Ciao a tutti, sono nuovo del forum, volevo contribuire con la recensione degli altoparlanti Q-Acustics 3050 se possono interessare a qualcuno.
Spero la recensione vi piaccia, è al plurale perché la abbiamo provata in due.
Q Acoustics è un marchio inglese relativamente nuovo nel panorama dei produttori di casse ad alta fedeltà, sono passati infatti circa 10 anni dall’uscita del primo modello. Da sempre è un brand che ha attratto il favore di critica specializzata e del pubblico per delle prestazioni di ottimo livello soprattutto in proporzione al prezzo di acquisto.
La line-up di altoparlanti Q Acoustics è composta da quattro serie distinte: 2000, 3000, Concept 40 e Concept 500; più alcune versioni speciali per l’home-cinema. Ognuna introduce elementi che aumentano la fedeltà di riproduzione, sia in termini di soluzioni tecniche che di materiali, mantengono invece un aspetto comune. L’attenzione di Q Acoustics per l’estetica dei propri prodotti è molto elevata. Colpisce in particolare la pulizia delle linee e l’eleganza delle forme, soprattutto per le serie 3000 e Concept 500 che appaiono tra le più armoniose alla vista tra i vari modelli a catalogo.
La serie 3000 è quella definibile come “budget”, ovvero con un ottimo compromesso tra costo e resa. È formata principalmente da tre modelli: 3010, 3020 e 3050 porta a nuovi livelli quello che era la già performante serie 2000. Hanno mantenuto alcuni elementi in comune con la serie precedente e modificatone altri, in una continua ricerca della migliore soluzione possibile per riprodurre fedelmente il suono. Esistono inoltre anche il modello 3070 (che è un subwoofer) ed il 3090C che fa da canale centrale in una configurazione 5.1.
A differenza del modello 3050, ovvero la versione da pavimento di cui parliamo, le 3020 che sono adatte ad uno scaffale mentre le 3010 possono addirittura diventare dei favolosi speaker da scrivania date le ridotte dimensioni.
Le 3050 rispetto all’analogo modello della serie 2000 perdono alcuni centimetri in fatto di dimensioni, con un design maggiormente ottimizzato che permette di migliorarne il sound riducendo al tempo stesso l’ingombro. Non sono comunque delle casse “minute”, sono “piacevolmente imponenti”, non tentano nemmeno lontanamente di nascondersi e data la bella linea che le contraddistingue è solo un vantaggio. Sono alte circa un metro, larghe 20 centimetri e profonde 30 ed hanno un peso non eccessivo di poco inferiore ai 9 kg l’una, sono piuttosto leggere quindi in proporzione alla taglia. Avendo buona parte del peso in alto sono leggermente sbilanciate durante il trasporto e bisogna fare attenzione a maneggiarle almeno finché non si è montato il supporto inferiore e relativi piedini, solo a quel punto saranno davvero stabili sul pavimento.
Sono disponibili in diverse finiture, due base, la noce e grigio grafite (di cui potete vedere le foto), più tre premium dal prezzo maggiore: bianco o nero laccate oppure rivestite in un materiale ad effetto pelle.
I modelli premium aggiungono un tocco di personalità in più rispetto a quelli base ma a meno che non riusciate proprio a digerire la versione effetto legno o quella grigio grafite, pensiamo che il sovraprezzo richiesto sia un po’ troppo alto (circa 150 euro). A nostro avviso il modello grigio, che ha una tonalità simile a quella degli speaker veri e propri è molto elegante e per il colore neutro si sposa con qualsiasi ambiente ed arredo.
Tutta la linea è estremamente pulita, nella parte alta frontalmente troviamo i due mid-range da 165 mm tra i quali si trova il tweeter da 25 mm con struttura concentrica a cono ed anello. Sul lato posteriore troviamo invece i connettori per il cablaggio, doppi per ognuna delle casse, con una coppia per le alte ed una per le basse frequenze. Le Q Acoustics 3050 possono infatti essere cablate sia a singolo che a doppio filo. Il posizionamento è più comodo rispetto a quello inferiore che caratterizzava il modello 2050. Sempre sul lato posteriore è presente l’estrattore d’aria per le frequenze più basse.
All’interno della confezione troviamo tutto il necessario per montare i supporti della parte inferiore, i copri-speaker frontali ed un “tappo” in schiuma da posizionare sull’estrattore posteriore in caso di eccessivo riverbero.
Caratteristiche e funzionalità
Come abbiamo accennato, i due mid-range / bassi per ognuno dei due altoparlanti sono da 165 mm di diametro e permettono alle Q Acoustics 3050 di raggiungere una frequenza minima di 44 Hz. La membrana è di nuova concezione rispetto al modello precedente ed è realizzata in Kevlar, più rigida quindi, per garantire un miglior controllo da parte del driver. Il tweeter centrale invece è in grado di riprodurre frequenze fino a 22 kHz.
