A parità di edizione, quali dovrebbero essere gli oggettivi vantaggi dell'acquisto di un vinile DMM rispetto ad uno normale?
Direct Metal Mastering
Buba- Senior Member
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Direct Metal Mastering
pepe57- Moderatore
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Re: Direct Metal Mastering
DMM = Direct Metal Mastering
Un "direct mastering (inciso da nastro master, non come il Direct To Disc che saltava la fase "master")" offriva l'intelligente salto del passaggio "incisione della lacca". Però presentava spesso alcuni difetti rispetto al vero DTD (Direct To Disc) specie in termini di dinamica e sonorità "dura" sulle alte frequenza (anche rispetto ai normali LP).
Quando si incideva un DMM, proprio per la durezza del materiale da incidere, la velocità del nastro Master (e relativo tornio) spesso era Half a volte anche a meno (1/3 o 1/4), a volte (specie per le prime incisionio) normale.
Nel DMM il "bulino" incideva direttamente la matrice (di solito in rame) ma il segnale proveniva comunque da un nastro. Questo salto della tradizionale lacca in teoria avrebbe dovuto rappresentare un vantaggio sicuro, ma per farlo si dovevano usare attrezzi diversi, + pesanti, e le risonanze del materiale (non certo morbido come una lacca e stressato da forze in gioco di altra entità) a contatto con il bulino, spesso creavano un effetto di suono "duro e aspro" ed al contempo "sottile e leggero".
Inoltre non "scavava con la stessa profondità/larghezza di quello che avveniva sulle lacche (e perdeva in dinamica ed in calore).
Comunque alcune incisioni sono state fatte molto bene ed alcune etichette hanno effettuato alcune registrazioni in DMM con cognizione di causa.
A mio parere: l' album New Faces di Dixie Gillaspie etichetta GRP, (anche EMI e Teldec hanno atto cose tecnicamente degne di nota, ma perdevano comunque la peculiare bellezza dell' incisione "senza rete" tipica invece del formato, a mio parere assoluto anche qualitativamente, del DTD) ne è un ottimo esempio
.
Un "direct mastering (inciso da nastro master, non come il Direct To Disc che saltava la fase "master")" offriva l'intelligente salto del passaggio "incisione della lacca". Però presentava spesso alcuni difetti rispetto al vero DTD (Direct To Disc) specie in termini di dinamica e sonorità "dura" sulle alte frequenza (anche rispetto ai normali LP).
Quando si incideva un DMM, proprio per la durezza del materiale da incidere, la velocità del nastro Master (e relativo tornio) spesso era Half a volte anche a meno (1/3 o 1/4), a volte (specie per le prime incisionio) normale.
Nel DMM il "bulino" incideva direttamente la matrice (di solito in rame) ma il segnale proveniva comunque da un nastro. Questo salto della tradizionale lacca in teoria avrebbe dovuto rappresentare un vantaggio sicuro, ma per farlo si dovevano usare attrezzi diversi, + pesanti, e le risonanze del materiale (non certo morbido come una lacca e stressato da forze in gioco di altra entità) a contatto con il bulino, spesso creavano un effetto di suono "duro e aspro" ed al contempo "sottile e leggero".
Inoltre non "scavava con la stessa profondità/larghezza di quello che avveniva sulle lacche (e perdeva in dinamica ed in calore).
Comunque alcune incisioni sono state fatte molto bene ed alcune etichette hanno effettuato alcune registrazioni in DMM con cognizione di causa.
A mio parere: l' album New Faces di Dixie Gillaspie etichetta GRP, (anche EMI e Teldec hanno atto cose tecnicamente degne di nota, ma perdevano comunque la peculiare bellezza dell' incisione "senza rete" tipica invece del formato, a mio parere assoluto anche qualitativamente, del DTD) ne è un ottimo esempio
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Buba- Senior Member
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Re: Direct Metal Mastering
Grazie mille per l'esaustiva spiegazione, comunque mi sembra di capire che, a parte alcune registrazioni in DMM con cognizione di causa, in generale alla fine siano venuti alla luce più problemi che vantaggi.
pepe57- Moderatore
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Re: Direct Metal Mastering
Buba ha scritto:Grazie mille per l'esaustiva spiegazione, comunque mi sembra di capire che, a parte alcune registrazioni in DMM con cognizione di causa, in generale alla fine siano venuti alla luce più problemi che vantaggi.
Diciamo che, a mio avviso, probabilmente le prime incisioni in DMM erano state fatte non avendo l' esperienza sufficiente.
Ad esempio, si iniziò solo in un secondo momento ad incidere facendo girare il master a velocità ridotta per permettere al
bulino di incidere bene la matrice di rame (ed anche la scelta di bulini particolari arrivò in secondo tempo).
Per cui, io direi che una volta che certe attenzioni divennero comunemente impiegate, a qualità migliorò parecchio. In tal senso
io direi che difficile trovarne di buone fra le prime. Facile invece fra quelle post 1985 (in tal senso ti citavo New FAces che è del 1986).
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