Naim dac ... è ora di sostituirlo?

Ciao a tutti, ultimamente più volte mi son chiesto se non fosse giunta l'ora di sostituire il mio amatissmo Naim dac.
Qualche anno fa, preso da upgradite acuta me l'ero cavata (si fa per dire...con quel costa) aggiungendo l'alimentatore esterno, il Teddy Pardo XPS. Quel giorno il Naim ha letteralmente cambiato faccia, migliorando di tantissimo, sotto ogni punto di vista.

Perchè cambiarlo allora?
I motivi sono vari, anche se in fondo nessuno è realmente significativo:
-come sorgente utilizzo da sempre sistemi basati su PC e simili. Alla lunga comincia a pesarmi la mancanza di ingressi di rete/usb, a maggior ragione ora che queste tecnologie sono piuttosto mature. E poi questo mi obbliga ad utilizzare un qualche ulteriore aggeggio (scheda audio PCI, pennette..) che mi fornisca una uscita spdif.
-il Teddy Pardo xps è eccezionale, ma è pur sempre una aggiunta di uno scatolotto, un cordone di alimentazione, un cordone di collegamento al dac, occupo una presa sulla ciabatta.
-è limitato a trattamento di flussi spdif e (se ricordo bene) aggiornando il firmware potrei usufruire al massimo di DOP 64/128 tramite spdif

Ovviamente ho cominciato a guardare in casa Naim, ma ormai puntano solo sui lettori di rete...e non mi convince il perdere la flessibilità data dal PC utilizzato come sorgente.

Come caratteristiche cerco il famoso PRAT, una presentazione molto materica e tendente ai toni lievemente "ambrati" (se così si può definire il contrario di un suono "aperto e brillante"). Sono meno interessato all'iper dettaglio e ad una ricostruzione scenica millimetrica. Pensando almeno ad un piccolo upgrade in termini di qualità, cosa mi potreste consigliare di ascoltare stando su livelli di prezzo non superiori a 5-6 keuro (ovvero più o meno lo street price di un Naim NDX2) ... anzi meno è meglio è :) ?  

grazie!

Auralic VEGA G1 o G2 se ti interessa il clock

m_b ha scritto:Ciao a tutti, ultimamente più volte mi son chiesto se non fosse giunta l'ora di sostituire il mio amatissmo Naim dac.
Qualche anno fa, preso da upgradite acuta me l'ero cavata (si fa per dire...con quel costa) aggiungendo l'alimentatore esterno, il Teddy Pardo XPS. Quel giorno il Naim ha letteralmente cambiato faccia, migliorando di tantissimo, sotto ogni punto di vista.

Perchè cambiarlo allora?
I motivi sono vari, anche se in fondo nessuno è realmente significativo:
-come sorgente utilizzo da sempre sistemi basati su PC e simili. Alla lunga comincia a pesarmi la mancanza di ingressi di rete/usb, a maggior ragione ora che queste tecnologie sono piuttosto mature. E poi questo mi obbliga ad utilizzare un qualche ulteriore aggeggio (scheda audio PCI, pennette..) che mi fornisca una uscita spdif.
-il Teddy Pardo xps è eccezionale, ma è pur sempre una aggiunta di uno scatolotto, un cordone di alimentazione, un cordone di collegamento al dac, occupo una presa sulla ciabatta.
-è limitato a trattamento di flussi spdif e (se ricordo bene) aggiornando il firmware potrei usufruire al massimo di DOP 64/128 tramite spdif

Ovviamente ho cominciato a guardare in casa Naim, ma ormai puntano solo sui lettori di rete...e non mi convince il perdere la flessibilità data dal PC utilizzato come sorgente.

Come caratteristiche cerco il famoso PRAT, una presentazione molto materica e tendente ai toni lievemente "ambrati" (se così si può definire il contrario di un suono "aperto e brillante"). Sono meno interessato all'iper dettaglio e ad una ricostruzione scenica millimetrica. Pensando almeno ad un piccolo upgrade in termini di qualità, cosa mi potreste consigliare di ascoltare stando su livelli di prezzo non superiori a 5-6 keuro (ovvero più o meno lo street price di un Naim NDX2) ... anzi meno è meglio è :) ?  

grazie!

Se pensi che il futuro sia anche nella liquida/streaming un DAC R2R da governare con il PC via USB.

Personalmente ho trovato pace con il l'Aqua la scala, che è al limite del tuo budget nel nuovo ma si trovano anche ottimi convertitori usati anche sa vanno a ruba in pochissimi giorni.

E italiano, e l'assistenza è sempre molto disponibile. Direi anche L e c t o r (lo scrivo così altrimenti lo cancella),  sempre italiano ottimi prodotti secondo me.

Questo a fronte del fatto che Naim ha fatto largo uso di convertitori PCM 17xx che hanno una impostazione timbrica che proviene dai PCM1704 (ci sarebbe da aprire un 3D dedicato scusami la semplificazione) quindi nono dovrebbe essere troppo lontano dal tuo "modo di ascoltare". con l'ingresso SPDIF puoi collegarci la tua meccanica o trasporto.

Non so che software player utilizzi per la liquida, ma se posso darti un consiglio di prova a costo Zero, Roon Core è una bella esperienza anche per esplorare e ampliare la conoscenza partendo dalla propria libreria musicale.

