Bellissimo.
Programma dedicato alla Spagna (sponsorizzato dal Consolato Generale di Spagna a Milano).
Conduzione che mi è molto piaciuta. L' orchestra Verdi condotta con una sicurezza ed un piglio entusiasmante dalla Zhang Xian.
Sicuramente la preparazione è stata molto accurata perché l' orchestra si muoveva con l' armonia e la precisione di uno strumento di misura mi ha ricordato parecchio le grandi orchestre del nord Europa.
L' interpretazione mi è molto piaciuta, un "tocco" di "Sagra Stravinskyana" nell' ultima parte del "Capriccio" che mi ha affascinato. Una sottolineatura degli ottoni nel "Concerto di Rodrigo" che hanno, dato una lieve coloritura che ho apprezzato per l' equilibrio fra interpretazione e rispetto della partitura.
Alla chitarra Miloš Karadaglić che si è dimostrato capace di "intimizzare" la sala trasportandoci prima nelle terre spagnole ed i suoi momenti di calma e colore con il "Concerto" e poi sulla spiaggia con la brezza che viene dal mare (del brano di Domeniconi).
Tutto perfetto? Naturalmente no. Un paio di "pizzicate" durante il Concerto/la Suite da parte della chitarra.
Alla fine del concerto c'è stata una meritatissimo ovazione e ci è stato, naturalmente, concesso il bis della parte finale del Boléro.
Una serata davvero magnifica (terminata come al solito con le gambe sotto il tavolo) in compagnia di tanti amici ed una soddisfazione totale per l' evento cui abbiamo assistito.
Il programma:
Il cappello a tre punte (suite n2) di Manuel De Falla
Concerto di Aranjuez di Joaquin Rodrigo per chitarra ed orchestra
Suite per chitarra sola op. 19 Koyunbaba di Carlo Domeniconi
Capriccio Espanol op34, Nikolaj Rimsky-Korsakov
Boléro per orchestra, Maurice Ravel
Programma dedicato alla Spagna (sponsorizzato dal Consolato Generale di Spagna a Milano).
Conduzione che mi è molto piaciuta. L' orchestra Verdi condotta con una sicurezza ed un piglio entusiasmante dalla Zhang Xian.
Sicuramente la preparazione è stata molto accurata perché l' orchestra si muoveva con l' armonia e la precisione di uno strumento di misura mi ha ricordato parecchio le grandi orchestre del nord Europa.
L' interpretazione mi è molto piaciuta, un "tocco" di "Sagra Stravinskyana" nell' ultima parte del "Capriccio" che mi ha affascinato. Una sottolineatura degli ottoni nel "Concerto di Rodrigo" che hanno, dato una lieve coloritura che ho apprezzato per l' equilibrio fra interpretazione e rispetto della partitura.
Alla chitarra Miloš Karadaglić che si è dimostrato capace di "intimizzare" la sala trasportandoci prima nelle terre spagnole ed i suoi momenti di calma e colore con il "Concerto" e poi sulla spiaggia con la brezza che viene dal mare (del brano di Domeniconi).
Tutto perfetto? Naturalmente no. Un paio di "pizzicate" durante il Concerto/la Suite da parte della chitarra.
Alla fine del concerto c'è stata una meritatissimo ovazione e ci è stato, naturalmente, concesso il bis della parte finale del Boléro.
Una serata davvero magnifica (terminata come al solito con le gambe sotto il tavolo) in compagnia di tanti amici ed una soddisfazione totale per l' evento cui abbiamo assistito.
Il programma:
Il cappello a tre punte (suite n2) di Manuel De Falla
Concerto di Aranjuez di Joaquin Rodrigo per chitarra ed orchestra
Suite per chitarra sola op. 19 Koyunbaba di Carlo Domeniconi
Capriccio Espanol op34, Nikolaj Rimsky-Korsakov
Boléro per orchestra, Maurice Ravel