interpretazioni audiophile
aircooled- Suonologo
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- Messaggio n°1
interpretazioni audiophile
qualunque oggetto costruito per HIFI che sia un elettronica un filo o delle casse piuttosto che una sorgente sono frutto di una interpretazione personale di chi progetta o di che progetta coadiuvato da chi poi mette a punto il progetto stesso, per questo non esistono oggetti assoluti che vanno bene per tutti, ma da cosa è dovuto questo fatto? semplice in HIFI esiste un limite insolubile, il software, che rappresenta il limite invalicabile dove qualunque progetto per evoluto che sia si frange, o no ?????
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Geronimo- Self-Awareness
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- Messaggio n°2
Re: interpretazioni audiophile
aircooled ha scritto:..... in HIFI esiste un limite insolubile, il software, che rappresenta il limite invalicabile dove qualunque progetto per evoluto che sia si frange, o no ?????
Questo limite insolubile di solito viene eliminato dal marketing
Una volta scrissi che: L'alta-fedeltà è come la lepre meccanica per i levrieri: irraggiungibile Ed è irraggiungibile perchè NON esiste. Se esistesse la si potrebbe quantificare e raggiungere finalmente, un giorno, e questo decreterebbe la fine dell'alta fedeltà come ricerca. O se volete è come le rette parallele che si incontrano all'infinito, una chimera, una pura illusione
E nessuno vuole che l'illusione finisca : i costruttori, per ovvi motivi, e gli appassionati perchè una volta raggiunto l'obbiettivo si sparerebbero per la noia
Firace- Member
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- Messaggio n°3
Re: interpretazioni audiophile
Francamente non ho capito cosa c'entra il software.
In ogni caso la ricerca della perfezione è una chimera ed allo stesso tempo è una trappola.. in tutti i campi: dalla ricerca scientifica all'arte, dallo sport alla politica (si anche quella)... etc
Quindi siamo in buona compagnia.
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tanquassa- Senior Member
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- Messaggio n°4
Re: interpretazioni audiophile
...Impianti milionari per riprodurre fedelmente mp3 ...
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Diego
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aircooled- Suonologo
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- Messaggio n°5
Re: interpretazioni audiophile
elettroniche perfette si possono fare ma andrebbero a cozzare sui limiti del software per ovviare a questo si elimina la perfezzione per andare di interpretazioneFirace ha scritto:Francamente non ho capito cosa c'entra il software.
In ogni caso la ricerca della perfezione è una chimera ed allo stesso tempo è una trappola.. in tutti i campi: dalla ricerca scientifica all'arte, dallo sport alla politica (si anche quella)... etc
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Firace- Member
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- Messaggio n°6
Re: interpretazioni audiophile
Scusa ma continuo a non capire.
Probabilmente c'è un equivoco di fondo nell'utilizzo del termine "software".
Ma in ogni caso dubito seriamente che si possano realizzare elettroniche perfette. Non esiste un televisore perfetto, non esiste una fotocamera perfetta e non esiste nemmeno una elettronica audio perfetta.
Il termine software, poi, molto spesso è utilizzato impropriamente per identificare un supporto o una compressione di un formato digitale. Ma così non è.
Probabilmente c'è un equivoco di fondo nell'utilizzo del termine "software".
Ma in ogni caso dubito seriamente che si possano realizzare elettroniche perfette. Non esiste un televisore perfetto, non esiste una fotocamera perfetta e non esiste nemmeno una elettronica audio perfetta.
Il termine software, poi, molto spesso è utilizzato impropriamente per identificare un supporto o una compressione di un formato digitale. Ma così non è.
aircooled- Suonologo
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- Messaggio n°7
Re: interpretazioni audiophile
Fare un elettronica che segue perfettamente il segnale è fattibile e dietro essendo molto ricco potresti farti fare anche il resto ambiente compreso ovviamente, dopodiché non troveresti un software adeguato, per software intendo il segnale ripreso di un evento in forma solida o liquida non cambia, se poi tale ripresa si chiama in altro modo va bene decidi te a me va bene comunque lo vuoi chiamare
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Firace- Member
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- Messaggio n°8
Re: interpretazioni audiophile
Se intendi quello allora non credo si possa chiamare "software".
