Nello spulciare le liste dei più grandi chitarristi della storia, è comparso ovviamente anche Tom Verlaine, accanto la data di morte, 2023.
Ho scoperto con quasi un mese di ritardo che anche lui se ne è andato.
Si parla del leader dei mitici Television, come se non bastasse autore da solista di alcuni album straordinari, e chitarrista eccezionale.
Purtroppo non ho avuto il piacere di vederlo live.
Un sentito grazie a l'ennesimo grande artista che in questo nefasto 2023 ci ha lasciato per sempre.
Ascoltate il duetto delle due chitarre. Straordinario !!!! Hanno fatto scuola nel rock punk New Wave !!!!!!!!
È considerato uno degli album più acclamati ed innovativi nella storia del rock, uno dei capolavori della musica new wave[2] oltre ad essere anticipatore del genere post punk.
Dal disco sono stati estratti due singoli, Marquee Moon e Prove It.
La canzone che dà titolo all'album è stata inserita al 51º posto nella lista dei migliori 100 pezzi chitarristici della rivista Q.
Ho scoperto con quasi un mese di ritardo che anche lui se ne è andato.
Si parla del leader dei mitici Television, come se non bastasse autore da solista di alcuni album straordinari, e chitarrista eccezionale.
Purtroppo non ho avuto il piacere di vederlo live.
Un sentito grazie a l'ennesimo grande artista che in questo nefasto 2023 ci ha lasciato per sempre.
Ascoltate il duetto delle due chitarre. Straordinario !!!! Hanno fatto scuola nel rock punk New Wave !!!!!!!!
Da WIKIPEDIA
È il loro disco più famoso nel quale si distingue il leader Tom Verlaine che grazie al suo particolare stile ha rinnovato il suono della chitarra elettrica nel rock.[2]È considerato uno degli album più acclamati ed innovativi nella storia del rock, uno dei capolavori della musica new wave[2] oltre ad essere anticipatore del genere post punk.
Dal disco sono stati estratti due singoli, Marquee Moon e Prove It.
Ricezione[modifica | modifica wikitesto]
L'album è stato inserito al 128º posto nella classifica dei migliori 500 album di tutti i tempi, stilata dalla rivista statunitense Rolling Stone[3]; è incluso nella lista dei 100 migliori dischi punk del magazine inglese Q (Maggio 2002, p. 143); è al 2º posto nella lista dei migliori album di debutto (dopo The Velvet Underground & Nico) compilata dalla rivista inglese Uncut (Novembre 2001, p. 134).La canzone che dà titolo all'album è stata inserita al 51º posto nella lista dei migliori 100 pezzi chitarristici della rivista Q.