Da Francemare Mer Giu 23 2021, 15:51
Semplificando al massimo:
- connessione toslink (detta anche ottica): ha il vantaggio della separazione elettrica fra i due apparecchi collegati, questo perché utilizza un cavo ottico per la trasmissione del segnale; come contro-indicazione la necessità di convertire da elettrico ad ottico alla “partenza” e poi da ottico ad elettrico all’arrivo
- connessione coassiale (detta anche S/PDIF): utilizza dei connettori RCA (lo standard prevederebbe che fossero da 75 ohm, ma RCA di quella impedenza ci sono solo i Canarie, e qualcuno ha dubbi anche su questi), utilizza un cavo coassiale che deve essere da 75 ohm se non si vogliono correre rischi di degradi del segnale digitale
- connessione AES-EBU: utilizza dei connettori XLR ed un cavo a due fili + schermo da 110 ohm ed, essendo utilizzato in ambito professionale, si trovano veramente da 110 ohm .... a differenza di quelli coassiali visti prima ...
Coassiali ed AES stanno fra loro come i corrispondenti analogici RCA ed XLR (ed utilizzano anche i corrispondenti connettori ...): coassiali ok per collegamenti corti, AES per collegamenti lunghi.
Il “problema” in ambito digitale è che alcuni produttori utilizzano questi ingressi con risoluzioni fino a 24-96 (d’altronde sono standard nati nello stesso periodo dello standard 16-44 del cd, per cui 24-96 pareva “abbondante”), mentre l’arrivo dei files 24-192 e DSD li ha un pò “spiazzati” .... e sono arrivate le connessioni USB, I2S, HDMI ....
Per la qualità di ascolto non mi pronuncio: io da tempo sono passato ai dac con ingresso Ethernet, per cui la mia musica digitale viaggia solo su cavi Ethernet Cat 6 (le Cat superiori non servono perchè i nostri apparecchi utilizzano connettori RJ45, per i quali il massimo è Cat6 , un cavo tenerne di Cat “ennemila” terminato con RJ45 diventa automaticamente Cat6 ....)