Come avevo promesso quando ho descritto il mio impianto nell'apposita sessione sono a raccontarvi come stanno andando gli ascolti con le cuffie in oggetto.
Prima descrivo i due impianti che sto utilizzando a casa per ascoltare questa cuffia:
Comincio dalle osservazioni “fisiche”:
Dopo 15 giorni:
Dopo due mesi
Confronti con le mie cuffie
Riassunto sui pregi della Dan Clark Stealth
Riassunto dei difetti della Dan Clark Stealth
Prima descrivo i due impianti che sto utilizzando a casa per ascoltare questa cuffia:
- - Router fornito dal provider, nuc con Roon Rock, nas Qnap ed switch Aqvox tutti alimentati con lineari Keces P8
- - Impianto studio: pc con windows 10 senza alcuna ottimizzazione collegato via USB ad un Halo Cyan
- - Impianto sala: dac MSB Premier con suo Powerbase ed ingresso ethernet Renderer 2, amplificatore cuffie MSB Reference Headphone Amp
- - Cuffie in dotazione: Sennheiser HD800 (prima serie) e Fostex TH909
Comincio dalle osservazioni “fisiche”:
- - La cuffia è leggera, si porta senza problemi per ore, non preme sulla testa, la forma dei cuscinetti “accoglie” le orecchie in un “vano” di forma corretta e le lascia libere, senza compressioni
- - La leggerezza della cuffia si “paga” con uno scarso isolamento con l’esterno: la musica si sente, attenuata ma si sente, anche all’esterno ed anche il rumore esterno riesce a penetrare, è una cuffia “chiusa ma non troppo”, da non utilizzare di notte accanto ad una persona che vuole dormire !! direi a metà strada fra una cuffia “chiusa chiusa” ed una semiaperta …
- - Le prime impressioni musicali sono di un suono molto asciutto, addirittura scarno, ma continuando gli ascolti ti accorgi che non ci sono gamme in evidenza, sembra molto lineare, la gamma bassa “sembra” esile, ma quando arrivano le note basse ci sono, eccome !! molto ben modulate, le voci sono splendide, senza sibilanti, molto naturali, le alte brillanti senza diventare squillanti: una riproduzione senza enfasi, molto piacevole che lascerà perplesso qualcuno abituato alle cuffie più caratterizzate, potrebbe anche essere il frutto di un livello di distorsione molto basso …
- - Sto mettendole “alla frusta” per un rodaggio giornaliero di almeno 4 ore, alcune volte ascoltandole, altre mettendo in riproduzione qualche internet radio, dal 28 maggio siamo sulle 40 ore, vedremo nei prossimi giorni come evolverà questo aspetto …
Dopo 15 giorni:
- - Il suono sta iniziando ad arrivare più “succoso” … e sta emergendo il carattere di questa cuffia: non perdona album registrati male !!
- - La “fonte” che la alimenta deve essere “al di sopra di ogni sospetto” pena un suono troppo crudo, digitale, che stanca subito: non arrotonda le asprezze. Con il Cyan non mi piace molto, porta alla luce un “asprignolo” che induce fatica di ascolto, con l’MSB invece il suono è stupendo, la punta di durezza segnalata non c’è, la voce della Cassidy è “speciale”, comunque anche qui gli album registrati male emergono in tutta la loro “schifezza” … è una cuffia molto selettiva !!!