Inizialmente ho lavorato molto con l'interfaccia SPDIF anche per la liquida ma arrivando a provare cavi USB di buon livello ho capito che sul mio sistema il risultato era superiore e quindi sono passato a questa interfaccia con il DAC e devo dire che sono soddisfatto.

dimenticavo è uscito anche la versione S3 del modello "base" La voce, che dalle prime recensioni è vicinissimo al La scala

https://www.aquahifi.com/la_voce_S3_update.html

grazie per i consigli ...le macchine Aqua mi affascinano parecchio. Mi pare che Audioquality (cui sono relativamente vicino) sia rivenditore di Aqua ...durante le vacanze natalizie potrei sentire se ha qualche dac per una prova.
Per il resto stavo pensando anche ai Metrum. Prima del Naim, avevo l'Octave o il Quad, non ricordo esattamente, cui mandavo segnale upsamplato tramite il PC che usavo allora per l'audio. Ne ho un ottimo ricordo.
Al momento sto utilizzando due PC, uno che fa da server con LMS / HQplayer, l'altro che fa da streamer con R2/networkaudiod. Non ho ancora provato Roon...ma lo farò certamente

m_b ha scritto:grazie per i consigli ...le macchine Aqua mi affascinano parecchio. Mi pare che Audioquality (cui sono relativamente vicino) sia rivenditore di Aqua ...durante le vacanze natalizie potrei sentire se ha qualche dac per una prova.
Per il resto stavo pensando anche ai Metrum. Prima del Naim, avevo l'Octave o il Quad, non ricordo esattamente, cui mandavo segnale upsamplato tramite il PC che usavo allora per l'audio. Ne ho un ottimo ricordo.
Al momento sto utilizzando due PC, uno che fa da server con LMS / HQplayer, l'altro che fa da streamer con R2/networkaudiod. Non ho ancora provato Roon...ma lo farò certamente

ti ho scritto in pvt, ho l'impressione che non viviamo "lontanissimi"....

io sto acquistando il dac holo audio spring 2
ho ascoltato e provato anche la scala optologic ma l'ho trovato un po leggero come dinamica anche se timbricamente molto bello (il tutto vale ovviamente sul mio impianto)

toni.vito73 ha scritto:io sto acquistando il dac holo audio spring 2
ho ascoltato e provato anche  la scala optologic ma l'ho trovato un po leggero come dinamica anche se timbricamente molto bello (il tutto vale ovviamente sul mio impianto)

Ah interessante, non sono mai riuscito ad ascoltare i convertitori Holo, curiosità in bilanciato o sbilanciato?

hai mai ascoltato i Denafrips?sopratutto Venus e Terminator?

mauro16164 ha scritto:hai mai ascoltato i Denafrips?sopratutto Venus e Terminator?

Il Terminator in un ascolto frettoloso e non sul mio impianto.

Avevo molta aspettativa e non mi convinse per la scarsa naturalezza rispetto al DAC che poi ho scelto (e che vedete in firma)

ma vorrei riascoltarlo con più calma e sul mio impianto, non escludo di farlo nei prossimi mesi, però vi assicuro che il La Scala è un convertitore che lascia pochi rimpianti.

mantraone ha scritto:

Il Terminator in un ascolto frettoloso e non sul mio impianto.

Avevo molta aspettativa e non mi convinse per la scarsa naturalezza rispetto al DAC che poi ho scelto (e che vedete in firma)

ma vorrei riascoltarlo con più calma e sul mio impianto, non escludo di farlo nei prossimi mesi, però vi assicuro che il La Scala è un convertitore che lascia pochi rimpianti.

i prodotti Aqua sono eccellenti e sopratutto italiani quindi acquistarli è sicuramente positivo sia per le orecchie che per l'economia..ho ascoltato solo per un lasso di tempo davvero troppo breve,e non nel mio impianto,un dac Aqua quindi non posso esprimermi sul suono che sicuramente sara' eccelso.pero' 6moons,rivista on line tra le piu' prestigiose,ha comparato il dac Denafrips Terminator con l'Aqua Formula e,pur "navigando" con difficoltà per via dell'inglese aulico di Srajan Ebaen,mi par di capire che abbia preferito il Terminator.d'altronde gli ha "regalato",cosa davvero rara,il "blue moon award" massimo riconoscimento audiofilo... https://www.6moons.com/audioreviews2/denafrips/1.html

mauro16164 ha scritto:...........Srajan Ebaen,mi par di capire che abbia preferito il Terminator.d'altronde gli ha "regalato",cosa davvero rara,il "blue moon award" massimo riconoscimento audiofilo... https://www.6moons.com/audioreviews2/denafrips/1.html

Ecco un ottimo motivo per non leggere 6moons...

carloc ha scritto:

Ecco un ottimo motivo per non leggere 6moons...

prrrrrrrrrrrrrrrrrr!!!!!!!

[quote="mantraone"]
]
Ho avuto in prova la scala optologic a casa mia sia in bilanciato che in sbilanciato... confrontato con :sdacf: digicode 704 e con chord 2qute (in questo caso in sbilanciato)..
lho trovato molto bello come timbrica ma un po fiacco come dinamica rispetto ai miei...
preciso che lho provato sia con la sua usb che con la hiface evo in tandem con il :sdacf:

ho poi ascoltato in negozio il holo spring confrontandolo con il chord 2qute e mi ha convinto...anche per il prezzo non troppo esoso... poi quando arriverrà a casa potrò dire di piu....

toni.vito73 ha scritto:

anche questo è interessante, da parte mia posso aggiungere che il La scale mi è parso superiore per 2 aspetti che a me sono sembrati importanti, la disposizione della scena musicale, molto precisa e dettagliata soprattutto nel distinguere i piani musicali e la naturalezza.

tempo fa confrontammo sull'impianto di un amico proprio il la scala con il digicode 704 (che se non erro non è con USB) mi piaceva molto anche il digicode, ma la presentazione del suono mi parve anche li maggiormente frontale mentre il la scala aveva una distinzione maggiore degli strumenti in primo piano rispetto ai piano secondari. Ovviamente tutto questo solo con le incisioni che consentono una simile "visibilità".