Sono passate ormai un paio di settimane da quando mi è entrato in casa il nuovo Maestro 2.0 ed è passato anche il periodo di "rodaggio" consigliato da Audio Analogue e quindi vorrei provare a raccontarvi un po' la mia esperienza e condividere con voi le impressioni sull'uso di questa amplificazione.
Prima dell'ascolto però giusto due parole iniziali per capire perchè e come ci sono arrivato.
Da circa 20 anni viaggiavo con il "piccoletto" di casa AM Audio, il PA100, se non proprio il primo uno dei primi integrati della casa di Vigevano e che mi ha dato sempre grande soddisfazione.
Dalla sua età capirete che non sono uno che cambia molto spesso e se cambio qualcosa lo faccio perchè un componente è arrivato al capolinea o cercando di ottenere un miglioramento tangibile ( perlomeno questa è l'aspirazione!).
Negli ultimi 2 o 3 anni in realtà alcuni cambiamenti li ho fatti perchè ho rimesso in campo il vinile e sostituito gli altoparlanti quindi il pensiero di mettere mano anche all'amplificazione ogni tanto emergeva, anche se, pensavo, con tempi da qui al 2025.
La colpa della repentina accelerazione è tutta del team Audio Analogue con il patron Giuseppe Blanda in testa! Sono passato un paio di volte presso la loro sede per una riparazione al mio CD player Paganini (e qui ci sarebbe da aprire una discussione sullo splendido supporto di AA!!!!) ed è scattata la chiacchierata sulla potenziale sostituzione dell'amplificatore. In particolare la mia curiosità era verso il Puccini Anniversary tanto che esco dalla sede AA con un esemplare del Puccini da provare per una decina di giorni!
La prova del Puccini è (molto) positiva e mi conferma la grande musicalità e la miriade di recensioni positive che si sono lette negli ultimi anni.
Ma...............
Ci sono un paio di ma: il miglioramento rispetto alla vecchia amplificazione non è eclatante, non mi sconvolge.
Questo non va letto, e lo scrivo in grassetto sottolineato per evitare fraintendimenti, come un demerito del Puccini quanto piuttosto una conferma, a mio avviso, del livello generale del PA100 che, comunque, costruito oggi, sarebbe nella classe dei 3,5-4,000€.
Altra caratteristica è che ad alto volume inizio a sentire un indurimento del suono, un inizio di fatica di ascolto anche se, questo, meglio di AM Audio, cioè col Puccini riesco a salire un po' di più che in precedenza.
In realtà Giuseppe Blanda, sapendo che ho le Martin Logan elettrostatiche, aveva espresso il dubbio: "ti ci vole il Maestro Anniversary!!!" che però con i suoi 55 cm di profondità avrebbe richiesto una finestra sul muro divisorio.....e qui arriva il Maestro 2.0 che rispetto all'altro ha dimensioni più normali e tutto quello che serve per governare le ML.
https://youtu.be/aCrXlYeGzkc?si=lPes5rWRe088Q5mh
Rapida trattativa, decisione presa, i primi di settembre entra (a fatica con i suoi 50kg) in casa, completo del suo cavo di alimentazione Airtech.
Bando alle ciance: ma come va il Maestro 2.0?
Se dovessi sintetizzare con uno slogan direi: linearità, controllo, trasparenza ed autorevolezza.
Il primo punto che ho voluto verificare è stata la resa ad alto volume.
L'impressione che si ha con questo amplificatore è che non ci sono limiti da parte sua, alzare il volume è ora un piacere fino a livelli reali di riproduzione, fino a che l'altoparlante ce la fa.
In realtà un limite l'ho trovato: la sopportazione del condomino del piano di sotto che dopo due giorni di test mi è venuto a suonare chiedendo di abbassare il volume.......
Un altro aspetto che ho riscontrato è come nel mio impianto sia migliorato il controllo delle basse frequenze. In precedenza a volte notavo come il wooferino delle ML si facesse prendere dall'entusiasmo, sopratutto con alcune registrazioni pop/rock.
Questa parte dello spettro mi sembra migliorata, almeno nel controllo portando ad un basso più frenato, poi nell'estensione la cassa è quello che è, ma una spazzolata di registrazioni di organo ed il basso di Mingus mi hanno confermato questo aspetto in maniera convincente.
Il violoncello ed il basso suonato con l'archetto evidenziano anche un altro fatto e cioè come questi strumenti vengano resi, quando serve, con la dovuta "ruvidità" cogliendo perfettamente l'effetto di sfregamento, la rasposità del crine sulla corda. Per un esempio tra i tanti vedi Attilio Zanchi in "Appointment in Milano" di Bobby Watson.
