Da Bruckner Mer Lug 24, 2013 5:04 pm
Se di queste cose se ne parlasse di persona, sono sicuro che l'unico con cui non farei a botte sarebbe reckca!
Sto scherzando naturalmente...
Però, se posso esprimere il mio sincero parere, ho da tempo la convinta impressione che molti appassionati di audio (e di musica in generale) osservino (talvolta anche con un pò d'inconscia presunzione) il dato sonoro in modo troppo particolaristico, frammentario, dispersivo, come se noi ci mettessimo a leggere un libro o ad osservare un dipinto talmente vicini al supporto da vedere solo le macchie della stampa delle lettere e la grana dei colori del pittore, senza distinguere né il testo né l'opera d'arte.
In questo modo si parla solo di punti, pennellate, colori, definizione del tratto tipografico e mai del senso del libro e dell'opera che, trasposto in audio, non ascoltiamo mai veramente una cuffia in modo articolato e ampio traendone una visione d'insieme, ma sempre parlando di "basso", "acuti", "medie avanti", "medie indietro" e via dicendo credendo di esaurire esaustivamente la questione. Questi errori di valutazione (su cui il mercato si fonda) sono tipici della mancanza di un metodo coerente, lucido, consapevole, cosa che accadeva tutti i giorni anche agli arbori della medicina, quando si facevano tanti discorsi e non ci si lavava nemmeno le mani...
L'approccio "nichilista" di reckca, in un certo senso, va più al sodo della questione di chi l'argomenta troppo con apparente proprietà senza trovare mai qualcosa che gli piaccia realmente e completamente.
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