audio_fan ha scritto:..digitalizzare il suono presumo sia contrario ad obiettivi di eccellenza nella resa.
Anchi'io ero di questo avviso, poi trovandomi a dover gestire dei problemi risolvibili solo tramite DSP, e quindi doppia conversione vista la natura dell'impianto, ho fatto dei test e mi sono convinto del contrario.
A questo link è possibile scaricare dei files che comprendono il file originale e lo stesso file dopo 1, 5 e 10 conversioni AD/DA a 16 bit (se le conversioni fossero state effettuate a 24bit la qualità sarebbe ovviamente ancora migliore). Mandando una email con le vostre osservazioni vi sarà inviato il risultato.
Dalla stessa pagina e anche possibile scaricare dei file di cui si sa prima quante conversioni hanno subito, anche se in tal caso, sapendo in partenza cosa si sta ascoltando, non sarà più un blind test.
Confrontare i risultati dei due test (in cieco e non), può essere utile anche per individuare il grado di autosuggestione che caratterizza le nostre percezioni, cosa utile da tenere presente in futuro.
A molti non piacerà questo approccio, ne i risultati dei test se li faranno, però credo che essere onesti con se stessi sia un passo fondamentale verso un miglioramento reale e non presunto del proprio impianto, cosa che in molti sacrificano in favore di convinzioni più o meno radicate e/o per sentito dire.
In ogni caso tutto nella vita è frutto di compromessi e il nostro hobby non sfugge alla regola.
Anche volendo ammettere che una sola conversione comporti un degrado percepibile (il che come dicevo sopra è tutto da dimostrare) bisogna valutare se è più impattante un suono squilibrato dall'ambiente, che a tutti gli effetti e da considerare parte integrante e fondamentale della catena, oppure una conversione in digitale per usufruire di una correzione DRC.
Chiaramente è possibile intervenire anche sull'ambiente con elementi di vario genere ma raramente si ottengono risultati validi senza interventi pesanti e invasivi. Altrettanto vero che anche i DRC non fanno miracoli per cui di solito la soluzione migliore consiste nella combinazione dei due interventi.
Nel caso di chi ha aperto il thread mi sembra (dalla foto) si tratti di un negozio o di un esercizio di qualche genere dunque dubito siano possibili trattamenti ambientali invasivi.
PS.
Poi magari tutte queste osservazioni sono irrilevanti perché la sorgente dell'impianto in questione è già digitale (cosa che sarebbe utile sapere per poter dare un consiglio) per cui non c'è da fare alcuna conversione e basta applicare una correzione sulla sorgente.