Il cross-over integrato ha una frequenza di 2,6 kHz e bilancia molto bene alti e bassi tra woofers e tweeter.
Hanno un’impedenza nominale di 6 Ohm ed una sensibilità di 92 dB, e grazie a questo il costruttore raccomanda di comandarle con amplificatori in grado di fornire tra i 25 ed i 100 W per canale. Si adattano molto bene quindi anche ad amplificatori di potenza tutto sommato piccola.
La struttura è realizzata in MDF ed ha uno spessore di circa 15 mm, che aumentano sulla parte bassa. Pur mancando della soluzione a doppio strato con interposizione di gel dei modelli di gamma alta lo spessore generoso permette a queste casse di mantenere sotto controllo le vibrazioni almeno finché le si utilizzano ad un volume legalmente accettabile.
Il collegamento all’amplificatore può essere fatto sia in modalità singolo che doppio cavo grazie alla presenza di due coppie di connettori filettati per ognuno dei due altoparlanti.
Utilizzo
Passiamo quindi all’aspetto chiave di ogni prodotto Hi-Fi, ovvero le emozioni che è in grado di regalare durante l’ascolto.
Sul loro sito dichiarano audio trasparente, privo di colori. In effetti sono estremamente bilanciate, con alti e bassi che si armonizzano in modo eccellente, non le definiremmo perfettamente trasparenti, un’anima ce l’hanno ed è leggermente calda.
Sono altoparlanti molto direzionali che risentono del corretto posizionamento o meno all’interno della stanza. Sono permessivi a sufficienza da adattarsi ad una moltitudine di situazioni e di ambienti, ma danno il meglio di sé se gli si lascia una ventina di centimetri dalla parete posteriore ed un metro circa di lato. Per avere una buona riproduzione della scena musicale è consigliabile inoltre posizionarle almeno ad un paio di metri l’una dall’altra e non esagerare con la convergenza verso l’ascoltatore. Raggiunta una buona configurazione la scena musicale è ben rifinita e si ha nettamente la sensazione di poter indicare con mano dove si trovano i diversi strumenti.
L’altezza è perfetta per un ascolto da un divano o una poltrona con i tweeter che si trovano più o meno all’altezza delle orecchie. Anche solo alzandosi in piedi si sente un notevole cambiamento nell’ascolto.
Abbiamo testato le 3050 con due impianti di livello diverso. Uno Yamaha entry level ed un Marantz M-CR 611. Si adattano magnificamente ad entrambi e possiamo immaginare che siano oltre la loro portata ed in grado di regalare soddisfazioni anche superiori con qualcosa di ancora superiore. Detto questo, il sorriso che sono in grado di stampare sulla faccia quando rivelano alcuni dettagli altrimenti nascosti di certe tracce audio vale molto di più del loro valore di acquisto.
Le abbiamo ascoltate per più di 500 ore con ogni tipo di genere musicale, da musica classica orchestrale al blues, dal metal alla dance passando per il jazz, il rockabilly, il pop e la musica trance. Ci hanno emozionati con il dettaglio e la precisione di un pianista intento ad eseguire le Rapsodie Ungherese di Liszt, la melodiea della chitarra di Eric Clapton in “One more car, One more rider” ma anche per il pugno deciso che sono in grado di sferrare con alcune tracce come “Freedom” di Steve Angello.
Inutile dire che per scoprire davvero di cosa siano capaci occorre ascoltare musica non compressa. Sono in grado di portare al limite un mp3 anche a 320 kbps e per quanto possa “suonare” bene, avrà sempre meno da offrire di un buon CD, un vinile o comunque di una traccia audio almeno a 44 kHz e 16 bit. Se venite da un impianto stereo “classico” vi faranno venire voglia di ascoltare tutta la vostra libreria musicale per scoprire cosa vi siete persi per strada in anni di ascolto.
Le abbiamo provate anche con dei film e pur non essendo in grado di riprodurre efficacemente le frequenze sotto i 44 Hz sono così piacevolmente bilanciate e pulite da garantire una bellissima esperienza anche in ambito cinematografico.
Onestamente facciamo fatica a trovare dei lati negativi. Forse si può migliorare il dettaglio sulle alte frequenze, ma avvertire “una mancanza” in tal senso dipende molto da cosa si ascolta e dall’educazione dell’orecchio al suono vero di certi strumenti.
Sono potenti, ed in alcuni ambienti ristretti se non “limitate” nella parte dei bassi rischiano di far rimbombare ciò che le circonda, però più che di un difetto si tratta della necessità di avere un po’ di accortezza nella fase di setup. Danno tanto anche a basso volume ma se si vuole spingerle al limite serve un ambiente adatto (e non avere vicini di casa).
