Personaggio eccentrico e dal carattere imprevedibile, Celibidache rifiutò di effettuare registrazioni perché riteneva che la musica,
«pensata per essere tramandata a mezzo di scrittura»,
fosse incompatibile con il supporto fonografico e che, per sua stessa natura, prevedesse la condivisione dello stesso spazio da parte dell'esecutore e dello spettatore.
Eccetto poche registrazioni all'inizio della sua carriera e una produzione di beneficenza per l'UNICEF con composizioni proprie (Der Taschengarten del 1979),
non esiste nessuna registrazione ufficiale di Celibidache.
Soltanto dopo la sua morte sono state rese pubbliche alcune registrazioni di suoi concerti, non senza provocare contestazioni.
«pensata per essere tramandata a mezzo di scrittura»,
fosse incompatibile con il supporto fonografico e che, per sua stessa natura, prevedesse la condivisione dello stesso spazio da parte dell'esecutore e dello spettatore.
Eccetto poche registrazioni all'inizio della sua carriera e una produzione di beneficenza per l'UNICEF con composizioni proprie (Der Taschengarten del 1979),
non esiste nessuna registrazione ufficiale di Celibidache.
Soltanto dopo la sua morte sono state rese pubbliche alcune registrazioni di suoi concerti, non senza provocare contestazioni.