Da Acutus Mer Apr 20 2016, 08:38
Qualsiasi materiale risuona. Bisogna vedere quanto risuona e a quale-quali frequenze.
Il problema di Harbeth è che vuole innovare nel rispetto della tradizione. Bella frase per riempirsi la bocca ma che in concreto nel 90 % dei casi significa peggiorare i classici. E' quello che ha fatto con le 40 che sono sempre peggiorate dalle ottime 40, alle buone m40.1, alle discrete e presenti mm40.2. Sono peggiorate nel prezzo, perché ora sono scandalosamente care.
Ma anche sonicamente l'evoluzione è stata discutibile. Il leader Harbeth ha creato un forum sul suo stesso sito dove si spolmona per dimostrare che le nuove sono meglio ma non mi ha convinto. Hanno più acuti e il suono diventa più monitor nel senso deteriore del termine, sono più dettagliate, con tutte le difficoltà di abbinamento che si possono immaginare.
Non voglio farla tragica, perché è indubbio che siano diffusori comunque validi, ma è la progressione subita e i concetti alla base che mi hanno deluso. Per inciso ho ascoltato le m.30 in una catena molto deludente, con esiti sonici di basso livello. E' chiaro: se l'impianto è mal assemblato non c'è diffusore che tenga. Comunque non aspettatevi dei diffusori morbidoni e forgiving, dalle m40.2
Per quanto concerne le frequenze di incrocio preferisco quelle delle Spendor sp 100, che sono anche un po' meno costose e nel complesso mi sento di preferire. Dei veri recensori (leggi the Absolute sound di anni fa) non escludevano neppure l'utilizzo delle 40 prima serie con un sub woofer! Qui in Italia ci accontentiamo di molto meno: vedi Della Sala che si esalta sui bassi delle m.30. Va beene...