Probabilmente nell'intero processo, dalla registrazione alla riproduzione, c'è "anche" il software.
Ma in ogni caso credo sia davvero molto difficile realizzare un elettronica che non introduce alcunché.
Anzi, probabilmente è più semplice portare una registrazione perfettamente "integra" fino al proprio impianto piuttosto che avere un impianto/ambiente che non introduce niente.
Ovviamente è solo la mia opinione che può essere tranquillamente non condivisa.
Probabilmente nell'intero processo, dalla registrazione alla riproduzione, c'è "anche" il software.
Ma in ogni caso credo sia davvero molto difficile realizzare un elettronica che non introduce alcunché.
Anzi, probabilmente è più semplice portare una registrazione perfettamente "integra" fino al proprio impianto piuttosto che avere un impianto/ambiente che non introduce niente.
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aircooled- Suonologo
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- Messaggio n°9
Re: interpretazioni audiophile
Se tu avessi esperienza di ripresa la penseresti in modo differente
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angel72- Senior Member
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- Messaggio n°10
Re: interpretazioni audiophile
ripresa di un evento impeccabile da dare in pasto ad un impianto impeccabile che verrà ascoltato in un ambiente impeccabile
ho detto impeccabile, non perfetto
bè, io ci metterei la firma
eppoi si parla di "alta" fedeltà, non fedeltà "assoluta", quindi ci siamo...
se poi vogliamo speculare sul fatto che il gap tra impeccabile e perfetto sia costituito da interpretazioni piuttosto che errori, limiti tecnici o altro...baaaaa siamo al limite del masturbatorio ma cos'è, il caldo???
ho detto impeccabile, non perfetto
bè, io ci metterei la firma
eppoi si parla di "alta" fedeltà, non fedeltà "assoluta", quindi ci siamo...
se poi vogliamo speculare sul fatto che il gap tra impeccabile e perfetto sia costituito da interpretazioni piuttosto che errori, limiti tecnici o altro...baaaaa siamo al limite del masturbatorio ma cos'è, il caldo???
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- Messaggio n°11
Re: interpretazioni audiophile
Software....aggettivo che riempie parecchio,specie se buttato li a caso.Firace ha scritto:Se intendi quello allora non credo si possa chiamare "software".
Probabilmente nell'intero processo, dalla registrazione alla riproduzione, c'è "anche" il software.
Ma in ogni caso credo sia davvero molto difficile realizzare un elettronica che non introduce alcunché.
Anzi, probabilmente è più semplice portare una registrazione perfettamente "integra" fino al proprio impianto piuttosto che avere un impianto/ambiente che non introduce niente.
Ovviamente è solo la mia opinione che può essere tranquillamente non condivisa.
RockOnlyRare- Rockzebo Expert
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- Messaggio n°12
Re: interpretazioni audiophile
aircooled ha scritto:
elettroniche perfette si possono fare ma andrebbero a cozzare sui limiti del software per ovviare a questo si elimina la perfezzione per andare di interpretazione
Per "software" intendi il firmware dell'elettronica, oppure la sorgente audio (vinile cd liquida etc ???)
Oppure il software del convertitore ?
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http://basta-con-i-tagli-alle-pensioni.over-blog.it/article-le-bugie-sull-aspettativa-di-vita-84948824.html
https://www.indexmundi.com/facts/indicators/SP.DYN.LE00.IN/compare#country=it
(ANSA) - ROMA, 19 LUG - I quarantenni di oggi, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e ricadono nel contributivo puro, rischiano di non andare in pensione prima dei 73 anni. È questa la sorte secondo la Cgil che spetta a chi ha avuto un lavoro saltuario e scarsamente remunerato, specie se part time. Nel 2035, spiega il sindacato, per andare prima dei 70 anni, precisamente a 69, saranno necessari almeno 20 anni di contributi e una pensione di importo sopra gli attuali 687 euro.
