Da BandAlex Ven Giu 05 2020, 22:28
Io sono costretto a fare due liste: la prima per la simpatia, la seconda per la resa sonora.
Dal momento che la simpatia è un sentimento difficilmente spiegabile, spesso irrazionale, ritengo questa la mia lista più importante.
Infatti, mentre la qualità sonora (o la sua pochezza) può essere messa in discussione e persino confutata da chiunque abbia un impianto diverso dal tuo, la lista della simpatia è una lista inattaccabile e, come direbbe qualcuno che ci legge dall'alto, insindacabile.
E poi la simpatia è qualcosa che in un attimo può scemare, e quindi di solito le cose legate ad essa sono più fresche.
Lista simpatia:
1) Audio Technica ATH-ADX5000
Il semplice fatto che sia giapponese, di progetto e di fatto, la pone già su un livello top.
Il telaio del baffle integrato al trasduttore, tale da aumentare la rigidità ed eliminare l'uso di viti e collanti, e la membrana rivestita di tungsteno, la rendono una cuffia dalle caratteristiche spaziali se confrontata con la produzione della concorrenza. Una cuffia che nasce con un progetto preciso in mente, dove nulla è lasciato al caso, e che va presa per quello che è. E' un valore assoluto: nella costruzione, nella presentazione, nella capacità di far sognare chi la desidera. Inoltre è bella, leggera, comoda e piacevole da toccare.
2) Pioneer SE Master 1
Pure lei giapponese. Costruita con la stessa filosofia della ADX5000, punta tutto sulla qualità dei materiali e l'assemblaggio. Meno raffinata della ADX5000 nella realizzazione del gruppo driver+telaio e per questo motivo meno estrema ma più concreta. Ma di sicuro non priva di elementi salienti come la membrana di alluminio rivestito in ceramica.
3) Ultrasone Edition 15
Un salto quantico, si direbbe. Ricordatevi che questa è la lista simpatia.
Comoda solo a guardarla. Se appaga l'udito come appaga la vista, qui è poco importante. E' bella, e traspira comodità e rilassatezza solo a guardarla. Vagamente anni '70, ma più tecnologica e senza essere troppo kitsch.
Lista sonora:
Per forza di cose qui ci sono solo le cuffie che ho ascoltato e che conosco bene.
1) HE1000
C'è poco da dire, è la cuffia/riferimento. Almeno per me che non possiedo la creme de la creme delle cuffie che sono uscite dopo, ad un prezzo doppio o anche più alto. Dovrei odiare Fang, per gli errori che ha commesso e gli orrori che ha prodotto subito dopo. Le sue decisioni dettate esclusivamente dal portafoglio (il suo) e che hanno svilito i modelli del suo catalogo già prodotti. In breve, si rammentano: la Susvara spacciata come l'evoluzione della HE6 ma ad un costo lunare, la HE1000 V2 (sfornata dopo pochi mesi) e poi la HE1000 SE, cuffie senza alcun senso se non quello di spillare ulteriori soldi ai clienti. La (scarsa) qualità dei materiali e l'assemblaggio approssimativo, con l'intento preciso di risparmiare, ma con il prezzo da giapponese di lusso, l'high-end dei poveri pagato una follia. Ebbene, dicevo, dovrei odiare Fang per tutto questo, ma ogni volta che ascolto con la HE1000 mi rendo conto di avere un gioiello di rara qualità sonora. Tra l'altro, ora è davvero una rarità, la versione V1. Complice il Dott. Fang, che l'ha tolta dalla produzione dopo pochi mesi, sostituita dalla V2, ora è quasi introvabile, così come sono introvabili i pads originali. Naturalmente, fiutando l'aria, me ne sono procurato una coppia di ricambio dei pads originali appena in tempo, prima che sparissero dalla circolazione. I pads nuovi (gli "ultrapads") NON sono un sostituto accettabile.
2) DT880 PRO 250 Ohm
Un altro riferimento. Sempre per me, ovviamente (ricordate che questa è la lista della resa sonora, passibile di obiezioni e contestazioni). E' esattamente il contrario della HE1000: costruita con razionalità, è robusta, comoda e fatta per durare. Con alle spalle qualche decina di anni di evoluzione, è completamente rinnovabile comprando i ricambi: pads, trasduttori, coppe, e anche il cavo, se si può usare un saldatore. E per gli standard odierni è considerata economica, ma i 200 euro che servono per averla non sono poi così pochi, se si riflette su quanto dovrebbe costare una cuffia da grande produzione industriale, dove ogni elemento è razionalizzato al massimo e tutto è rivolto al massimo rapporto qualità/costo. Con una DT880 PRO avete tutto quello che serve: fedeltà timbrica, piacevolezza di ascolto, comodità, e la certezza di un prodotto costruito da un grande marchio che non molla fregature. Del resto, se questa cuffia ha resistito tutti questi anni, un motivo deve esserci. Tutto il resto, nei dintorni di questa fascia di prezzo e fino a 600 euro, è solo fuffa e fumo negli occhi. Se proprio volete esagerare, passate ad una T1.
3) ATH-900X
Semplicemente grandiosa nel restituire la spazialità e una gamma media fuori dal comune. E' talmente "fuori", che non è paragonabile a nessuna cuffia di quelle che ho. Leggera, costruita benissimo ma difettata by design, è una cuffia che va corretta, equalizzata, ma che così facendo prende il volo e fa bye bye persino alla prima in classifica. E' una cuffia spericolata, vitale e dinamica. E' come doveva essere la ADX5000, senza i suoi orpelli e la valigetta di pelle. Progetto giapponese, assemblaggio in Cina.
4) ATH-R70X
Dopo averne distrutto un esemplare per mia incompetenza nell'eseguire mod strampalati, ne ho comprata un'altra. Dovrei fare un corso dal sig. Ricci.
Una giapponese dedicata al mondo del professionale, onesta, ben costruita, leggera e comoda. I suoi 470 Ohm spaventano, ma sono del tutto innocui. Anche il dodocool ce la fa. La sua timbrica dolce, per nulla affaticante, e il fatto di essere "piccola" rispetto alle altre cuffie desktop, la rendono la compagna ideale per tutte le occasioni in cui non ci si trova di fronte al solito impianto. E poi è giapponese, progetto e costruzione (la mia, ma alcune sono made in Taiwan).