Bentrovati a tutti,
visto che alcuni amici del forum me lo hanno chiesto, vi riporto con piacere quelle che sono le mie impressioni di ascolto di questa favolosa macchina, a quasi tre mesi dal suo acquisto.
Premetto che la gestazione dell'acquisto è stata complicata, perchè in prima battuta, sbagliando non poco, mi ero indirizzato sul solo motore sp10R, che avevo ordinato presso un altro rivenditore, pensando che sarei stato in grado di alloggiare il tutto in un plinto ad hoc, risparmiando dei bei soldini. Mi sono poi reso conto che avrei commesso un gravissimo errore, che forse non mi avrebbe fatto apprezzare appieno la raffinatezza di questo giradischi.
Prima di arrivare al 1000R, che per me rappresenta un punto di arrivo nel mio cammino analogico, ho posseduto per sei anni, ininterrottamente il 1200G, che ho usato con soluzioni non ortodosse ma funzionali anche con bracci suppletivi. Mentre il 1200G non poteva essere collocato sul mio scadente mobiletto porta elettroniche, perchè bastava battere in terra per udire il ritorno acustico sui diffusori, il che mi costrinse ad alloggiarlo su mensola a muro portante, il 1000R può essere posizionato un pò dove si vuole, perchè si può battere in terra con una clava senza ritorno acustico. So già che l'amico Alessandro interverrà e dissentirà sul punto, ma per me è un carro armato che in funzione è insensibile a feedback acustici.
Venendo al braccio, lo stesso non ha nulla in comune con quello del G, a cominciare dall'aspetto cromatico che è difforme, e mi fa pensare che la lega di magnesio e la lavorazione della canna non sia la medesima. Inoltre la base della torretta è imponente, pari a più del doppio della basetta del braccio del G, e questo ha una influenza a mio avviso enorme sulla resa sonora, perchè la dissipazione delle vibrazioni del braccio è molto migliore. L'attacco è poi pentapolare, e la basetta su cui è installato il braccio è solidale al motore ma non solidale al plinto, dal quale è disaccoppiato completamente. Questo vale anche per le basette suppletive, quindi i bracci secondari lavoreranno esattamente come il primario di serie.
I piedini smorzanti sono molto più grandi di quelli del G, in dotazione si hanno tre contrappesi ausliari e non due, oltre a 4 dischi che possono essere frapposti tra i piedoni ed il telaio per rendere la base interamente rigida. Questa soluzione è sconsigliata nel manuale dalla Technics/Panasonic, a meno che non si collochi il giradischi su di una base antismica del tutto disaccoppiata dal pavimento e dalle pareti. Il piatto come sappiamo pesa circa 8 kg, e l'alimentazione è esterna in switching. Qui ognuno la pensa a modo suo, a me non importa un fico secco che non ci sia un toroidale classico od altro alimentatore lineare tradizionale, perchè il giraischi suona in modo eccelso, quindi l'alimentazione va bene così.
Ho provato vari cavi phono, quello che più mi piace è un Nonotec, oramai fuori produzione - l'azienda ha chiuso purtroppo i battenti, i cavi phono sono secondo le mie recchie eccezionali. Al momento le testine che ho provato in sessioni prolungate sono state la Dynavector XV1S, la Lyra Titan i, la testina top di gamma di Cartridge Lab - senza dubbio n spanne sopra tutte le altre - la Monster 1000, la Denon 103R. Sono in attesa dell'arrivo della basetta secondaria per installare il braccio Ortofon RS212D, che mi permetterà di utilizzare anche la FR7. Ho alternato step up XF1L, XG5, XG7, prepre ZYX CPP1, CIRO MARZIO/CARTRIDGE LAB, in ingresso nel phono MM del convergent SL1 ULTIMATE MK2 aggiornato dalla casa.
Date le premesse, il giradischi suona a mio parere al vertice analogico, ben oltre il suo prezzo, elevato ma non elevatissimo al cospetto di molti altri marchi, che propongono gira molto più costosi.