RockOnlyRare- Rockzebo Expert
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- Messaggio n°13
Re: interpretazioni audiophile
Qualche mese fa ascoltai un brano in hi-res (non lo trovo più sigh) in cui un famoso batterista suonava per un sacco di volte lo stesso brano di pochi secondi, la sola cosa che cambiava era la disposizione dei microfoni nell'ambiente.
Risultato incredibile, si passava da qualità elevatissima a pessima (sia come riproduzione che spazialità) , in molti casi si faceva fatica a capire che il brano suonato fosse lo stesso con la stessa batteria.
Pensate se oltre che alla batteria, ci mettete altri 6-7 strumentisti di un gruppo jazz, o peggio un'intera orchestra sinfonica con centinaia di elementi che suonano dal vivo !!!
Il che dimostra quanto sia importante in sede di incisione la bravura dei tecnici nel posizionare i microfoni, come primo step per una buona incisione, a cui deve seguire tutto il resto fino all'impianto che riproduce il suono finale.
Risultato incredibile, si passava da qualità elevatissima a pessima (sia come riproduzione che spazialità) , in molti casi si faceva fatica a capire che il brano suonato fosse lo stesso con la stessa batteria.
Pensate se oltre che alla batteria, ci mettete altri 6-7 strumentisti di un gruppo jazz, o peggio un'intera orchestra sinfonica con centinaia di elementi che suonano dal vivo !!!
Il che dimostra quanto sia importante in sede di incisione la bravura dei tecnici nel posizionare i microfoni, come primo step per una buona incisione, a cui deve seguire tutto il resto fino all'impianto che riproduce il suono finale.
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lizard- Pop Music Expert
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- Messaggio n°14
Re: interpretazioni audiophile
nessuno dei tre.RockOnlyRare ha scritto:
Per "software" intendi il firmware dell'elettronica, oppure la sorgente audio (vinile cd liquida etc ???)
Oppure il software del convertitore ?
intende il tentativo di riprodurre lo stesso evento live a distanza,nel tempo e nello spazio.
cosa praticamente impossibile.
lizard- Pop Music Expert
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- Messaggio n°15
Re: interpretazioni audiophile
e questo dimostra anche come sia impossibile ascoltare lo stesso brano nello stesso modo in posizioni differenti del palcoRockOnlyRare ha scritto:Qualche mese fa ascoltai un brano in hi-res (non lo trovo più sigh) in cui un famoso batterista suonava per un sacco di volte lo stesso brano di pochi secondi, la sola cosa che cambiava era la disposizione dei microfoni nell'ambiente.
Risultato incredibile, si passava da qualità elevatissima a pessima (sia come riproduzione che spazialità) , in molti casi si faceva fatica a capire che il brano suonato fosse lo stesso con la stessa batteria.
Pensate se oltre che alla batteria, ci mettete altri 6-7 strumentisti di un gruppo jazz, o peggio un'intera orchestra sinfonica con centinaia di elementi che suonano dal vivo !!!
Il che dimostra quanto sia importante in sede di incisione la bravura dei tecnici nel posizionare i microfoni, come primo step per una buona incisione, a cui deve seguire tutto il resto fino all'impianto che riproduce il suono finale.
aircooled- Suonologo
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- Messaggio n°16
Re: interpretazioni audiophile
ovviamente la sorgente audio come per hardware si intenderebbe l'impiantoRockOnlyRare ha scritto:aircooled ha scritto:
elettroniche perfette si possono fare ma andrebbero a cozzare sui limiti del software per ovviare a questo si elimina la perfezzione per andare di interpretazione
Per "software" intendi il firmware dell'elettronica, oppure la sorgente audio (vinile cd liquida etc ???)