In definitiva ci siamo trovati molto bene fino ad ora
Spero la recensione vi piaccia, è al plurale perché la abbiamo provata in due.
Q Acoustics è un marchio inglese relativamente nuovo nel panorama dei produttori di casse ad alta fedeltà, sono passati infatti circa 10 anni dall’uscita del primo modello. Da sempre è un brand che ha attratto il favore di critica specializzata e del pubblico per delle prestazioni di ottimo livello soprattutto in proporzione al prezzo di acquisto.
La line-up di altoparlanti Q Acoustics è composta da quattro serie distinte: 2000, 3000, Concept 40 e Concept 500; più alcune versioni speciali per l’home-cinema. Ognuna introduce elementi che aumentano la fedeltà di riproduzione, sia in termini di soluzioni tecniche che di materiali, mantengono invece un aspetto comune. L’attenzione di Q Acoustics per l’estetica dei propri prodotti è molto elevata. Colpisce in particolare la pulizia delle linee e l’eleganza delle forme, soprattutto per le serie 3000 e Concept 500 che appaiono tra le più armoniose alla vista tra i vari modelli a catalogo.
La serie 3000 è quella definibile come “budget”, ovvero con un ottimo compromesso tra costo e resa. È formata principalmente da tre modelli: 3010, 3020 e 3050 porta a nuovi livelli quello che era la già performante serie 2000. Hanno mantenuto alcuni elementi in comune con la serie precedente e modificatone altri, in una continua ricerca della migliore soluzione possibile per riprodurre fedelmente il suono. Esistono inoltre anche il modello 3070 (che è un subwoofer) ed il 3090C che fa da canale centrale in una configurazione 5.1.
A differenza del modello 3050, ovvero la versione da pavimento di cui parliamo, le 3020 che sono adatte ad uno scaffale mentre le 3010 possono addirittura diventare dei favolosi speaker da scrivania date le ridotte dimensioni.
Le 3050 rispetto all’analogo modello della serie 2000 perdono alcuni centimetri in fatto di dimensioni, con un design maggiormente ottimizzato che permette di migliorarne il sound riducendo al tempo stesso l’ingombro. Non sono comunque delle casse “minute”, sono “piacevolmente imponenti”, non tentano nemmeno lontanamente di nascondersi e data la bella linea che le contraddistingue è solo un vantaggio. Sono alte circa un metro, larghe 20 centimetri e profonde 30 ed hanno un peso non eccessivo di poco inferiore ai 9 kg l’una, sono piuttosto leggere quindi in proporzione alla taglia. Avendo buona parte del peso in alto sono leggermente sbilanciate durante il trasporto e bisogna fare attenzione a maneggiarle almeno finché non si è montato il supporto inferiore e relativi piedini, solo a quel punto saranno davvero stabili sul pavimento.
Sono disponibili in diverse finiture, due base, la noce e grigio grafite (di cui potete vedere le foto), più tre premium dal prezzo maggiore: bianco o nero laccate oppure rivestite in un materiale ad effetto pelle.
I modelli premium aggiungono un tocco di personalità in più rispetto a quelli base ma a meno che non riusciate proprio a digerire la versione effetto legno o quella grigio grafite, pensiamo che il sovraprezzo richiesto sia un po’ troppo alto (circa 150 euro). A nostro avviso il modello grigio, che ha una tonalità simile a quella degli speaker veri e propri è molto elegante e per il colore neutro si sposa con qualsiasi ambiente ed arredo.
Tutta la linea è estremamente pulita, nella parte alta frontalmente troviamo i due mid-range da 165 mm tra i quali si trova il tweeter da 25 mm con struttura concentrica a cono ed anello. Sul lato posteriore troviamo invece i connettori per il cablaggio, doppi per ognuna delle casse, con una coppia per le alte ed una per le basse frequenze. Le Q Acoustics 3050 possono infatti essere cablate sia a singolo che a doppio filo. Il posizionamento è più comodo rispetto a quello inferiore che caratterizzava il modello 2050. Sempre sul lato posteriore è presente l’estrattore d’aria per le frequenze più basse.
All’interno della confezione troviamo tutto il necessario per montare i supporti della parte inferiore, i copri-speaker frontali ed un “tappo” in schiuma da posizionare sull’estrattore posteriore in caso di eccessivo riverbero.
Caratteristiche e funzionalità
Come abbiamo accennato, i due mid-range / bassi per ognuno dei due altoparlanti sono da 165 mm di diametro e permettono alle Q Acoustics 3050 di raggiungere una frequenza minima di 44 Hz. La membrana è di nuova concezione rispetto al modello precedente ed è realizzata in Kevlar, più rigida quindi, per garantire un miglior controllo da parte del driver. Il tweeter centrale invece è in grado di riprodurre frequenze fino a 22 kHz.
