Buona la scelta degli artisti, registrazioni originali. Acquistato il primo vinile, stampa ottima (180g.)qualità registrazione buona.
Un saluto a tutti.
Marco.
lizard ha scritto:non buttate via i soldi..
bluocram ha scritto:Torna ottima iniziativa in edicola.
Buona la scelta degli artisti, registrazioni originali. Acquistato il primo vinile, stampa ottima (180g.)qualità registrazione buona.
Un saluto a tutti.
Marco.
vedi sopra..bluocram ha scritto:
Lizard, illuminaci.....
lizard ha scritto:
vedi sopra..
queste collane,fatte apposta oggi per i gggiovani,sono cmq prodotti di linea economica,che nel tempo invece di rivalutarsi si svalutano infinitivamentebluocram ha scritto:
prima provare e poi decretare...
Di quel disco ho 2 versioni datate...mica si pettinano le bambole qui....
Anche la raccolta anni 70 di jazz non era per nulla male dal punto di vista tecnico..ancora ne ho qualcuno...
Ciao
Marco.
i giovani non vogliono più spendere un soldo.pluto ha scritto:
Se il tutto serve a divulgare tra i giovani la musica, W l'edicola.
lizard ha scritto:i giovani non vogliono più spendere un soldo.pluto ha scritto:
Se il tutto serve a divulgare tra i giovani la musica, W l'edicola.
per quello scaricano a gogo'.
Quoto appieno il discorso di Gian e particolarmente le parole su scritte.pluto ha scritto: Spero solo che qualcuno, partendo da qua, si appassioni e allarghi poi gli orizzonti. Sperem
pluto ha scritto:Si e no Liz; questa volta sono simpaticamente d'accordo a metà.
Hai senz'altro ragione sul valore del disco: diventerà merce da mercatini di valore 1 euro.
Ma d'altra parte sono sempre abbastanza favorevole sulla diffusione della musica tra i non conoscitori e se la cosa passa x l'edicola, be non snobbiamola troppo.
Personalmente mi sono posto nella tua stessa posizione x i dischi di classica (li avevo quasi tutti) e quelli di jazz (idem), per cui ne ho assaggiati alcuni, valutati qualitativamente e desistito di conseguenza.
Detto questo, le note a lato dei dischi nella collana Jazz erano ottime a mio avviso, e costituivano un plus del disco stesso che neanche un originale possedeva
Se il tutto serve a divulgare tra i giovani la musica, W l'edicola. Magari nascerà qualche nuovo appassionato che domani si cercherà i dischi originali e via dicendo
pluto ha scritto:
Vero anche questo; ma evidentemente se la DEA dopo classica e jazz si butta anche sul blues, vuol dire che le prime 2 sono andate benino come formula. Non credo siano tanto pirla da farne un'altra se le prime sono state un fallimento.
Spero solo che qualcuno, partendo da qua, si appassioni e allarghi poi gli orizzonti. Sperem
Mic64 ha scritto:Il motivo per cui io ho completato la collana Jazz e iniziato quella del Blues sta nel fatto che, a differenza delle collane e raccolte che si trovano solitamente in edicola, queste sono ristampe di edizioni originali, cioè non realizzate per l'uopo; quindi dovrebbero rispecchiare abbastanza fedelmente le edizioni originali dell'epoca. Non parlo della qualità delle registrazioni sulle quali non avendone ascoltate non posso fare confronti.
Sono le stesse ristampe che si comprano in rete, ad es. su Amazon, ben curate nella qualità del vinile, spesso anche abbastanza ben suonanti e accompagnate da brochure con interessanti informazioni, cenni storici e anche consigli su altre opere dei vari artisti che invitano ad approfondire.
Sono ben consapevole che si tratta di ristampe e non di originali, ma nel mio caso la raccolta la faccio per esclusivo ascolto e non per fare collezione.
Praticamente tutto il mio scaffale di vinili potrebbe essere venduto al mercatino a prezzi "popolari" non essendoci traccia di pezzi dall'alto valore collezionistico.
Come già detto da pluto la cosa bella è che se uno vuole ha gli stimoli per allargare gli orizzonti e magari cercare le edizioni originali.
Secondo me è una cosa positiva.
Mic64 ha scritto:Il motivo per cui io ho completato la collana Jazz e iniziato quella del Blues sta nel fatto che, a differenza delle collane e raccolte che si trovano solitamente in edicola, queste sono ristampe di edizioni originali, cioè non realizzate per l'uopo; quindi dovrebbero rispecchiare abbastanza fedelmente le edizioni originali dell'epoca. Non parlo della qualità delle registrazioni sulle quali non avendone ascoltate non posso fare confronti.
Sono le stesse ristampe che si comprano in rete, ad es. su Amazon, ben curate nella qualità del vinile, spesso anche abbastanza ben suonanti e accompagnate da brochure con interessanti informazioni, cenni storici e anche consigli su altre opere dei vari artisti che invitano ad approfondire.
Sono ben consapevole che si tratta di ristampe e non di originali, ma nel mio caso la raccolta la faccio per esclusivo ascolto e non per fare collezione.
Praticamente tutto il mio scaffale di vinili potrebbe essere venduto al mercatino a prezzi "popolari" non essendoci traccia di pezzi dall'alto valore collezionistico.
Come già detto da pluto la cosa bella è che se uno vuole ha gli stimoli per allargare gli orizzonti e magari cercare le edizioni originali.
Secondo me è una cosa positiva.
Mic64 ha scritto:Vero! Questo non è in discussione. Nella raccolta Jazz DEA mancano artisti fondamentali (uno su tutti Dizzy Gillespie ) e probabilmente manca per motivi di costo dei diritti d'autore. Anche la scelta di alcuni titoli rispecchia il bilanciamento dei costi. Però se vado a vedere i prezzi degli stessi dischi venduti in rete o in negozio, la raccolta risulta ancora conveniente. Alla fine ho trovato il mix abbastanza buono con dei titoli che non mi piacciono per niente ma fortunatamente sono pochi. Poi qualcuno molla, qualcun altro completa ed ognuno ha i suoi motivi. Lacosa certa per me è che adesso ho una discreta scelta di titoli (alcuni dei quali scoperti proprio grazie alla DEA)che altrimenti non so se sarei riuscito ad assemblare con la stessa efficacia.
ulscioff ha scritto:la raccolta è guidata dal bluesman italiano Fabio Treves,sia per i dischi che per i fascicoli