Oppure il software del convertitore ?
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aircooled- Suonologo
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- Messaggio n°17
Re: interpretazioni audiophile
nonostante il caldo si comincia capirsi lasciando fuori dalla discussione i musicofili tutti gli altri audiofili al crescere dell'impianto decrescono i CD (cosi evitiamo fraintesi softeristi ) per via dei manifesti limiti delle riprese, se poi da audiofili si fa un ulteriore passo e si diventa suonologhi la cosa diventa drammaticaRockOnlyRare ha scritto:Qualche mese fa ascoltai un brano in hi-res (non lo trovo più sigh) in cui un famoso batterista suonava per un sacco di volte lo stesso brano di pochi secondi, la sola cosa che cambiava era la disposizione dei microfoni nell'ambiente.
Risultato incredibile, si passava da qualità elevatissima a pessima (sia come riproduzione che spazialità) , in molti casi si faceva fatica a capire che il brano suonato fosse lo stesso con la stessa batteria.
Pensate se oltre che alla batteria, ci mettete altri 6-7 strumentisti di un gruppo jazz, o peggio un'intera orchestra sinfonica con centinaia di elementi che suonano dal vivo !!!
Il che dimostra quanto sia importante in sede di incisione la bravura dei tecnici nel posizionare i microfoni, come primo step per una buona incisione, a cui deve seguire tutto il resto fino all'impianto che riproduce il suono finale.
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- Messaggio n°18
Re: interpretazioni audiophile
questa è una di quelle verità insindacabili, ma sono veramente pochi a farne tesorolizard ha scritto:nessuno dei tre.RockOnlyRare ha scritto:
Per "software" intendi il firmware dell'elettronica, oppure la sorgente audio (vinile cd liquida etc ???)
Oppure il software del convertitore ?
intende il tentativo di riprodurre lo stesso evento live a distanza,nel tempo e nello spazio.
cosa praticamente impossibile.
Ultima modifica di aircooled il Gio Giu 23 2016, 16:42 - modificato 1 volta.
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- Messaggio n°19
Re: interpretazioni audiophile
in questo thread si cerca di bonificare il deserto...
ma alta fedelta' riferito a cosa ???
alla registrazione ?alla musica dal vivo?acustica o elettrificata ?( che e' cosa ben diversa dalla registrazione... ),alta fedelta' al nostro piacere sensoriale ? o a tutte queste cose insieme ?
ma alta fedelta' riferito a cosa ???
alla registrazione ?alla musica dal vivo?acustica o elettrificata ?( che e' cosa ben diversa dalla registrazione... ),alta fedelta' al nostro piacere sensoriale ? o a tutte queste cose insieme ?
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- Messaggio n°20
Re: interpretazioni audiophile
aircooled ha scritto:qualunque oggetto costruito per HIFI che sia un elettronica un filo o delle casse piuttosto che una sorgente sono frutto di una interpretazione personale di chi progetta o di che progetta coadiuvato da chi poi mette a punto il progetto stesso, per questo non esistono oggetti assoluti che vanno bene per tutti, ma da cosa è dovuto questo fatto? semplice in HIFI esiste un limite insolubile, il software, che rappresenta il limite invalicabile dove qualunque progetto per evoluto che sia si frange, o no ?????
in alta fedelta' si fa meglio che si puo' con cio' che si ha !
facevi prima a dirla cosi' !!
Ultima modifica di Frederick il Gio Giu 23 2016, 16:44 - modificato 2 volte.
