Mauro ha scritto:Domanda/Curiosità reale e assolutamente non provocatoria.
In ambito "audiofilo", leggo in rete molte critiche sulla musica dei Maneskin.
Visto che qui siete in tanti a vivere, anche professionalmente, il mondo della musica, sapreste dirmi cosa c'è che non va? Tecnica? Qualità?
Personalmente non mi dispiacciono, ma non so valutarli da un punto di vista diciamo tecnico.
Grazie
Mauro
Tema controverso, ma sparo la mia, mi piace "osare".
Tecnicamente non sono nulla di speciale, sono indubbiamente migliorati negli ultimi anni, ma il loro livello tecnico non è sicuramente altissimo, strumentalmente parlando.
Forse quello che è più migliorato e maturato è il batterista, Ethan, preciso e potente. Anche Damiano oltre al suo timbro naturale molto particolare e riconoscibile, dal vivo non ha fatto grossi errori, anzi decisamente sopra la media di molte star (coetanee) di livello internazionale. Dopo viene il chitarrista, abbastanza impreciso nelle parti soliste, anche perché nato come chitarrista ritmico che per forza di cose ha dovuto tirare fuori un qualche estro solistico. Ci riesce a suo modo, è quello che nei live suona più di tutti, accompagna Damiano con l'acustica in un palchetto in mezzo al pubblico e addirittura ha un suo momento di qualche minuto tutto suo, che personalmente non mi fa impazzire.... anzi..., ma il pubblico sembra apprezzare... quindi... funziona...
La bassista tecnicamente ha imparato la sua parte, è sempre a tempo.... simpatica, carina e "spumeggiante" il suo personaggio funziona...
La loro performace musicale si esprime al meglio sicuramente nei live, il loro Leader e cantante Damiano è senza ombra di dubbio un discreto animale da palcoscenico, esteticamente sia lui che la bassista sono spigliati e videogenici e questo aiuta e non poco quando si tratta di "bucare il video" e arrivare al grande pubblico.
Ho visto secondo concerto a Bologna quest'anno e diciamo che per i giovanissimi sono riusciti a creare un clima da "Rock Party" che difficilmente potrebbero gustare in questi anni soprattutto riuscendo a riempire per 2 serate consecutive una struttura come quella dell'Unipol Arena.
Per chi ha visto i protagonisti del grande rock degli anni 70-80 sinceramente mi è parsa una sorta di "meta-rappresentazione" di quello che non c'é più, soprattutto dello spirito "contro il sistema che il rock possedeva", lo show dei Maneskin sembra la versione "Gardaland", addomesticata e addolcita di quello che facevano più di 40 anni fa i Led Zeppelin e soci...
Detto questo il loro successo è a mio avviso frutto di un fortunato mix uscito nel momento giusto, quando il modo doveva e voleva uscire dai cupi mesi del lookdown pandemico, la loro vittoria a San Remo era senza pubblico in sala...
Hanno azzeccato uno strano mix che "suona come una novità" pur richiamandosi alle sonorità del passato e anche alla struttura dei barani... chi più faceva l'assolo di chitarra ad ogni brano?