Il cross-over integrato ha una frequenza di 2,6 kHz e bilancia molto bene alti e bassi tra woofers e tweeter.
Hanno un’impedenza nominale di 6 Ohm ed una sensibilità di 92 dB, e grazie a questo il costruttore raccomanda di comandarle con amplificatori in grado di fornire tra i 25 ed i 100 W per canale. Si adattano molto bene quindi anche ad amplificatori di potenza tutto sommato piccola.
La struttura è realizzata in MDF ed ha uno spessore di circa 15 mm, che aumentano sulla parte bassa. Pur mancando della soluzione a doppio strato con interposizione di gel dei modelli di gamma alta lo spessore generoso permette a queste casse di mantenere sotto controllo le vibrazioni almeno finché le si utilizzano ad un volume legalmente accettabile.
Il collegamento all’amplificatore può essere fatto sia in modalità singolo che doppio cavo grazie alla presenza di due coppie di connettori filettati per ognuno dei due altoparlanti.
Utilizzo
Passiamo quindi all’aspetto chiave di ogni prodotto Hi-Fi, ovvero le emozioni che è in grado di regalare durante l’ascolto.
Sul loro sito dichiarano audio trasparente, privo di colori. In effetti sono estremamente bilanciate, con alti e bassi che si armonizzano in modo eccellente, non le definiremmo perfettamente trasparenti, un’anima ce l’hanno ed è leggermente calda.
Sono altoparlanti molto direzionali che risentono del corretto posizionamento o meno all’interno della stanza. Sono permessivi a sufficienza da adattarsi ad una moltitudine di situazioni e di ambienti, ma danno il meglio di sé se gli si lascia una ventina di centimetri dalla parete posteriore ed un metro circa di lato. Per avere una buona riproduzione della scena musicale è consigliabile inoltre posizionarle almeno ad un paio di metri l’una dall’altra e non esagerare con la convergenza verso l’ascoltatore. Raggiunta una buona configurazione la scena musicale è ben rifinita e si ha nettamente la sensazione di poter indicare con mano dove si trovano i diversi strumenti.
L’altezza è perfetta per un ascolto da un divano o una poltrona con i tweeter che si trovano più o meno all’altezza delle orecchie. Anche solo alzandosi in piedi si sente un notevole cambiamento nell’ascolto.
Abbiamo testato le 3050 con due impianti di livello diverso. Uno Yamaha entry level ed un Marantz M-CR 611. Si adattano magnificamente ad entrambi e possiamo immaginare che siano oltre la loro portata ed in grado di regalare soddisfazioni anche superiori con qualcosa di ancora superiore. Detto questo, il sorriso che sono in grado di stampare sulla faccia quando rivelano alcuni dettagli altrimenti nascosti di certe tracce audio vale molto di più del loro valore di acquisto.
Le abbiamo ascoltate per più di 500 ore con ogni tipo di genere musicale, da musica classica orchestrale al blues, dal metal alla dance passando per il jazz, il rockabilly, il pop e la musica trance. Ci hanno emozionati con il dettaglio e la precisione di un pianista intento ad eseguire le Rapsodie Ungherese di Liszt, la melodiea della chitarra di Eric Clapton in “One more car, One more rider” ma anche per il pugno deciso che sono in grado di sferrare con alcune tracce come “Freedom” di Steve Angello.
Inutile dire che per scoprire davvero di cosa siano capaci occorre ascoltare musica non compressa. Sono in grado di portare al limite un mp3 anche a 320 kbps e per quanto possa “suonare” bene, avrà sempre meno da offrire di un buon CD, un vinile o comunque di una traccia audio almeno a 44 kHz e 16 bit. Se venite da un impianto stereo “classico” vi faranno venire voglia di ascoltare tutta la vostra libreria musicale per scoprire cosa vi siete persi per strada in anni di ascolto.
Le abbiamo provate anche con dei film e pur non essendo in grado di riprodurre efficacemente le frequenze sotto i 44 Hz sono così piacevolmente bilanciate e pulite da garantire una bellissima esperienza anche in ambito cinematografico.
Onestamente facciamo fatica a trovare dei lati negativi. Forse si può migliorare il dettaglio sulle alte frequenze, ma avvertire “una mancanza” in tal senso dipende molto da cosa si ascolta e dall’educazione dell’orecchio al suono vero di certi strumenti.
Sono potenti, ed in alcuni ambienti ristretti se non “limitate” nella parte dei bassi rischiano di far rimbombare ciò che le circonda, però più che di un difetto si tratta della necessità di avere un po’ di accortezza nella fase di setup. Danno tanto anche a basso volume ma se si vuole spingerle al limite serve un ambiente adatto (e non avere vicini di casa).
In definitiva ci siamo trovati molto bene fino ad ora