Salve,
posto qui per la prima volta dopo aver letto un po' ed apprezzato il clima amichevole e posato che si incontra nel forum, rispetto ad altri luoghi virtuali....
Mi ha molto divertito leggere il sondaggio rock/attufato e presto dichiarerò la mia opinione, che probabilmente già potete capire dalla descrizioen del mio impianto.
Sono un amante della musica e della sua riproduzione dal lontanissimo 1975, quando mio padre mi regalò il primo impianto SCOTT, mai dimenticato e mai superato nei miei ricordi per come suonava Seconds Out (il mio primo disco in assoluto!), ma si sà, le emozioni che si provano a 13 anni sono diverse da quelle dei 50, anche con la stessa musica...
Da allora - salvo una pausa nei primi anni 90, causa matrimonio - ho sempre cercato di migliorare sia l'impianto che le mie competenze musicali, via via ho cominciato ad apprezzare diversi generi musicali, sempre restando un fedele innamorato del progressive anni '70, ma aggiungendo blues, jazz e classica. Ora posseggo circa 4000 titoli in diversi formati (Vinile, CD e liquida) e continuo a ricercare nuova musica, mentre da qualche anno si è un po placata in me la foga al cambiamento dei componenti, un po' perchè mi piace il suono del mio attuale set up, un po' grazie alla crisi, ma - onestamente - anche perchè il mio pusher di fiducia (ciao Valentino!) ha chiuso i battenti...
L'impianto è oggi così composto:
Sorgenti:
- Rega planar + rb300 + AT100E + REGA Phono Pre.
- TEAC VRDS10
- @Tune SB+ (Squeezebox pesantemente modificato)
DAC: Audio Research DAC 1-20
Pre: Klimo Merlino Gold + TPS
Finali: Klimo Kent Gold
Diffusori: Monitor Audio studio 20 se
Cavetteria quasi esclusivamente Klimo DIS/Reference.
Oggi vorrei collegare un Pc o Mac via USB e mi chiedevo se vale la pena conservare il DAC Audioresearch, facendogli precedere una qualche forma di trasporto USB/SPDIF (quale?) o sostituitlo tout court con un dac dotato di porta USB e nel caso su cosa orientarmi.
Aggiungo, per chi non lo conoscesse, che l'SB+ risale al 2007-2008, ai tempi era considerato benissimo, in particolare per il DAC che monta, che in effetti è piacevole, con un briciolo di punch in più rispetto all'AR e forse preferibile nelle voci rock (es. Ligabue). Alla lunga però, mi sono trovato a preferire il suono cristallino e super focalizzato dell'Audio Research per la maggior parte delle incisioni ed in particolare per voci 'al naturale', strumenti acustici, grossi organici corali e sinfonici in particolare; l'unico 'difetto' è nella riproduzione delle sibilanti: entrambi i DAC le riproducono quando sono nell'incisione e solo quando ci sono, ma nella presentazione precisisiima dell'AR risultano meno mascherate, quindi più evidenti e fastidiose, proprio perchè estranee ad un quadro altrimenti molto chiaro e naturale.
Essendo passati altri 8 anni, sono certo siano avvenuti progressi nella tecnologia costruttiva dei dac, il dac 1-20 si ferma a 20/48 gradirei almeno 24/96 per ascoltare i nuovi formati in alta definizione, ma assolutamente non a scapito della qualità complessiva finale. Non riuscendo più a rivolgermi ad un rivenditore di fiducia, logisticamente comodo e disponibile, chiedo a voi una prima indicazione basata sulle vs. esperienze, così da potermi almeno fare un'idea del budget da dedicare e di qualche soluzione alternativa da ricercare per un ascolto, che comunque farò prima di acquistare, mettendo in preventivo uno o più viaggetti esplorativi.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà aiutarmi nella ricerca.
