Antonio Turi ha scritto:Vi voglio credere amici, d'altronde essere smentito in questi temi è il mio più grande desiderio.
Io sono stato un vigliacco, non ho avuto figli perché non ho voluto affrontare questo rischio, e incredibilmente per motivi suoi mia moglie era d'accordo con me. Per cui conto su di voi e, come scritto nel mio primo post su questo argomento, non mi arrendo, mai...
E con questo mi fermo
Interessante discussione che non credevo di trovare nel tread "Ascolti notturni", ma saranno le ore piccole che fanno le idee grandi o l'oscurità e il nero snelliscono?
Il problema principale della mia generazione è che è vero tutto e il contrario di tutto.
Abbiamo avuto genitori che avevano poca "fame", che hanno guadagnato troppo e che hanno evaporato gli anticorpi e siamo cresciuti convinti di calpestare un prato verde, mentre saremmo finiti culo a terra in un campo di sabbia senza nemmeno le strisce bianche.
Genitori "lenti" in un mondo digitale sempre più veloce e appesantiti, sempre fuori tempo.
Sempre sul pezzo, al lavoro, e la cultura? La musica? Parlo da padano, si capisce... .
Poi è arrivata la crisi: quella economica evasa in quella personale, delle porte chiuse e le menti in frigo degli eterni stressati a prendere aria. Di quelli che non hanno mai tempo per aprire un libro perché devono rincorrere le proprie chimere incolori e allora niente Caravaggio, niente Gadda, niente Beatles. È diventato tutto un grande niente (citando i Soprano).
La ricchezza e i colori che nella realtà in altra definizione oggi possiamo vedere, è obliterata se teniamo gli occhi chiusi!
Questa è la mia generazione, non quella degli Who, di individui che potrebbero tutto, o quasi, ma vorrebbero ancora di più, non ottenendo niente. Di uomini senza grammatica, ad eccezione dei puntini di sospensione.
Cambiare però si può, lo so perché fino a poco fa portavo la stessa casacca, ma gli stimoli, una capacità evidente e una volontà estrema di recuperare tutto, tutto ciò che era andato perso, idee, persone, cose, città, il sapere e il senso della vita più profondo nella stessa domanda che ne da la scintilla, tutto ciò fa la musica ed evade il silenzio.