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- Messaggio n°21
Re: interpretazioni audiophile
te non rompere le uva nel paniere
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- Messaggio n°22
Re: interpretazioni audiophile
io rompo le uva nel paniere dell' istataircooled ha scritto:te non rompere le uva nel paniere
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- Messaggio n°23
Re: interpretazioni audiophile
Ma se da un lato si sostiene che l'alta fedeltà di fatto non esiste perchè non si può riprodurre fedelmente un evento live, dall'altra ci sono milioni di appassionati in tutto il mondo (in Italia un po' meno ma ci sono) che spendono cifre spesso esorbitanti per impianti hi-end e ci sono migliaia di aziende che producono apparecchiature, allora vuol dire che ci sono un sacco di contraddizioni tra gli appassionati e gli addetti del mestiere.
L'alta fedeltà non esiste ? -- > Ok allora buttiamo nel cesso i nostri impianti ed andiamo solo a vedere concerti live, sperando che ci siano, che l'acustica sia buona, che i posti siano ideali, che il concerto sia bello, non costi troppo etc etc.
L'alta fedeltà esiste ? --> Allora godiamocela per quel che da, per le potenzialità che possono offrire le incisioni (il software), il nostro portafoglio e la passione per la musica ascoltata IN CASA nel modo migliore possibile secondo i nostri gusti.
Passo e chiudo.
L'alta fedeltà non esiste ? -- > Ok allora buttiamo nel cesso i nostri impianti ed andiamo solo a vedere concerti live, sperando che ci siano, che l'acustica sia buona, che i posti siano ideali, che il concerto sia bello, non costi troppo etc etc.
L'alta fedeltà esiste ? --> Allora godiamocela per quel che da, per le potenzialità che possono offrire le incisioni (il software), il nostro portafoglio e la passione per la musica ascoltata IN CASA nel modo migliore possibile secondo i nostri gusti.
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- Messaggio n°24
Re: interpretazioni audiophile
aircooled ha scritto:
nonostante il caldo si comincia capirsi lasciando fuori dalla discussione i musicofili tutti gli altri audiofili al crescere dell'impianto decrescono i CD (cosi evitiamo fraintesi softeristi ) per via dei manifesti limiti delle riprese, se poi da audiofili si fa un ulteriore passo e si diventa suonologhi la cosa diventa drammatica
Il fatto di evidenziare l'influenza elevatissima che possono avere le scelte di chi registra un album in sede di sala di incisione sul risultato finale qualitativo (sia dal punto di vista audiofilo che artistico) non fa che confermare di quanto sia delicato il processo che partendo dal musicista fa arrivare nelle nostre case un album che si sente in un certo modo. Tutto questo influisce sulla soddisfazione dell'utente finale "a parità di impianto in cui l'album suona".
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- Messaggio n°25
Re: interpretazioni audiophile
bhe c'è una terza via trovare il tipo di impianto che ci emoziona in questo non c'è nessuna truffa o contraddizione, la scelta è ampia quindi bastano un poco di dindi e tanta pazienza per trovare ciò che ognuno brama, se poi si cerca la fedeltà assoluta allora non c'è curaRockOnlyRare ha scritto:Ma se da un lato si sostiene che l'alta fedeltà di fatto non esiste perchè non si può riprodurre fedelmente un evento live, dall'altra ci sono milioni di appassionati in tutto il mondo (in Italia un po' meno ma ci sono) che spendono cifre spesso esorbitanti per impianti hi-end e ci sono migliaia di aziende che producono apparecchiature, allora vuol dire che ci sono un sacco di contraddizioni tra gli appassionati e gli addetti del mestiere.
L'alta fedeltà non esiste ? -- > Ok allora buttiamo nel cesso i nostri impianti ed andiamo solo a vedere concerti live, sperando che ci siano, che l'acustica sia buona, che i posti siano ideali, che il concerto sia bello, non costi troppo etc etc.
L'alta fedeltà esiste ? --> Allora godiamocela per quel che da, per le potenzialità che possono offrire le incisioni (il software), il nostro portafoglio e la passione per la musica ascoltata IN CASA nel modo migliore possibile secondo i nostri gusti.
Passo e chiudo.
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