Attenzione al Marantz cd6007

ziokappa ha scritto:Salve a tutti. Ho appena comprato un Marantz CD 6007 con il tanto decantato DAC AK4490. beh almeno credevo. il DAC AK4490 non c'è. al suo posto un ESS dac che a quanto pare hanno montato per ritardi di produzione senza dire niente a nessuno. Ora non so se sia meglio o peggio ma non è questo il punto. La stessa cosa potrebbe essere accaduta anche per l'amplificatore equivalente il pm6007 che possiedo ma che non riesco a smontare. se qualcuno sapesse qualcosa gradirei un riscontro. A parte la qualità che non posso comparare mi sento preso in giro.Una questione di principio.

PaoloDM ha scritto:Magari suona meglio...

angel72 ha scritto:a me sembra che le aziende specifichino sempre il loro diritto a cambiare progetto senza darne preavviso e senza che questo generi per i consumatori la possibilità di accampare pretese varie. La faccio semplice ma il succo è questo, del resto a loro volta acquistano componentistica da terzi esponendosi a vari rischi, come disponibilità, variazioni di prezzo, container su navi bloccate nel canale di suez etc etc etc

Nimalone65 ha scritto:

ziokappa ha scritto:Salve a tutti. Ho appena comprato un Marantz CD 6007 con il tanto decantato DAC AK4490. beh almeno credevo. il DAC AK4490 non c'è. al suo posto un ESS dac che a quanto pare hanno montato per ritardi di produzione senza dire niente a nessuno. Ora non so se sia meglio o peggio ma non è questo il punto. La stessa cosa potrebbe essere accaduta anche per l'amplificatore equivalente il pm6007 che possiedo ma che non riesco a smontare. se qualcuno sapesse qualcosa gradirei un riscontro. A parte la qualità che non posso comparare mi sento preso in giro.Una questione di principio.

Potresti attivare il diritto di recesso , credo sia obbligatorio almeno per le prime 2 settimane dall’acquisto .

angel72 ha scritto:a me sembra che le aziende specifichino sempre il loro diritto a cambiare progetto senza darne preavviso e senza che questo generi per i consumatori la possibilità di accampare pretese varie. La faccio semplice ma il succo è questo, del resto a loro volta acquistano componentistica da terzi esponendosi a vari rischi, come disponibilità, variazioni di prezzo, container su navi bloccate nel canale di suez etc etc etc

angel72 ha scritto:a me sembra che le aziende specifichino sempre il loro diritto a cambiare progetto senza darne preavviso e senza che questo generi per i consumatori la possibilità di accampare pretese varie. La faccio semplice ma il succo è questo, del resto a loro volta acquistano componentistica da terzi esponendosi a vari rischi, come disponibilità, variazioni di prezzo, container su navi bloccate nel canale di suez etc etc etc

ispanico ha scritto:

angel72 ha scritto:a me sembra che le aziende specifichino sempre il loro diritto a cambiare progetto senza darne preavviso e senza che questo generi per i consumatori la possibilità di accampare pretese varie. La faccio semplice ma il succo è questo, del resto a loro volta acquistano componentistica da terzi esponendosi a vari rischi, come disponibilità, variazioni di prezzo, container su navi bloccate nel canale di suez etc etc etc

Infatti è proprio così, che poi ci sia un problema nell'aggiornamento delle specifiche siamo tutti d'accordo...intanto loro (le aziende) ci hanno avvisato anzitempo.

Nimalone65 ha scritto:

angel72 ha scritto:a me sembra che le aziende specifichino sempre il loro diritto a cambiare progetto senza darne preavviso e senza che questo generi per i consumatori la possibilità di accampare pretese varie. La faccio semplice ma il succo è questo, del resto a loro volta acquistano componentistica da terzi esponendosi a vari rischi, come disponibilità, variazioni di prezzo, container su navi bloccate nel canale di suez etc etc etc

“ Il consumatore può recedere, senza dare alcuna giustificazione e senza penalità, inviando al venditore una comunicazione scritta tramite raccomandata a/r entro 10 giorni lavorativi dalla data di conclusione del contratto (per i servizi) o di consegna della merce (per i beni).” 


Quando il recesso e illegittimo?


Il recesso, prosegue la Cassazione, seppur effettuato nel rispetto del contratto, può ugualmente qualificarsi come illegittimo quando operato nella consapevolezza di arrecare un danno ingiusto all'altro contraente

Inoltre : 

Quanto tempo ho per restituire un acquisto in negozio?


quattordici

Il consumatore è tenuto alla restituzione dei beni entro quattordici giorni dalla data in cui ha comunicato al professionista la sua decisione di esercitare il diritto di ripensamento. Il termine è rispettato se il consumatore rispedisce i beni prima della scadenza suddetta.