La prima cosa che colpisce è il suono estremamente naturale, profondo, esteso in larghezza, altezza e profondità, corposo e dinamico, con un basso estesissimo, articolatissimo e sempre sostenuto, molto presente e tridimensionale. La maggiore ricchezza di armoniche rende ogni disco più bello, più credibile, tridimensionale e naturale, cosa che con il 1200G non si otteneva. La differenza sonica tra le due macchine è enorme. Avendo avuto in casa negli ultimi mesi anche l'sp10mk2, posso dire che il salto in avanti operato dalla TECHNICS è notevolissimo rispetto alla vecchia generazione di sp10. Nessuna asprezza, nessuna iperdefinizione, nessuno sbilanciamento o colorazione del suono è udibile con questa macchina, che risalta la qualità od i difetti di ciò che viene utilizzato, sia a valle che a monte. I diffusori spariscono completamente, e si viene assorti nella musica, con un palcoscenico plastico, ed una ricchezza di particolari coesi tra loro .. posso dire che utilizzando testine di livello assoluto, si ottiene con le incisioni di alta qualità una resa sonora che illude la mente e le orecchie, trasportando l'ascoltatore ad un concerto. Sto ascoltando in questo momento, mentre scrivo, un disco di Pat Metheny, Under the Missoury Sky, con la XV1S, e differenze rispetto a quanto udito in Auditorium in platea non ne percepisco.. stesso discorso per Paolo Conte Venaria Reale, un ascolto molto simile a quello in cavea dell'Auditorium al suo concerto in platea.. cosa posso dire di più, chi se lo può permettere lo tenga in seria considerazione, perchè è la porta di ingresso per l'analogico di fascia altissima, per la illusione dei nostri sensi .. perchè probabilmente diverrà un assegno circolare, come accaduto con il 1200G - € 3.000,00 lo pagai nel 2016 ed € 3.000,00 ho recuperato nel 2023 .. non sarà l'unico giradischi in grado di tali prestazioni, ma sicuramente è il più economico tra quelli in grado di rendere un tale livello musicale.
Aggiungo che cambiare il tappetino è deleterio, come segnalato anche da Fremer su Stereophile, e che il braccio di serie non si adatta, come giusto che sia per una massa media, alla bassa cedevolezza. La 103 ad esempio non canta come invece avviene con il braccio Ortofon che posseggo.. stessa cosa per la FR7, che pur risuonando ad 8hz con il peso ausiliario resta esile e priva di corpo, e questo a riprova che il disco test, pure lui, serve a ben poco per capire se l'accoppiamento braccio/testina sia corretto.. le porte della mia casa sono sempre aperte agli appasionati, quindi chi gravita per Roma e dintorni può togliersi la curiosità di ascoltarlo in una catena analogica che reputo molto equilibrata e corretta ..
visto che alcuni amici del forum me lo hanno chiesto, vi riporto con piacere quelle che sono le mie impressioni di ascolto di questa favolosa macchina, a quasi tre mesi dal suo acquisto.
Premetto che la gestazione dell'acquisto è stata complicata, perchè in prima battuta, sbagliando non poco, mi ero indirizzato sul solo motore sp10R, che avevo ordinato presso un altro rivenditore, pensando che sarei stato in grado di alloggiare il tutto in un plinto ad hoc, risparmiando dei bei soldini. Mi sono poi reso conto che avrei commesso un gravissimo errore, che forse non mi avrebbe fatto apprezzare appieno la raffinatezza di questo giradischi.
Prima di arrivare al 1000R, che per me rappresenta un punto di arrivo nel mio cammino analogico, ho posseduto per sei anni, ininterrottamente il 1200G, che ho usato con soluzioni non ortodosse ma funzionali anche con bracci suppletivi. Mentre il 1200G non poteva essere collocato sul mio scadente mobiletto porta elettroniche, perchè bastava battere in terra per udire il ritorno acustico sui diffusori, il che mi costrinse ad alloggiarlo su mensola a muro portante, il 1000R può essere posizionato un pò dove si vuole, perchè si può battere in terra con una clava senza ritorno acustico. So già che l'amico Alessandro interverrà e dissentirà sul punto, ma per me è un carro armato che in funzione è insensibile a feedback acustici.
Venendo al braccio, lo stesso non ha nulla in comune con quello del G, a cominciare dall'aspetto cromatico che è difforme, e mi fa pensare che la lega di magnesio e la lavorazione della canna non sia la medesima. Inoltre la base della torretta è imponente, pari a più del doppio della basetta del braccio del G, e questo ha una influenza a mio avviso enorme sulla resa sonora, perchè la dissipazione delle vibrazioni del braccio è molto migliore. L'attacco è poi pentapolare, e la basetta su cui è installato il braccio è solidale al motore ma non solidale al plinto, dal quale è disaccoppiato completamente. Questo vale anche per le basette suppletive, quindi i bracci secondari lavoreranno esattamente come il primario di serie.
