Da n.enrico Gio Set 01 2022, 11:32
Da circa un mesetto mi è tornato il dac con le modifiche Aurion e, come promesso all'Ing. Ingoglia, mi accingo a scriverne due righe in questo thread sperando che interessi a qualcuno.
Essenzialmente il lavoro ha riguardato la stabilizzazione dell'alimentazione e lo stadio di uscita, quest'ultimo realizzato ex novo a componenti discreti, totalmente bilanciato, a zero controreazione.
Altri interventi hanno riguardato lo smorzamento di tutti i chip tramite l'applicazione di elementi in grafite e l'eliminazione di un chip in serie al segnale che serviva per commutare alternativamente le uscite rca e xlr. Detto chip silenziava anche le uscite al momento dell'accensione evitando il classico BUMP mai troppo piacevole a sentirsi.
Mi è stato comunque consigliato di toglierlo in quanto, secondo Ingoglia, non era molto utile e inficiava significativamente la resa audio finale.
Il disagio, alla fine, è molto limitato in quanto il dac può rimanere sempre acceso in standby a consumi irrisori. Altrimenti, se lo si vuole tenere spento, occorre ricordarsi di accenderlo per primo quando mettiamo in funzione l'impianto. Il BUMP all'accensione fa un po' impressione ma non danneggia gli altoparlanti.
Io lo lascio fisso in standby.
Il risultato di tutto questo lavoro è stato notevole, gli è stato come tolto un tappo, specialmente sotto l'aspetto della dinamica che, in bilanciato, è veramente impressionante.
L'ing. Ingoglia mi diceva di fare attenzione soprattutto al contenuto armonico, adesso molto più completo e naturale, ed è vero, però cosa emerge su tutto, a mio avviso, è proprio la nuova capacità dinamica del dac; i transienti emergono rapidi e potenti, senza nessuna concessione ad una qualsiasi eufonia o addomesticamento del suono. Di questo bisogna tenerne conto, è un suono che non ha nulla di piacioso. Se si è amanti di quelle sonorità un po' eufoniche, stile vinile di un tempo, guarderei altrove.
Prima della mod. la differenza fra bilanciato e sbilanciato era appena percettibile, giusto un po' di volume in più in bilanciato. Adesso è notevole e in bilanciato, in certi frangenti, sembra quasi che il dac mandi in saturazione l'ampli, cosa che in realtà non avviene - ovviamente - ma è giusto per far percepire la differenza di dinamica rispetto a prima della modifica.
Infatti il voltaggio in uscita rimane invariato: 2,5V in sbilanciato e 5V in bilanciato.
Aurion - mi spiegava Ingoglia - lavora nel rispetto del progetto originale non modificandone le caratteristiche di base, e ogni lavoro è sartoriale, ossia tagliato su misura per quel dato intervento.
Altro confronto che posso fare a memoria col dac ante modifica è nell'utilizzo dei filtri, adesso facilmente distinguibili l'uno dall'altro (ho scoperto che cambiano proprio il bilamciamento tonale dando risalto alternativamente alle varie frequenze basse-medio-alte, il tutto udibilissimo).
Prima la differenza era nulla, almeno per le mie vetuste orecchie. Questo lo trovo un aspetto significativo.
Nonostante, poi, il suono si sia molto aperto agli estremi banda, non risulta mai affaticante. Facendo un confronto a memoria con il Chord Qutest (paragonabile come prezzo al D70s+mod.), questi lo trovavo ancora più dettagliato ma - alla lunga - più stancante.
Altro confronto che mi sarebbe piciuto fare è con il Gustard X26pro che ho avuto e che un po' mi ricorda il D70 Aurion, ma è passato troppo tempo dall'ultima volta che l'ho ascoltato e comunque non l'ho mai usato in bilanciato, quindi anche un confronto a memoria è del tutto impossibile.
Finisco dicendo che il dac suona comunque come un tipico delta/sigma, il DNA è rimasto quello, solo tutto più naturale ed energizzato.