Allora, chiedo anzitutto scusa se troverete fuori posto qui questo post, ma non saprei dove altri inserirlo.
Ho un problema discretamente diffuso, sono ipoudente, sordo in parole semplici.
In realtà ho una forte caduta specie sulle frequenze acute, circa il 50-60 %.
Per vivere una vita normale, uso degli apparecchi acustici, altrimenti non capirei nulla o quasi di quello che mi viene detto.
Ora, quando ascolto musica, se uso gli apparecchi acustici, mi viene fuori una roba inascoltabile.
Certamente dipende dal fatto che nessuna ditta produttrice si occupa del problema ascolto musica. Già così gli aggeggini che porto costano 5000 euro, figuratevi in mano alla AKG o alla Sennheiser, faccio nomi a caso.
Ora però la mia domanda è: cosa ascolto io? Dovrei correggere con un'equalizzazione, secondo voi, o il mio orecchio compensa ad alti volumi?
Perchè i volumi ai quali ascolto, lo immaginate, sono sicuramente fuori dal normale.
Il problema della bruttezza del risultato sonico deriva, almeno in parte, dal fatto che nel corso degli anni mi sono abituato ad ascoltare la musica in un certo modo, per cui
1. quando vado a teatro o all'auditorium io sento qualcosa di diverso dalle persone normali oppure
2. io compenso e quindi il risultato a casa è oggettivamente brutto e lo sarebbe per tutti?
Soprattutto se in questo forum ci sono degli audiologi o degli otorino, battano un colpo e dicano la loro, ma la discussione è aperta ovviamente a tutti.
Le mie orecchie fanno parte, in qualche modo della catena di riproduzione, esiste secondo voi un modo di misurare la loro efficienza nelle condizioni di ascolto ad alto volume?
Spero che non mi prendiate per un pazzo, ma questo pensiero mi è venuto da un pochino e mi ha messo un tarlo in capo.
Saluti cordiali a tutti
Ho un problema discretamente diffuso, sono ipoudente, sordo in parole semplici.
In realtà ho una forte caduta specie sulle frequenze acute, circa il 50-60 %.
Per vivere una vita normale, uso degli apparecchi acustici, altrimenti non capirei nulla o quasi di quello che mi viene detto.
Ora, quando ascolto musica, se uso gli apparecchi acustici, mi viene fuori una roba inascoltabile.
Certamente dipende dal fatto che nessuna ditta produttrice si occupa del problema ascolto musica. Già così gli aggeggini che porto costano 5000 euro, figuratevi in mano alla AKG o alla Sennheiser, faccio nomi a caso.
Ora però la mia domanda è: cosa ascolto io? Dovrei correggere con un'equalizzazione, secondo voi, o il mio orecchio compensa ad alti volumi?
Perchè i volumi ai quali ascolto, lo immaginate, sono sicuramente fuori dal normale.
Il problema della bruttezza del risultato sonico deriva, almeno in parte, dal fatto che nel corso degli anni mi sono abituato ad ascoltare la musica in un certo modo, per cui
1. quando vado a teatro o all'auditorium io sento qualcosa di diverso dalle persone normali oppure
2. io compenso e quindi il risultato a casa è oggettivamente brutto e lo sarebbe per tutti?
Soprattutto se in questo forum ci sono degli audiologi o degli otorino, battano un colpo e dicano la loro, ma la discussione è aperta ovviamente a tutti.
Le mie orecchie fanno parte, in qualche modo della catena di riproduzione, esiste secondo voi un modo di misurare la loro efficienza nelle condizioni di ascolto ad alto volume?
Spero che non mi prendiate per un pazzo, ma questo pensiero mi è venuto da un pochino e mi ha messo un tarlo in capo.
Saluti cordiali a tutti