Analogamente gli ottoni, le trombe ed i corni che sono strumenti un po' spernacchianti.
Mi ricorda la sensazione provata quando passai dalle precedenti casse alle ESL, una riscoperta del suono caldo di questi strumenti. Ora un ulteriore passo avanti! Rava e Fresu che soffiano nella loro tromba sono uno spettacolo, anche se non emettono vere note (Shades of Chet - foné).
L'altro aspetto che mi preme sottolineare è il miglioramento in gamma media anche per quanto riguarda la voce umana, sempre focalizzata (se la registrazione lo consente) precisa e pulita.
In particolare amo le voci femminili e devo dire che su tanti dischi che ho provato la ricostruzione anche spaziale ogni tanto mi ha stupito. Ci sono momenti in cui ascolto in sottofondo, magari leggendo, e capita che l'ingresso di qualche strumento o l'attacco del cantato mi facciano alzare la testa e richiamino l'attenzione per il realismo.
Questo con il Maestro 2.0 mi capita molto più spesso.
Un ultimo cenno alla gamma alta che risulta presente, precisa, non in secondo piano ma mai fastidiosa o strillata.
Come diceva un vecchio audiofilo che conoscevo "i piatti sono piatti ed i campanellini sono campanellini, gli applausi applausi e non scrosci d'acqua.......".
Alla fine va trovato qualche difetto....vediamo.........
1) non ha l'uscita cuffia quindi andrebbe aggiunto uno specifico amplificatore che però non saprei dove attaccare perchè non c'è nemmeno l'uscita pre quindi ....... pazienza! Vedremo.
2) le scritte sopra i led: non si legge un tubo, quindi l'ingresso selezionato lo si deve capire ad intuito
che se questi sono i difetti, capite da voi che razza di apparecchio hanno sfornato in Audio Analogue!!!!
Attendo che il vicino esca di casa e via, di nuovo a manetta!
Se qualcuno avesse domande o curiosità ulteriori sono a disposizione. Il resto dell'impianto in cui è stato provato il Maestro 2.0 è in firma.
Saluti
Paolo
Prima dell'ascolto però giusto due parole iniziali per capire perchè e come ci sono arrivato.
Da circa 20 anni viaggiavo con il "piccoletto" di casa AM Audio, il PA100, se non proprio il primo uno dei primi integrati della casa di Vigevano e che mi ha dato sempre grande soddisfazione.
Dalla sua età capirete che non sono uno che cambia molto spesso e se cambio qualcosa lo faccio perchè un componente è arrivato al capolinea o cercando di ottenere un miglioramento tangibile ( perlomeno questa è l'aspirazione!).
Negli ultimi 2 o 3 anni in realtà alcuni cambiamenti li ho fatti perchè ho rimesso in campo il vinile e sostituito gli altoparlanti quindi il pensiero di mettere mano anche all'amplificazione ogni tanto emergeva, anche se, pensavo, con tempi da qui al 2025.
La colpa della repentina accelerazione è tutta del team Audio Analogue con il patron Giuseppe Blanda in testa! Sono passato un paio di volte presso la loro sede per una riparazione al mio CD player Paganini (e qui ci sarebbe da aprire una discussione sullo splendido supporto di AA!!!!) ed è scattata la chiacchierata sulla potenziale sostituzione dell'amplificatore. In particolare la mia curiosità era verso il Puccini Anniversary tanto che esco dalla sede AA con un esemplare del Puccini da provare per una decina di giorni!
La prova del Puccini è (molto) positiva e mi conferma la grande musicalità e la miriade di recensioni positive che si sono lette negli ultimi anni.
Ma...............
Ci sono un paio di ma: il miglioramento rispetto alla vecchia amplificazione non è eclatante, non mi sconvolge.
Questo non va letto, e lo scrivo in grassetto sottolineato per evitare fraintendimenti, come un demerito del Puccini quanto piuttosto una conferma, a mio avviso, del livello generale del PA100 che, comunque, costruito oggi, sarebbe nella classe dei 3,5-4,000€.
Altra caratteristica è che ad alto volume inizio a sentire un indurimento del suono, un inizio di fatica di ascolto anche se, questo, meglio di AM Audio, cioè col Puccini riesco a salire un po' di più che in precedenza.
