Massimo ha scritto:Mi farebbe piacere avere un gidizio sui miei cavi da un collega cavofilo,
anche se per farlo dovresti almeno costruirli e provarli .
Se lo facessi ne sarei lusingato.
Altri amici che lo hanno nel loro impianto ne sono entusiasti.
In questo forum ad esempio c'è gianni focus che li ha.
E' stato lui a consigliarmi questo forum e lo ringrazio.
Massimo
Non sarebbe la prima volta che ascolto cavi autocostruiti da audiofili che meriterebbero l'avventura della produzione e della vendita,soprattutto se costruiti con tutti i crismi previsti dalla teoria come immagino siano i tuoi.Perchè non ti butti?
I cavi possono essere ordinati ad un a grossa ditta che te li fà su tue specifiche.
la mia pazzia invece consiste nel credere che i cavi ci nascondono qualcosa che sfugge alla teoria e la mia completa ignoranza di questa mi rimane solo da sperare sia un punto di vista "privilegiato" per indagare per strade traverse.
il percorrere queste traverse è comunque un ripiego non ritenendomi capace di costruire casse e amplificatori.
Adesso sono però convinto in effetti di essere arrivato al dunque....,dove i puntini di sospensione indicano che però non sono in grado di oggettivare i risultati ottenuti.
Li chiamo ancora risultati perchè si tratta di una struttura ben definita e ben descrivibile che mi spiace di non poter descrivere.
Al di là dei risultati soggettivi all'ascolto ho comunque forti indizi di aver imboccato la strada giusta.
Alla fine di questa strada la mia conclusione parziale è che i cavi sono fonte di enorme distorsione che genera notevole fatica di ascolto,sia che si tratti di fenomeni noti ma sottovalutati,sia che si tratti di fenomeni ancora non noti.
la cosa che mi rende più orgoglioso è poi il fatto che vanno benissimo col compattone come con l'hiend e di non avere il forte carattere di imprevedibilità che normalmente i cavi hanno.
Comunque all'inizio ho provato anche tutte le strade maestre,poi,credo aiutato dalla mancanza di pregiudizi che inevitabilmente accompagnano i tecnici (e anacronisticamente tanto più quanto più sono preparati) ho imboccato una nuova strada che sembra promettente.
Il punto di partenza è stato Kimber meglio l'importanza della geometria in un cavo.Questa nel dispiegarsi della lettura scientifica può essere convertita nei termini di RL e C e di reiezione alle interferenze esterne.
Dalla teoria non mi pare si possa fare discendere che la geometria del cavo possa invece risolvere problemi che sono "interni al cavo" come invece io sospetto.Quali siano questi problemi poi mi piacerebbe saperlo,ma che ci siano è ormai una mia personale convinzione.
Ma non è che godo a sguazzare necessariamente nelle stranezze(un poco si eh....).
Ma se un giorno scoprissi che tutto il mio lavoro si può spiegare in termini di puri adattamenti di impedenza questo non potrebbe rendermi che felice.
Ciao,Sebastiano.