Buongiorno a tutti.
Scrivo per un parere.
Il mio impianto è costituito da diffusori Duevel Planets, amplificatore Naim Nait 5si, lettore CD Naim CD5x, per la liquida minipc con Daphile collegato via USB ad un DAC Topping E30. Inoltre, ma non è questo l’oggetto del post, un giradischi Pro_Ject Debut Carbon II con Sumiko Olympia.
La questione riguarda il front-end digitale.
Mi sono preso qualche giorno per fare un confronto in tutta tranquillità tra il lettore CD e il sistema Daphile + Topping. La fonte erano i CD, ovviamente, sul Naim e la loro versione rippata in lossles (flac e alac) sul minipc collegato all’E30.
Ora, sicuramente complice l’ambiente (non malaccio, ma lungi dall’essere perfetto per l’ascolto, trattandosi comunque di un soggiorno adibito anche all’uso quotidiano), complice la mia limitata capacità analitica, complice il resto della catena… Alla fine non ho notato differenze sostanziali tra i due sistemi digitali. Anzi, forse preferisco il sistema Daphile + Topping. Lo sento, se non più dettagliato, comunque leggermente più aperto sulle alte. Anche la scena sonora, già ampia per l’omnidirezionalità dei diffusori, forse col Topping è ancora più ampia.
So che il mio CD5x, pur valutato benissimo in molte riviste e siti (mi viene in mente la recensione di TNT-Audio del 2007, per esempio), dal numero di serie risale al 2004 (l’ho comprato usato un paio di anni fa).
Chiedo a voi, per pura curiosità: ci può stare che un DAC odierno da circa 150 euro possa quantomeno essere paragonabile a un ottimo lettore CD, ma quasi di 20 anni fa? O devo prenotare un esame audiometrico? :-)
Visto che non prevedo interventi di correzione acustica nella stanza e che forse, tra qualche anno, al massimo sostituirò i diffusori, sto accarezzando l’idea di vendere il lettore CD per reinvestire i soldi sulle casse, in futuro.
Grazie a chi vorrà rispondere.
Scrivo per un parere.
Il mio impianto è costituito da diffusori Duevel Planets, amplificatore Naim Nait 5si, lettore CD Naim CD5x, per la liquida minipc con Daphile collegato via USB ad un DAC Topping E30. Inoltre, ma non è questo l’oggetto del post, un giradischi Pro_Ject Debut Carbon II con Sumiko Olympia.
La questione riguarda il front-end digitale.
Mi sono preso qualche giorno per fare un confronto in tutta tranquillità tra il lettore CD e il sistema Daphile + Topping. La fonte erano i CD, ovviamente, sul Naim e la loro versione rippata in lossles (flac e alac) sul minipc collegato all’E30.
Ora, sicuramente complice l’ambiente (non malaccio, ma lungi dall’essere perfetto per l’ascolto, trattandosi comunque di un soggiorno adibito anche all’uso quotidiano), complice la mia limitata capacità analitica, complice il resto della catena… Alla fine non ho notato differenze sostanziali tra i due sistemi digitali. Anzi, forse preferisco il sistema Daphile + Topping. Lo sento, se non più dettagliato, comunque leggermente più aperto sulle alte. Anche la scena sonora, già ampia per l’omnidirezionalità dei diffusori, forse col Topping è ancora più ampia.
So che il mio CD5x, pur valutato benissimo in molte riviste e siti (mi viene in mente la recensione di TNT-Audio del 2007, per esempio), dal numero di serie risale al 2004 (l’ho comprato usato un paio di anni fa).
Chiedo a voi, per pura curiosità: ci può stare che un DAC odierno da circa 150 euro possa quantomeno essere paragonabile a un ottimo lettore CD, ma quasi di 20 anni fa? O devo prenotare un esame audiometrico? :-)
Visto che non prevedo interventi di correzione acustica nella stanza e che forse, tra qualche anno, al massimo sostituirò i diffusori, sto accarezzando l’idea di vendere il lettore CD per reinvestire i soldi sulle casse, in futuro.
Grazie a chi vorrà rispondere.