In realtà Giuseppe Blanda, sapendo che ho le Martin Logan elettrostatiche, aveva espresso il dubbio: "ti ci vole il Maestro Anniversary!!!" che però con i suoi 55 cm di profondità avrebbe richiesto una finestra sul muro divisorio.....e qui arriva il Maestro 2.0 che rispetto all'altro ha dimensioni più normali e tutto quello che serve per governare le ML.
https://youtu.be/aCrXlYeGzkc?si=lPes5rWRe088Q5mh
Rapida trattativa, decisione presa, i primi di settembre entra (a fatica con i suoi 50kg) in casa, completo del suo cavo di alimentazione Airtech.
Bando alle ciance: ma come va il Maestro 2.0?
Se dovessi sintetizzare con uno slogan direi: linearità, controllo, trasparenza ed autorevolezza.
Il primo punto che ho voluto verificare è stata la resa ad alto volume.
L'impressione che si ha con questo amplificatore è che non ci sono limiti da parte sua, alzare il volume è ora un piacere fino a livelli reali di riproduzione, fino a che l'altoparlante ce la fa.
In realtà un limite l'ho trovato: la sopportazione del condomino del piano di sotto che dopo due giorni di test mi è venuto a suonare chiedendo di abbassare il volume.......
Un altro aspetto che ho riscontrato è come nel mio impianto sia migliorato il controllo delle basse frequenze. In precedenza a volte notavo come il wooferino delle ML si facesse prendere dall'entusiasmo, sopratutto con alcune registrazioni pop/rock.
Questa parte dello spettro mi sembra migliorata, almeno nel controllo portando ad un basso più frenato, poi nell'estensione la cassa è quello che è, ma una spazzolata di registrazioni di organo ed il basso di Mingus mi hanno confermato questo aspetto in maniera convincente.
Il violoncello ed il basso suonato con l'archetto evidenziano anche un altro fatto e cioè come questi strumenti vengano resi, quando serve, con la dovuta "ruvidità" cogliendo perfettamente l'effetto di sfregamento, la rasposità del crine sulla corda. Per un esempio tra i tanti vedi Attilio Zanchi in "Appointment in Milano" di Bobby Watson.
Analogamente gli ottoni, le trombe ed i corni che sono strumenti un po' spernacchianti.
Mi ricorda la sensazione provata quando passai dalle precedenti casse alle ESL, una riscoperta del suono caldo di questi strumenti. Ora un ulteriore passo avanti! Rava e Fresu che soffiano nella loro tromba sono uno spettacolo, anche se non emettono vere note (Shades of Chet - foné).
L'altro aspetto che mi preme sottolineare è il miglioramento in gamma media anche per quanto riguarda la voce umana, sempre focalizzata (se la registrazione lo consente) precisa e pulita.
In particolare amo le voci femminili e devo dire che su tanti dischi che ho provato la ricostruzione anche spaziale ogni tanto mi ha stupito. Ci sono momenti in cui ascolto in sottofondo, magari leggendo, e capita che l'ingresso di qualche strumento o l'attacco del cantato mi facciano alzare la testa e richiamino l'attenzione per il realismo.
Questo con il Maestro 2.0 mi capita molto più spesso.
Un ultimo cenno alla gamma alta che risulta presente, precisa, non in secondo piano ma mai fastidiosa o strillata.
Come diceva un vecchio audiofilo che conoscevo "i piatti sono piatti ed i campanellini sono campanellini, gli applausi applausi e non scrosci d'acqua.......".
Alla fine va trovato qualche difetto....vediamo.........
1) non ha l'uscita cuffia quindi andrebbe aggiunto uno specifico amplificatore che però non saprei dove attaccare perchè non c'è nemmeno l'uscita pre quindi ....... pazienza! Vedremo.
2) le scritte sopra i led: non si legge un tubo, quindi l'ingresso selezionato lo si deve capire ad intuito
che se questi sono i difetti, capite da voi che razza di apparecchio hanno sfornato in Audio Analogue!!!!
Attendo che il vicino esca di casa e via, di nuovo a manetta!
Se qualcuno avesse domande o curiosità ulteriori sono a disposizione. Il resto dell'impianto in cui è stato provato il Maestro 2.0 è in firma.
Saluti
Paolo
Lettore CD Audio Analogue Paganini 192/24 REV2.0; Giradischi Rega P8 - Luxman LMC-5 - Rega Fono MC; AMPLIFICATORE Audio Analogue Nuovo Maestro 2.0; DIFFUSORI Martin Logan Electromotion ESL; CAVI SEGNALE Van den Hul's The SOURCE HYBRID, AudioQuest Chicago, Ricable Primus; Rega; CAVI DI POTENZA: Ricable Custom Speaker H6S; Cuffie AKG K501, Beyerdynamic DT 770 PRO 80 Ohm, e Sennheiser RS 175U – TV Sony XR65A80J con AUNE X8 -Ricable DUO5 Ultimate