Taylor Swift, oltre 250.000 biglietti in due serate: fenomeno sociologico o anche artistico?

Provato e riprovato ad emozionarmi con le sue canzoni, eppure niente. Non mi dispiace il pop in tutte le sue versioni, mi è chiara l'importanza dei  canzonettari nella vita delle persone comuni, si veda come nei film "nostalgia" fondamentale è la colonna sonora con le canzono d' epoca. Ma niente, non riesco a distinguere una canzone dall' altra.

Presenza scenica? C'é, indubbiamente, ma mi chiedo dagli spalti dello stadio se si veda qualcosa di più di un puntino che si muove sul palco.

Innamoramento dei fan? Può darsi, anche se stranamente i pochi ragazzi (intesi come sesso maschile) intervistati sembravano gay. Buon per loro, per carità, ciò che intendo è che non sembrerebbe plausibile che ne siano innamorati. Più plausibile un transfer, ma a questo punto parliamo di psicologia (o sociologia) non di musica.

Quello che mi sembra mancare in particolare è uno stile musicale "forte" di quelli che già alle prime tre note ti fa dire "ok, questa è una canzone (/ sinfonia / assolo jazz /...)  di Xxxxx" roba che perfino una qualunque Madame o Angelina Mango (piaccia o non piaccia) sembrano avere...

Anche a me non emoziona la sua musica, mai acquistato un suo CD o vinile ma neppure una traccia in qualche playlist...

 eppure tra le varie "star" che sono passate dalle parti del Pop commerciale negli ultimi 30 anni , direi che indubbiamente è la più completa, prima di tutto è una vera songwriter, dal vivo è una macchina da guerra, anche solo per numero di live show... ma soprattutto a mio avviso incarna molto bene il prodotipo della "ragazza americana" bionda e bella.

Sembra perfetta per fare quello che fa. Basta per diventare un successo planetario di proporzioni mai viste? Alla fine mi interessa pure poco.

Mi intriga di più la musica di Billie Eilish, o meglio dei fratelli Eilish visto il ruolo molto importante che possiede nelle loro creazioni musicali.

 Recentemente ho ascoltato in musica liquida l'LP "Happier than Ever" e mi sembra godibile dall'inizio alla fine. Probabilmente rispetto alla collega sopracitata riesce meglio a toccare alcune corde interiori, più intime e profonde. Seppure rimane un disco "molto prodotto" e con sonarità assolutamente Pop beh... se trovo una copia colorata a buon prezzo...

Concordo su Billie Eilish... non credo che riempia gli stadi ma artisticamente è molto più intrigante... qui aggancio un tema che non da oggi mi lascia perplesso: possibile che da quasi  mezzo secolo - a cominciare credo che sia stata Madonna - le ragazze devono cantare in mutande?

Ok,  il "pacchetto" musica pop (a volte anche rock...) include che la star sia - o possa apparire come - un sex symbol, d' altro canto la tenuta "comoda" si giustifica con balletti sul palco ecc... chissà perché però di fronte a certe scene mi torna in mente la battuta di Pieraccioni in una edizione di Miss Italia in cui le ragazze già escluse dal concorso erano lì a far numero tutte intorno in costume da bagno, e lui "Oh che fate costì tutte ignude?"   Per una volta il bambino ha gridato che ad essere nudo non è il re ma... la regina!

audio_fan ha scritto:Concordo su Billie Eilish... non credo che riempia gli stadi ma artisticamente è molto più intrigante... qui aggancio un tema che non da oggi mi lascia perplesso: possibile che da quasi  mezzo secolo - a cominciare credo che sia stata Madonna - le ragazze devono cantare in mutande?

Ok,  il "pacchetto" musica pop (a volte anche rock...) include che la star sia - o possa apparire come - un sex symbol, d' altro canto la tenuta "comoda" si giustifica con balletti sul palco ecc... chissà perché però di fronte a certe scene mi torna in mente la battuta di Pieraccioni in una edizione di Miss Italia in cui le ragazze già escluse dal concorso erano lì a far numero tutte intorno in costume da bagno, e lui "Oh che fate costì tutte ignude?"   Per una volta il bambino ha gridato che ad essere nudo non è il re ma... la regina!

Viviamo in una società strutturalmente perversa, questo è il motivo "profondo" della mercificazione dei corpi.

vorrei chiarire che prima di pensare alla perversione come qualcosa di oscuro e maligno, è innanzitutto "relazione d'oggetto". Lavora sul registro del desiderio di oggetto. Questo lo si vede anche nel nostro hobby se vogliamo, ma diventa peggio quando trasforma letteralmente i soggetti in oggetti.

Per dirla tutta è un elemento fondante della società capitalista. Non sono comunista e neppure anti-capitalista, ma penso che negli ultimi 20 anni siamo andati pericolosamente "molto oltre" e questo crea enormi problemi anche di tenuta del pattosociale.

Ma qui sono OT.

sorry e buona serata.

Molto ben fatta questa analisi in cui mi ci ritrovo come un guanto.

I consensi molto spesso non denotano la grandezza di un personaggio, questo anche in molti altri ambiti ben più determinanti ..    

Un saluto.

Marco.

Miii che rodimento......