dischi belli, dischi meritevoli, dischi curiosi, dischi... per cui vale la pena mettersi lì ad ascoltare....

Eccole

Fleet Foxes - Shore (2020)

Un disco che negli ultimi giorni mi sta piacendo molto. 
E' il quarto dei Fleet Foxes, una band indie-folk americana, band di nome ma che ormai ruota esclusivamente attorno al suo leader e fondatore Robin Pecknold, tanto che qui ha fatto quasi tutto lui, a parte ospiti che gli hanno consentito di rifinire e cesellare i brani.
Ideato nel corso dell'ultimo paio di anni, ma poi causa pandemia completato con qualche avventura, è uscito a sorpresa nel momento esatto del solstizio d'autunno, disponibile come streaming. Inoltre di tutti i brani sono presenti lyric video su YouTube, associati ognuno a un fiore. La versione "fisica" su cd e vinile verrà pubblicata più avanti.

E' un disco molto solare, positivo, quasi a voler celebrare la vita oltre un momento oscuro. La spiaggia, punto che unisce terra, mare e cielo.
Pecknold trae ispirazione dalla ricchissima tradizione folk rock americana di voce e chitarra, ma soprattutto è forte la passione per Brian Wilson dei Beach Boys, il quale compare anche brevemente con la voce campionata. 
I brani sono ben 15, tutti di ottimo livello, l'album non è lunghissimo e funziona bene come un unicum.

Barone Birra ha scritto:

Fleet Foxes - Shore (2020)

Un disco che negli ultimi giorni mi sta piacendo molto. 
E' il quarto dei Fleet Foxes, una band indie-folk americana, band di nome ma che ormai ruota esclusivamente attorno al suo leader e fondatore Robin Pecknold, tanto che qui ha fatto quasi tutto lui, a parte ospiti che gli hanno consentito di rifinire e cesellare i brani.
Ideato nel corso dell'ultimo paio di anni, ma poi causa pandemia completato con qualche avventura, è uscito a sorpresa nel momento esatto del solstizio d'autunno, disponibile come streaming. Inoltre di tutti i brani sono presenti lyric video su YouTube, associati ognuno a un fiore. La versione "fisica" su cd e vinile verrà pubblicata più avanti.

E' un disco molto solare, positivo, quasi a voler celebrare la vita oltre un momento oscuro. La spiaggia, punto che unisce terra, mare e cielo.
Pecknold trae ispirazione dalla ricchissima tradizione folk rock americana di voce e chitarra, ma soprattutto è forte la passione per Brian Wilson dei Beach Boys, il quale compare anche brevemente con la voce campionata. 
I brani sono ben 15, tutti di ottimo livello, l'album non è lunghissimo e funziona bene come un unicum.

Grazie per la info voglio proprio approfondire

L'ultimo dei Fleet Foxes è una conferma.
Per chi non li conosce l'invito è ad ascoltarli tutti dal primo all'ultimo, in rigorosa sequenza.
Classificarli in un genere è limitativo ormai... Helplessness Blues è progressive per certi versi.

Negli album si sente proprio l'evoluzione della band, e l'emergere di Pecknold soprattutto dopo l'uscita di Tillman (il loro batterista conosciuto anche come Father John Misty). La svolta a mio udire c'è stata con Crack-up del 2017. 
Questo nuovo Shore riprende un po' le sonorità del primo.

Come progettualità, qualità della produzione e meticolosità nella stessa (senza dimenticare le prestazioni dal vivo) mi sento di dire che siamo di fronte ad un gruppo del livello di quelli che segneranno l'epoca.

JacksonPollock ha scritto:L'ultimo dei Fleet Foxes è una conferma.
Per chi non li conosce l'invito è ad ascoltarli tutti dal primo all'ultimo, in rigorosa sequenza.
Classificarli in un genere è limitativo ormai... Helplessness Blues è progressive per certi versi.

Negli album si sente proprio l'evoluzione della band, e l'emergere di Pecknold soprattutto dopo l'uscita di Tillman (il loro batterista conosciuto anche come Father John Misty). La svolta a mio udire c'è stata con Crack-up del 2017. 
Questo nuovo Shore riprende un po' le sonorità del primo.

Come progettualità, qualità della produzione e meticolosità nella stessa (senza dimenticare le prestazioni dal vivo) mi sento di dire che siamo di fronte ad un gruppo del livello di quelli che segneranno l'epoca.

Sto ascoltando l'omonimo, davvero interessante, grazie!

the tangent

Everything Everything - RE-ANIMATOR (2020)

Degli Everything Everything esce il nuovo album RE-ANIMATOR, di cui comunque erano mesi che venivano anticipati diversi singoli. Anche per questo i pezzi "inediti" mi sembravano più blandi, ma dopo alcuni ascolti mi sono dovuto ricredere, quando le costruzioni ritmiche e le linee melodiche vengono assimilate si notano idee affatto scontate.
Di nuovo forse abbiamo una maggiore maturità, per cui alcuni eccessi di stranezze o sperimentalismi dei lavori precedenti sono temperati, in effetti qui non c'è un solo brano debole.
Il cantato in falsetto di Jonathan Higgs (ormai entrato con noi nel club dei pelati) è ispirato e policromo, a tratti si odono echi di Radiohead; Alex Robertshaw fra chitarre e sequencer analogici è il vero costruttore delle strutture musicali, anche ardite come nel caso di In Birdsong o dei fiati synth di Arch-Enemy.
A proposito di Arch-Enemy, il "nemico" del titolo è il Fatberg, visto come simbolo consumistico. Cos'è il Fatberg?? Non spaventatevi....
https://www.focus.it/cultura/curiosita/mos...museo-di-londra
Disco di gran spessore, con cui assurgono ai vertici del movimento rock alternativo attuale.

Qui la playlist dell'intero album
https://www.youtube.com/playlist?list=OLAK...mQQ3cM3zcKua6Bk

Giaiant i dischi commentateli o recensiteli qui, altrimenti con 100 post consecutivi fate perdere nel nulla quelli che lo sono.... per gli ascolti del momento c'è il topic apposito....