Dopo due mesi
- - Sostituito il cavo di serie con il top di Forza AudioWork: non c’è storia, il FAW si fa valere e migliora il suono rispetto al pur buono cavo fornito
- - finalmente si è “slegata” per bene: si conferma la necessità di un lungo rodaggio
- - si conferma in pieno quanto detto sulla selettività: mette a “nudo” le registrazioni e non perdona quelle registrate male; prepararsi a fare una selezione spietata della propria libreria (la mia, digitalizzata in più riprese e con diversi “attrezzi”, dai primi masterizzatori CD Teac / Tascam ad un registratore Tascam DA-3000 mostra chiaramente i diversi “strati storici” …). In compenso gli album digitalizzati con cura fanno ritrovare il piacere delle vecchie registrazioni
- - ormai la cuffia è fissa sull’impianto MSB, ascolto un paio d’ore la mattina dalle ore 6 alle ore 8, prima che la famiglia si metta in moto … la prima mezz’ora è dedicata all’ascolto tramite Qobuz, alcune mattine dedicate alle nuove uscite, nuove playlist e comunque ascolti “di ricerca”, poi si passa ai miei preferiti sempre Qobuz per finire sempre con un album della mia libreria. Anche nelle mattinate di questa estate calda la cuffia si indossa senza alcun fastidio, è leggera e calza perfettamente sulla mia “capoccia” e dopo le due ore non ho le orecchie sudate o stanche.
Confronti con le mie cuffie
- - Spirit Torino Twin Pulse: porta dentro all’evento sonoro in modo molto particolare, non si ascolta dalla platea, ma “dentro all’orchestra”, una dinamica molto coinvolgente, però il peso eccessivo e la notevole pressione sulla testa mi scatenavano un dolore dopo circa una mezz’ora, per cui ho dovuto sostituirla
- - Fostex TH909: confortevole, leggera, nessun fastidio nell’utilizzo, con un evidente risposta ad M, note basse di grande impatto, alcune volte un po’ invadenti e note alte ben presenti, voci un pò arretrate dopo un po’ di tempo l’ascolto diventa stancante
- - Sennheiser HD800 (non S): confortevolissima, si porta per ore senza alcun problema, un sound stage apprezzato, richiede un ampli ben “carrozzato” per esprimersi come si deve, suono un po’ leggerino anche se le note basse ci sono e ben estese.
Riassunto sui pregi della Dan Clark Stealth
- - molto confortevole, si adatta perfettamente alla mia testa, cuscinetti molto morbidi, si ascolta per ore senza alcun fastidio (anche nella calura estiva)
- - Suono estremamente equilibrato, note basse profonde, note alte non squillanti, ma ben definite, voci “divine”, mai sibilanti (la voce femminile per me insuperabile di Eva Cassidy fa “accapponare” la pelle), fatica di ascolto completamente assente (si tende ad ascoltare a volumi sostenuti !!!). Ovviamente è una cuffia per cui i “colpi” di basso alla pancia non ci sono …
- - ricostruzione della scena secondo me molto ben fatta (non fa rimpiangere la Sennheiser HD800), il posizionamento dei vari strumenti dell’orchestra è perfetto non solo sull’asse sinistra-destra ma anche in profondità ed altezza: nelle registrazioni fatte bene si riescono a ricostruire i diversi piani su cui sono posizionati i diversi strumenti
- - non disdegna anche un po’ di musica rock anche se ovviamente manca il punk “fisico”: ad esempio i Pink Floyd si fanno apprezzare molto (specialmente i concerti dal vivo)
- Non è una cuffia “immersiva” nell’evento musicale, tipo la Spirit Torino Twin Pulse che ti porta all’interno del gruppo degli esecutori, direi che non sei neanche nelle primissime file, l’evento musicale è davanti a te, direi da 10ma fila …
Riassunto dei difetti della Dan Clark Stealth
- - necessaria una catena a monte al di sopra di ogni sospetto
- - amplificatore in grado di erogare tanti buoni watt perché non è un mostro di efficienza (ad esempio passando dalla Stealth alla TH909 c’è un salto di volume sensibile che costringe ad intervenire sul controllo del volume …)
- - attenzione se avete delle casse acustiche non perfettamente bilanciate oppure piazzate male in ambiente: potreste non riuscire più ad ascoltarle !!! Questa cuffia vi "vizia" gli ascolti ... molto pericolosa !!!