Dal Fatto Quotidiano
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/12/giusto-pio-morto-a-91-anni-il-violinista-di-battiato-da-lera-del-cinghiale-bianco-a-la-voce-del-padrone-i-grandi-successi/3387069/
Personaggio schivo, sobrio, compositore, violinista e arrangiatore eccellente, il maestro Pio si può dire abbia vissuto più di una singola esistenza musicale, almeno tre: la prima, tutta dedita agli studi e agli insegnamenti accademici, alla musica sinfonica nell’orchestra della Rai di Milano e alla musica da camera; la seconda, caratterizzata da un vero e proprio tuffo nell’edulcorato e scintillante mondo della pop music, in quella fortunatissima collaborazione con Franco Battiato che li vide superare, primi in Italia, il milione di copie vendute con un singolo album, La voce del padrone; la terza, nella sperimentazione e nell’avanguardia, in un mondo popolato da sintetizzatori e computer con album come Motore immobile (1978). Una compostezza, quella tipica del violinista di Castelfranco Veneto, che ai tempi del grande successo gli fruttò appellativi quali Nonno rock o Sua Eminenza Grigia della musica italiana, come piacevolmente e nonostante il dolore ci rammenta sempre la figlia, Giulietta Pio: “Lui si è sempre aperto a ogni esperienza – afferma Giulietta – dall’orchestra sinfonica, così inquadrata e formale, fino alla sperimentazione e all’avanguardia: le ha provate tutte”.
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