Sono arrivato alla conclusione che non si può fare a meno del pre attivo.
Ce ne ho messo di tempo,ma almeno adesso sono convinto.
I limiti del pre attivo,almeno per quelli di costo accessibile(intendo circa 1500 euro,possibilmente usato) perchè di altri non sò,sono quelli di caratterrizare in modo marcato il suono dell'impianto.Tutto sono insomma meno che neutrali.
Ma il loro compito è irrinunciabile appunto in quanto,per quel poco che capisco,devono portare il segnale in ingresso al finale al giusto livello.
Poi magari quelli di concezione moderna lo fanno male,cioè in modo poco flessibile nel nome di una moda minimalista che nel caso del pre attivo mi sembra poco consona.
Minimalista per forza di cose è invece certamente il pre passivo che possiamo considerare componente neutrale per eccellenza, e intendo quello classico a potenziometro perchè di questo solo ho esperienza.
Ma cosa ce ne dovremmo fare di cotanta neutralità se poi ci restituisce un suono scarno e asfittico?
Ha senso quindi mettere nel proprio impianto un pre passivo a potenziometro?
Io credo di sì,purche solo in via momentanea.Per farci cosa?
Ci si costruisce sopra l'impianto cercando di raggiungere la massima sinergia fra il resto dei componenti e quindi in definitiva il miglior suono che un impianto con pre passivo ci possa dare nei limiti del nostro budget.Fatto ciò l'impianto è pronto per ricevere il pre attivo e a questo punto è da presumere che qualunque pre attivo,o quasi, che vada d'accordo col vostro gusto e con la vostra tasca sarà quello giusto.
Cosa ne dite.E' solo una mia fantasia smanettona?
Ciao,Sebastiano.
Ce ne ho messo di tempo,ma almeno adesso sono convinto.
I limiti del pre attivo,almeno per quelli di costo accessibile(intendo circa 1500 euro,possibilmente usato) perchè di altri non sò,sono quelli di caratterrizare in modo marcato il suono dell'impianto.Tutto sono insomma meno che neutrali.
Ma il loro compito è irrinunciabile appunto in quanto,per quel poco che capisco,devono portare il segnale in ingresso al finale al giusto livello.
Poi magari quelli di concezione moderna lo fanno male,cioè in modo poco flessibile nel nome di una moda minimalista che nel caso del pre attivo mi sembra poco consona.
Minimalista per forza di cose è invece certamente il pre passivo che possiamo considerare componente neutrale per eccellenza, e intendo quello classico a potenziometro perchè di questo solo ho esperienza.
Ma cosa ce ne dovremmo fare di cotanta neutralità se poi ci restituisce un suono scarno e asfittico?
Ha senso quindi mettere nel proprio impianto un pre passivo a potenziometro?
Io credo di sì,purche solo in via momentanea.Per farci cosa?
Ci si costruisce sopra l'impianto cercando di raggiungere la massima sinergia fra il resto dei componenti e quindi in definitiva il miglior suono che un impianto con pre passivo ci possa dare nei limiti del nostro budget.Fatto ciò l'impianto è pronto per ricevere il pre attivo e a questo punto è da presumere che qualunque pre attivo,o quasi, che vada d'accordo col vostro gusto e con la vostra tasca sarà quello giusto.
Cosa ne dite.E' solo una mia fantasia smanettona?
Ciao,Sebastiano.