Da tubehornguy Ven Dic 08 2023, 11:34
Generalmente si consiglia di partire dai due diffusori perche sono il componente sul quale si riscontrano le differenze più marcate e anche perché le loro caratteristiche si ripercuotono sulla scelta del resto dei componenti.
Fatta 100 la "differenza" tra due impianti, direi che 70 è attribuibile ai diffusori, 25 all'ampli e 5 a tutto il resto, questo in un mondo ideale dove i cavi non vengono utilizzati al posto del l'equalizzatore ecc. ecc.
Questo per una serie di motivi, tra cui:
- alcuni diffusori, generalmente quelli a bassa sensibilità, distorcono almeno due ordini di grandezza più di tutto il resto (si arriva tranquillamente oltre il 10% contro lo 0,x di tutto il resto)
- i filtri passivi all'interno delle casse (che hanno funzioni ben piu complesse di indirizzare il "suono" a questo o quell'altro atoparlante) introducono rotazioni di fase che hanno un effetto potenzialmente nefasto sia sulla risposta che sulla capacita dinamica del diffusore, e sul soundstaging, e più sono complessi e più sono ricchi di componenti (induttanze, condensatori e resistenze) che a loro volta hanno distorsioni misurabili (condensatori), per non parlare delle decine se non centinaia di metri di "orribile filo di rame non audiofilo" di cui sono fatte le induttanze.
- infine, e questo è probabilmente l'aspetto più importante in assoluto, i diffusori sono semplicemente dei trasformatori elettromeccanici, cioè trasformano impulsi elettrici in movimento che essendo impresso all'aria si trasforma poi in variazioni della pressione percepite dal nostro apparato uditivo come suoni.
Per questo motivo sono l'interfaccia tra le nostre orecchie e il resto dell'impianto, dunque tutto quello che avviene a monte viene inevitabilmente "filtrato" dai diffusori, che per questa ragione finiscono per essere il vero "collo di bottiglia" di tutto l'impianto. Alcuni esempi: se un diffusore non riproduce frequenze sotto i 50hz poco importa quanto è lineare il resto dell'impianto quelle frequenze non arriveranno mai alle nostre orecchie. In maniera similare se un diffusore ha una distorsione del 10% il suono arriverà alle nostre orecchie irrimediabilmente distorto a prescindere dai valori di distorsione del resto dei componenti della catena (il discorso andrebbe approfondito perché esistono diversi tipi di distorsione più fastidiosi di altri ma non lo faccio per non dilungarmi).
Oltre alle differenze di natura acustica descritte sopra, i diffusori hanno caratteristiche elettriche che sono suscettibili di influenzare pesantemente la scelta degli amplificatori, e in particolare modulo dell'impedenza e sensibilità, e aggiungerei anche xmax dei woofer.
Un modulo "tormentato" presuppone inevitabilmente l'accoppiamento ad amplificatori che tendono a non seguire tale andamento che si tradurrebbe in dislinearita della risposta in frequenza su carico reale, non essendo i diffusori un carico resistivo puro. Tradotto in parole povere, un diffusore del genere non va abbinato ad un valvolare single ended o comunque con bassi valori di retroazione.
La sensibilita a sua volta è importante nell'abbinamento con l'ampli perché se ho un diffusore da 102db posso abbinarlo ad un ampli da 10watt, se ho un diffusore da 84db no, anche perché come dicevo sopra i diffusori a bassa sensibilita presentano valori di distorsione di molto superiori per cui associando questi all'inevitabile clipping dell'ampli da pochi watt ci ritroviamo al festival della distorsione (che magari ad alcuni può anche piacere ma questo è un altro discorso).
Infine va tenuto conto del fatto che più i woofer sono piccoli maggiore dovrà essere la loro "corsa" (xmax) per muovere lo stesso cvolume d'aria di un woofer con superficie maggiore. Per ottenere questo è necessario utilizzare sospensioni molto morbide che volendo fare un paragone automobilistico continuano a oscillare anche dopo la buca (impulso proveniente dall'ampli), il che si traduce in code acustiche (basso "slabbrato", rimbombante e ognuno usa il termine che più preferisce).
Per evitare che questo succeda è necessario un ampli con un fattore di smorzamento elevato, che come un buon ammortizzatore ferma l'oscillazione immediatamente dopo la buca.
Non tutti gli amplificatori hanno lo stesso fattore di smorzamento, nei valvolari single ended questo è molto basso, nei valvolari in push pull e mediamente basso, negli ampli a stato solido e generalmente sufficientemente alto, negli ampli in classe D è spesso molto alto.
Per tutti questi motivi la scelta del diffusore non può prescindere dall'ampli a cui abbinarlo e viceversa. Nel senso che se per ascolti fatti sappiamo che preferiamo un certo tipo di amplificatore, dovremmo scegliere dei diffusori in grado di assecondarne le caratteristiche anziché metterlo in crisi.
Mi sono forse dilungato troppo, ma la questione che hai posto lo merita e penso possa essere utile per molti che leggono, più che per gli iscritti che probabilmente queste cose già le sanno.