal Impact e A Passage In Time,i due capolavori lasciati inspiegabilmente fuori anche da questa raccolta.
Ma erano gia’ presenti in fase embrionale per l’appunto,quei ritmi polivalenti e quelle atmosfere oniriche e inquietanti che marchieranno indelebilmente il dna di questo gruppo; spunti e temi musicali che si sarebbero sviluppati negli album seguenti,gettando le basi per quell’inconfondibile sound e abbandonando le chitarre alla Cocteau Twins,alla R.Smith ,per abbracciare suoni piu’ raffinati e ricercati,fatti di cello,timpani e tromboni,ed impiegandola voce di Lisa Gerrard come un vero e proprio strumento per rapsodie canore.
E questo è ben testimoniato dai 2 cd della raccolta.
Un viaggio nel tempo e nello spazio che raggiunge il suo climax con Cantara.
Il 3° cd contiene 11 brani :
6 tracce dal live Toward The Within (con un missaggio diverso,nel senso che come per magia sono scomparsi gli applausi del pubblico),piu’ un bonus : Gloridean, che venne incluso nell’album di L.Gerrard col titolo di Gloradin.
Le altre 5 tracce sono estrapolate dall’album Spiritchaser (’96),forse il meno riuscito del gruppo,anche se ancora di pregevole fattura.
C’è un sensibile cambiamento sonoro del gruppo,che probabilmente cercava di adottare stili piu’ consoni ad espugnare il mercato americano (lo stesso Toward…è registrato a S.Monica,in California),e comunque i brani risultano eccessivamente lunghi e non raggiungono i fasti di un tempo.
Troviamo poi altri inediti : The Lotus Eaters,del 98,che avrebbe dovuto far seguito a Spiritchaser,e Sambatiki.
Il dvd merita un discorso a parte.
Raccoglie il film Toward The Within piu’ 4 bonus:
le splendide immagini di Yulunga (Spirit Dance), The Carnival Is Over , The Protagonist ,The Host Of Seraphim e Frontier, sono quanto di piu’ bello ed affascinante io abbia mai visto dalla nascita dei videoclip.
Brano dopo brano,giorno dopo giorno,anno dopo anno,sogno dopo sogno, i DCD hanno scritto una delle pagine piu’ belle della storia della musica intrisa di suoni reconditi, ritmi tribali, percussioni antropomorfe, persi nel tempo e negli anfratti piu’ nascosti del pianeta.
Dopo molti anni, la loro collaborazione termino',ed ognuno intraprese strade differenti.
Poi si riunirono.
Forse si lasciarono nuovamente...
Per noi che continuiamo ad amarli,questo è il piu’ bel regalo,un regalo che si scioglie nella nostalgia delle loro canzoni,nella voce struggente di Lisa Gerrard, che si libra nel cielo piu’ azzurro,
come l’ultimo canto del cigno piu’ bianco.
don't fade away,liz.
Don't Fade Away
Don't fade away
My brown-eyed girl
Come walk with me
I'll fill your heart with joy
And we'll dance through our isolation
Seeking solace in the wisdom we bestow
Turning thoughts to the here and everafter
Consuming fears in our fiery halos
Say what you mean
Mean what you say
I've heard that innocence
Has led us all astray
But don't let them make you and break you
The world is filled with their broken empty dreams
Silence is their only virtue
Locked away inside their silent screams
But for now
Let us dance away
This starry night
Filled with the glow of fiery stars
And with the dawn
Our sun will rise
Bringing a symphony of bird cries
Don't bring me down now
Let me stay here for awhile
You know life's too short
Let me bathe here in your smile
I'm transcending
The fall from the garden