Certo che si.
E' come per gli altoparlanti in auto: meglio uno economico installato e caricato bene che uno costoso ma piazzato a membro di segugio.
L'Ares II non ispira nemmeno me, sembra una piazza d'armi con le truppe schierate all'alzabandiera.
D'accordo anche sul fatto che un certo dimensionamento è più plausibile in un ampli che in un DAC, con le dovute riserve naturalmente.
Personalmente ritengo che tra un DAC che costa 100 e uno che costa 4000 le differenze debbano essere sostanziali, anche se si tratta comunque di due circuiti di conversione.
Per prima cosa nella qualità costruttiva e sonora, e poi anche per la destinazione.
Per dire, un ingresso coassiale elettrico per esempio lo destinerei a quello da 4000, con velleità di abbinamento ad una meccanica CD di pregio, mentre per quello da 100 vedrei più adatto un ricercato USB.
Giusto per fare un confronto grossolano.
Riguardo al chip è evidente l'importanza di farlo lavorare nel migliore dei modi, nonostante per l'industria hi-fi dovrebbe essere un semplice punto di partenza, ma ciò che definisce il modo di suonare e la sua qualità per me sono un buon progetto sviluppato in seguito ad uno studio, ad un obiettivo e ad un blasone.
Da questo punto di vista credo che lo stadio di uscita sia determinante, anche se alimentatore, clock e sezione di conversione ci mettono sicuramente del loro.
In buona sostanza un DAC non è che deve convertire da digitale in analogico e basta, ma secondo me deve anche proporre diversi gradi di qualità sonora e un'impostazione timbrica che lo differenzi da altri DAC, per una questione di scelta.
Vero, oggi come oggi ci sono anche altri criteri, come quelli che citi
"oggi, lo vedo bene annegato nello streamer/renderer o chi ne fa le veci (bridge/naa nel caso di roon/hqp) a monte. meglio se totalmente network / ethernet senza usb / i2s esposti", che forse sono gli aspetti più seguiti dai fruitori della liquida, per cui a livello di interfacciamento basta anche un DAC economico che fa quel che deve fare.
Inoltre DAC integrati con ampli cuffie o ampli normali, sintoampli ecc., l'evoluzione di questo oggetto si è orientata verso un uso polivalente, ed è chiaro che questo aspetto oggi può essere soddisfatto tanto da quello da 100 che da quello da 4000, però il chip e la sua ottimizzazione non credo siano l'uovo di Colombo che rivoluziona la scelta di questo componente.
In ogni caso il mercato dell'usato soffre molto il cambio di rotta del DAC e del suo utilizzo, devo smetterla di consigliare vecchi catenacci per i 44,1 KHz.