I piedini smorzanti sono molto più grandi di quelli del G, in dotazione si hanno tre contrappesi ausliari e non due, oltre a 4 dischi che possono essere frapposti tra i piedoni ed il telaio per rendere la base interamente rigida. Questa soluzione è sconsigliata nel manuale dalla Technics/Panasonic, a meno che non si collochi il giradischi su di una base antismica del tutto disaccoppiata dal pavimento e dalle pareti. Il piatto come sappiamo pesa circa 8 kg, e l'alimentazione è esterna in switching. Qui ognuno la pensa a modo suo, a me non importa un fico secco che non ci sia un toroidale classico od altro alimentatore lineare tradizionale, perchè il giraischi suona in modo eccelso, quindi l'alimentazione va bene così.
Ho provato vari cavi phono, quello che più mi piace è un Nonotec, oramai fuori produzione - l'azienda ha chiuso purtroppo i battenti, i cavi phono sono secondo le mie recchie eccezionali. Al momento le testine che ho provato in sessioni prolungate sono state la Dynavector XV1S, la Lyra Titan i, la testina top di gamma di Cartridge Lab - senza dubbio n spanne sopra tutte le altre - la Monster 1000, la Denon 103R. Sono in attesa dell'arrivo della basetta secondaria per installare il braccio Ortofon RS212D, che mi permetterà di utilizzare anche la FR7. Ho alternato step up XF1L, XG5, XG7, prepre ZYX CPP1, CIRO MARZIO/CARTRIDGE LAB, in ingresso nel phono MM del convergent SL1 ULTIMATE MK2 aggiornato dalla casa.
Date le premesse, il giradischi suona a mio parere al vertice analogico, ben oltre il suo prezzo, elevato ma non elevatissimo al cospetto di molti altri marchi, che propongono gira molto più costosi.
La prima cosa che colpisce è il suono estremamente naturale, profondo, esteso in larghezza, altezza e profondità, corposo e dinamico, con un basso estesissimo, articolatissimo e sempre sostenuto, molto presente e tridimensionale. La maggiore ricchezza di armoniche rende ogni disco più bello, più credibile, tridimensionale e naturale, cosa che con il 1200G non si otteneva. La differenza sonica tra le due macchine è enorme. Avendo avuto in casa negli ultimi mesi anche l'sp10mk2, posso dire che il salto in avanti operato dalla TECHNICS è notevolissimo rispetto alla vecchia generazione di sp10. Nessuna asprezza, nessuna iperdefinizione, nessuno sbilanciamento o colorazione del suono è udibile con questa macchina, che risalta la qualità od i difetti di ciò che viene utilizzato, sia a valle che a monte. I diffusori spariscono completamente, e si viene assorti nella musica, con un palcoscenico plastico, ed una ricchezza di particolari coesi tra loro .. posso dire che utilizzando testine di livello assoluto, si ottiene con le incisioni di alta qualità una resa sonora che illude la mente e le orecchie, trasportando l'ascoltatore ad un concerto. Sto ascoltando in questo momento, mentre scrivo, un disco di Pat Metheny, Under the Missoury Sky, con la XV1S, e differenze rispetto a quanto udito in Auditorium in platea non ne percepisco.. stesso discorso per Paolo Conte Venaria Reale, un ascolto molto simile a quello in cavea dell'Auditorium al suo concerto in platea.. cosa posso dire di più, chi se lo può permettere lo tenga in seria considerazione, perchè è la porta di ingresso per l'analogico di fascia altissima, per la illusione dei nostri sensi .. perchè probabilmente diverrà un assegno circolare, come accaduto con il 1200G - € 3.000,00 lo pagai nel 2016 ed € 3.000,00 ho recuperato nel 2023 .. non sarà l'unico giradischi in grado di tali prestazioni, ma sicuramente è il più economico tra quelli in grado di rendere un tale livello musicale.
Aggiungo che cambiare il tappetino è deleterio, come segnalato anche da Fremer su Stereophile, e che il braccio di serie non si adatta, come giusto che sia per una massa media, alla bassa cedevolezza. La 103 ad esempio non canta come invece avviene con il braccio Ortofon che posseggo.. stessa cosa per la FR7, che pur risuonando ad 8hz con il peso ausiliario resta esile e priva di corpo, e questo a riprova che il disco test, pure lui, serve a ben poco per capire se l'accoppiamento braccio/testina sia corretto.. le porte della mia casa sono sempre aperte agli appasionati, quindi chi gravita per Roma e dintorni può togliersi la curiosità di ascoltarlo in una catena analogica che reputo molto equilibrata e corretta ..