Va bene.
Intanto, perchè proprio loro? Perchè sono amico del progettista e uomo-Pearl Evo, ovvero Silvano Cremonesi :hj . Inutile raccontar balle e far finta di nulla.
Non fosse stato così sarei andato in via Abamonti, Milano, con le mie Final Sound (ferite) sotto braccio, per chiedere di provare un paio di Pro-Ac D28 o D38, che mi piacciono assai (non certo esteticamente) e per vedere cosa mi avrebbero fatto delle elettrostatiche, che pure distribuivano loro. Anzi, vi dirò, la telefonata l'ho pure fatta (più che altro per capire se le Final fossero riparabili e a quali prezzi), e mi hanno fatto delle offerte per le Pro-Ac veramente allettanti...
Invece la conoscenza e la frequentazione (scarsa, se non online, devo dire) di Silvano mi ha portato ad ascoltare i suoi diffusori diverse volte, e sempre con ottime impressioni da parte mia. Oltre al fatto che, andando in vacanza estiva in un paese sopra Trento, ho anche potuto vedere le Ballere "come mamma le ha fatte", ho potuto soppesare il wf da 12", visto il cross-over, trasportato le "assi" senza drivers in un furgoncino.
Quindi, una volta deciso che non avrei continuato con i planari, il passare ad una prova delle Pearl a casa mia mi è sembrata una cosa ovvia, oltre che rispettosa nei confronti di un amico. Poi mi hanno soddisfatto e le ho acquistate.
Il diffusore che posseggo è il modello più grande della linea "Amie", ovvero la Ballerina 401-12"; monta un wf da 12" in un composto di Alluminio-Magnesio (a prova di unghie di gatto
), 2 midrange a cupola rovesciata in tessuto, 1 tw a nastro con rifasatore centrale. Mid e tw sono in configurazione "D'Appolito". Posteriormente al wf c'è una sorta di "catino" composto da un materiale fonotrasparente a -25 db; per tale ragione la Ballerina può essere considerata una sorta di "dipolo sulle basse frequenze". Inoltre la forma e la configurazione del "catino" porta ad una sorta di "effetto Venturi" con apertura sul lato anteriore. Silvano ha cercato di spiegarmi cosa sia....Quello che ho capito è che è come se il wf vedesse un volume posteriore non fisso ma variabile. Questa dovrebbe essere la ragione per cui le basse frequenze sono più profonde di quanto dovrebbero stante la "cassa" che hanno a disposizione.
Tutti i drivers sono cinesi, della HiVi.
Inoltre "la soluzione ad unica asse fa sì che le stazionarie, anche se presenti, non siano udibili proprio per mancanza di cassa armonica"; il virgolettato perchè questa è una frase che Silvano ha rivolto su Facebook in risposta ad un intervento.
I diffusori sono posti paralleli alla parete di fondo, senza alcuna convergenza verso il centro; ho trovato produttivo disaccoppiarli dal tappeto. Non avendo punte coniche a disposizione non ho potuto provare l'altra soluzione. Sono posizionati a 130 cm. dalla parete di fondo e 110 cm. dalle laterali, distanti fra loro di 200 cm. e 230 dalla posizione di ascolto.
Timbrica: corretta, non mi sembra che privilegi un tipo di musica o strumento rispetto ad un altro. Le voci sono chiare, a fuoco. Mi sono trovato bene un po' con tutto: sinfonica, camera, jazz, pop, rock, metal (prove di un ospite
), cantautori. Riescono ad essere equilibrate sempre e comunque, dettagliate quanto basta, godibili. Tenete conto che provengo da un paio di elettrostatiche e, prima ancora, dalle Diapason Adamantes: per cui so cosa significhi avere una timbrica corretta e raffinata.
Risposta in frequenza: estesa, come già può essere prevedibile vedendo gli altoparlanti. I bassi sono belli e corposi, tenuti comunque a freno senza sbrodolamenti. Silvano mi diceva che li ha comunque tenuti "tirati", probabilmente per evitare squilibri. Quello che posso dire è che 12" non sono pochi, e l'ambiente potrebbe non gradire... Io sono al limite. Adesso ascolto Leonard Cohen, che ha un giro di basso molto marcato che sta provocando qualche risonanza di troppo, oltre che mi vibra il divano sotto al sedere (chissà, potrebbe essere piacevole). In ogni caso, per ambienti sfigati c'è il modello col wf da 8".
Dinamica: e che ve lo dico a fare? Ottima la microdinamica, ma è con le alte pressioni che danno il meglio. Poi hanno questa capacità di far godere qualsiasi cd, anche quelli più sgrausi dei primi anni '80. Tutto diventa ascoltabile, tutto diventa godibile. Godibile, ecco, questo è il termine giusto; ogni volta che ascolto, godo. Perchè tutto diventa "ciccioso" come un culatello o come la Bellucci o Scarlet Johanssonn. Non è la Jolie, o Cameron Diaz o Sharon Stone, ma per quello prendetevi le Focal Maestro
!
Scena: qui forse vanno meno bene. Buona la scena orizzontale, forse anche superiore alle elettrostatiche. Non troppo sviluppata la profondità; diciamo 1-1.5 mt. virtuali dietro la linea dei diffusori. C'è anche da dire che non sono orientati verso il centro.
Difetti:
- l'estetica rientra nel novero dei gusti. Di certo io non le ho prese per la loro forma, che è un "di cui".
- Altra cosa un po' problematica è la posizione dei morsetti, un po' scomodi da raggiungere e lontani fra loro (i morsetti dei wf sono lontani fra loro di 25 cm., per cui occhio alla distanza dei terminali dei cavi).
- Sono ingombranti, anche se non sembra. Alla fine sono profonde 50 cm. e larghe altrettanto.
In conclusione? Senza esagerazioni, il miglior acquisto mai fatto dal sottoscritto.
Vorrei anche precisare che questa mia rece non è in alcun modo condizionata dall'amicizia con Silvano, sperando che mi riconosciate un credito di onestà intellettuale anche se ancora non intimo di questo forum.