Saluti, Marco.
p.s.
fatemi cortesemente saper se il mio impianto è da considerarsi rock (...mah...) o attufato (...non credo proprio...).
posto qui per la prima volta dopo aver letto un po' ed apprezzato il clima amichevole e posato che si incontra nel forum, rispetto ad altri luoghi virtuali....
Mi ha molto divertito leggere il sondaggio rock/attufato e presto dichiarerò la mia opinione, che probabilmente già potete capire dalla descrizioen del mio impianto.
Sono un amante della musica e della sua riproduzione dal lontanissimo 1975, quando mio padre mi regalò il primo impianto SCOTT, mai dimenticato e mai superato nei miei ricordi per come suonava Seconds Out (il mio primo disco in assoluto!), ma si sà, le emozioni che si provano a 13 anni sono diverse da quelle dei 50, anche con la stessa musica...
Da allora - salvo una pausa nei primi anni 90, causa matrimonio - ho sempre cercato di migliorare sia l'impianto che le mie competenze musicali, via via ho cominciato ad apprezzare diversi generi musicali, sempre restando un fedele innamorato del progressive anni '70, ma aggiungendo blues, jazz e classica. Ora posseggo circa 4000 titoli in diversi formati (Vinile, CD e liquida) e continuo a ricercare nuova musica, mentre da qualche anno si è un po placata in me la foga al cambiamento dei componenti, un po' perchè mi piace il suono del mio attuale set up, un po' grazie alla crisi, ma - onestamente - anche perchè il mio pusher di fiducia (ciao Valentino!) ha chiuso i battenti...
L'impianto è oggi così composto:
Sorgenti:
- Rega planar + rb300 + AT100E + REGA Phono Pre.
- TEAC VRDS10
- @Tune SB+ (Squeezebox pesantemente modificato)
DAC: Audio Research DAC 1-20
Pre: Klimo Merlino Gold + TPS
Finali: Klimo Kent Gold
Diffusori: Monitor Audio studio 20 se
Cavetteria quasi esclusivamente Klimo DIS/Reference.
Oggi vorrei collegare un Pc o Mac via USB e mi chiedevo se vale la pena conservare il DAC Audioresearch, facendogli precedere una qualche forma di trasporto USB/SPDIF (quale?) o sostituitlo tout court con un dac dotato di porta USB e nel caso su cosa orientarmi.
Aggiungo, per chi non lo conoscesse, che l'SB+ risale al 2007-2008, ai tempi era considerato benissimo, in particolare per il DAC che monta, che in effetti è piacevole, con un briciolo di punch in più rispetto all'AR e forse preferibile nelle voci rock (es. Ligabue). Alla lunga però, mi sono trovato a preferire il suono cristallino e super focalizzato dell'Audio Research per la maggior parte delle incisioni ed in particolare per voci 'al naturale', strumenti acustici, grossi organici corali e sinfonici in particolare; l'unico 'difetto' è nella riproduzione delle sibilanti: entrambi i DAC le riproducono quando sono nell'incisione e solo quando ci sono, ma nella presentazione precisisiima dell'AR risultano meno mascherate, quindi più evidenti e fastidiose, proprio perchè estranee ad un quadro altrimenti molto chiaro e naturale.
Essendo passati altri 8 anni, sono certo siano avvenuti progressi nella tecnologia costruttiva dei dac, il dac 1-20 si ferma a 20/48 gradirei almeno 24/96 per ascoltare i nuovi formati in alta definizione, ma assolutamente non a scapito della qualità complessiva finale. Non riuscendo più a rivolgermi ad un rivenditore di fiducia, logisticamente comodo e disponibile, chiedo a voi una prima indicazione basata sulle vs. esperienze, così da potermi almeno fare un'idea del budget da dedicare e di qualche soluzione alternativa da ricercare per un ascolto, che comunque farò prima di acquistare, mettendo in preventivo uno o più viaggetti esplorativi.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà aiutarmi nella ricerca.
Saluti, Marco.
p.s.
fatemi cortesemente saper se il mio impianto è da considerarsi rock (...mah...) o attufato (...non credo proprio...).