Le prove del Gazebo - Hifiman Susvara, Niimbus US5 Pro e Sonnet Pasithea

Da Siracusa è una passeggiata 
Ma qualche impressione d ascolto senza che ci presentiamo tutti sotto casa tua? 

Zap67 ha scritto:

remasters ha scritto:Da Siracusa è una passeggiata 
Ma qualche impressione d ascolto senza che ci presentiamo tutti sotto casa tua? 

andiamo insieme?  

Mi piacerebbe ma la mia condizione familiare non me lo permette...

carloc ha scritto:Oggi, complice il fresco e la visita del mitico Giancarlo Massa, ho riascoltato il combo Niimbus, Susvara e Metrum Onyx.

Non trovo ulteriori parole per definire la bontà del risultato finale. Giancarlo, riascoltandolo, ha confermato che si tratta di un combo di livello assoluto.  

 e ci mancherebbe quel "combo" lì supera abbondantemente i 10.000 eurozzi se non sbaglio

Mi inserisco a gamba (non) tesa nel thread visto che ho da poco acquistato il Niimbus 5. Era da qualche tempo che ero curioso di capire il livello attuale degli amplificatori di Lake People atteso che diversi anni fa avevo con soddisfazione un Violectric V281. Prima del Niimbus ho avuto per un paio di mesi un Violectric V550 che ho permutato con il Niimbus grazie alla gentilezza del distributore Playstereo
A parte la questione estetica (può piacere o no, a me piace), l ampli costruttivamente mi ha fatto un ottima impressione, insomma si presenta bene, è un bel parallelepipedo neppure troppo piccolo. 
La prima impressione sonora (la catena di ascolto era Cocktail X50d -> M2teck Younk mk3 con il suo alimentatore Van der Graf) con la Susvara, settando il gain a +12, è stata, paradossalmente di minor potenza rispetto al Violectric (anche esso settato a +12)  anche se il Niimbus sulla carta è più potente. In ogni caso ( a parte che potrei aumentare il gain), la gestione del volume con la Susvara era più che soddisfacente visto che a ore 12 era forte e a ore 2, se lo si tiene per più di mezz'ora, si rischia la sordità credo. 
Dove il Niimbus è a mio avviso significativamente superiore al V550 è proprio nella raffinatezza con cui porge il messaggio sonoro. Complice forse il rumore di fondo più basso (direi inesistente), tutti i dettagli della trama sonora vengono evidenziati in scioltezza, senza sforzo, contribuendo alla ricostruzione di un soundstage estremamente credibile. Lo stesso non è particolarmente esteso in larghezza né in profondità ma assolutamente coerente a seconda della cuffia che si usa (con la Susvara è più contenuto rispetto alla 800) e soprattutto consente di distinguere con facilità tutti gli strumenti che vengono distintamente scolpiti. 
Ho rispolverato la vecchia Sony Z1r che non ascoltavo da tempo senza abbassare il gain (per pura pigrizia). Contrariamente a ciò che pensavo la Sony ha molto gradito la corrente in entrata senza scomporsi e restituendo un suono molto "tattile" e con una articolazione del basso di assoluto rilievo oltreché controllata. 
Insomma un ampli che fa suonare molto molto bene qualunque cuffia che le venga data in pasto e che penso rimarrà nella mia "scuderia" per un bel po ...